Un ampio intervento ispettivo nel settore del lavoro si è recentemente svolto alle Canarie dal 4 al 24 novembre, rivelando un panorama complesso e problematico riguardante l’occupazione sommersa. La campagna ha visto l’azione coordinata di 24 funzionari, tra cui ispettori del lavoro e della sicurezza sociale, che hanno operato in diverse isole per mettere in luce le irregolarità nel mercato del lavoro.
I risultati dell’ispezione nel periodo dal 4 al 24 novembre
L’operazione condotta ha portato a 3.333 interventi, di cui 1.019 visite alle aziende, concentrandosi principalmente su Gran Canaria, Lanzarote, Fuerteventura e Tenerife. L’obiettivo principale di questa campagna era combattere l’occupazione sommersa in vari settori economici. Attraverso questo piano, sono emersi 425 nuovi posti di lavoro, mentre sono state identificate 168 persone lavorative prive di registrazione alla sicurezza sociale. Di queste, 106 erano uomini e 62 donne, tutte senza un contratto di lavoro regolare.
La consigliera per il turismo e il lavoro, Jéssica de León, ha sottolineato l’importanza di questi risultati, che non solo smascherano situazioni di frode nel mercato del lavoro, penalizzando l’intera società, ma mirano anche a garantire i diritti lavorativi dei dipendenti coinvolti in tali pratiche illecite. Queste azioni mirano a migliorare le condizioni lavorative e a proteggere i lavoratori che operano in situazioni difficili.
Ravvedimenti e sanzioni scoperte dagli ispettori
Durante le ispezioni, il personale ha riscontrato diversi casi di irregolarità legati alle indennità di lavoro. In particolare, sono stati individuati 12 beneficiari di sussidi che erano notificati per ricevere prestazioni incompatibili con l’attività lavorativa. Questa scoperta prevede che il Servizio Pubblico di Occupazione Statale interrompa il pagamento di circa 111.437 euro.
In aggiunta, sono stati registrati 39 lavoratori extracomunitari impegnati in attività non autorizzate e sono stati convertiti a tempo pieno 218 lavoratori già assunti con contratto part-time, di cui 85 donne e 133 uomini. Complessivamente, grazie all’attività ispettiva, 381 lavoratori hanno ottenuto il riconoscimento della loro posizione lavorativa, una mossa che potrebbe trasformare notevolmente le loro condizioni di vita e lavorative.
Sanzioni e interventi sulle aziende coinvolte
L’ispettorato ha emesso 344 verbali di violazione, proponendo sanzioni per un totale di 1.181.557 euro. Le irregolarità sono state suddivise in diverse categorie: 539.597 euro legati alla sicurezza sociale, 385.093 euro per le questioni di immigrazione, 137.267 euro per ostacoli all’operato ispettivo e 119.654 euro per violazioni delle normative sul lavoro. Queste misure rappresentano un forte segnale di tolleranza zero verso le pratiche di lavoro irregolari.
In totale, sono stati emessi 226 provvedimenti nei confronti delle aziende ispezionate, suddivisi in 108 riguardanti materie lavorative e 118 in relazione alla sicurezza sociale. L’obiettivo non era solo punitivo, ma anche educativo, con il preciso intento di migliorare le condizioni lavorative per i dipendenti e proteggere le aziende che operano nel rispetto della legge. Secondo le parole di José Ramón Rodríguez, direttore generale del lavoro, questo piano serve a garantire un mercato del lavoro più equo e giusto.
Conclusioni sulle azioni ispettive in Canarie
Francisco Guindín, direttore territoriale dell’ispettorato del lavoro alle Canarie, si è dichiarato soddisfatto dell’importante risultato conseguito, che ha portato a scoprire 425 posti di lavoro sommerso. Grazie a tale intervento, 250 lavoratori hanno visto l’aumento della loro occupazione da part-time a full-time e 160 aziende sono state sanzionate per non registrare correttamente le ore di lavoro. Complessivamente, con queste azioni ispettive, si stima un miglioramento delle condizioni lavorative per almeno 700 dipendenti, segnando un passo avanti significativo nella lotta contro le irregolarità lavorative nella regione.