Il governo delle Canarie, sotto la guida di Mariano H. Zapata, ha annunciato la necessità di restituire importi significativi a causa delle sanzioni miliardarie imposte alle aziende elettriche responsabili di interruzioni energetiche nelle isole dal 2018. Questo risarcimento è frutto di un’interruzione nei tempi di lavorazione dei procedimenti legali, il che solleva preoccupazioni riguardo la gestione amministrativa e legale attuale e passata.
Risarcimenti alle compagnie elettriche: un costo per i cittadini canari
Il consejero Zapata ha spiegato che la restituzione di 49,66 milioni di euro è direttamente correlata a una cattiva gestione da parte del precedente governo. In particolare, ha sottolineato come, durante la fase iniziale dei richiami per ottenere indennizzi, non siano stati rispettati i brevi termini di gestione, lasciando adesso i cittadini delle Canarie a dover far fronte alle conseguenze finanziarie. Questa situazione non è solo un problema amministrativo, ma rappresenta un onere significativo per i cittadini, costretti ora a rispondere a costi derivanti da decisioni politiche passate.
Le sanzioni in questione riguardano le interruzioni di energia avvenute nel 2018, 2019 e 2020 nelle isole di Tenerife e La Palma. Queste interruzioni avevano portato il governo a lanciare allarmanti dichiarazioni circa le sanzioni milionario, ma ora emerge che tali somme dovranno essere restituite, comprese eventuali spese accessorie, portando il totale a oltre 50 milioni di euro, a causa di un processo amministrativo inadeguato.
Misure correttive per evitare il ripetersi di questa situazione
Il consejero ha indicato che la soluzione al problema è stata trovata in tempi rapidi, grazie alla modifica della Legge 11/1997 del 2 dicembre, che regola il settore elettrico delle Canarie. Questa modifica ha ricevuto un consenso unanime dall’Assemblea delle Canarie, una decisione che, secondo Zapata, garantirà una maggiore sicurezza giuridica e procedure più efficienti in futuro. A partire da adesso, i termini per le sanzioni sono stati estesi da tre a diciotto mesi, consentendo al governo di agire con più flessibilità e tempo nei casi di eventuali infrazioni.
Tale approccio, come spiegato dal consejero, mira a fornire al governo strumenti legali migliori per affrontare le aziende del settore elettrico che commettono reati gravi e può prevenire il ripetersi di eventi problematici come quello accaduto a luglio scorso a La Gomera, dove si è registrato un blackout generale.
Emergenza energetica alle Canarie: contesto problematico
Zapata ha anche messo in luce che, nonostante gli sforzi del governo per prevenire futuri black-out energetici, le Canarie stanno attualmente vivendo uno stato di emergenza energetica. Questa situazione preoccupante è stata ufficialmente dichiarata dal governo attuale, a prescindere dalle multe e dalle segnalazioni del gestore del sistema elettrico risalenti al 2019, che avevano già messo in evidenza un deficit energetico nelle isole di Tenerife, Gran Canaria e Fuerteventura.
Questa dualità tra la gestione delle emergenze e la necessità di risolvere questioni legali evidenzia le sfide che il governo delle Canarie deve affrontare nel garantire un approvvigionamento energetico stabile e nella corretta amministrazione delle politiche energetiche. La questione richiede un’attenta considerazione e interventi sostenibili per evitare che problemi passati continuino a ripetersi nel futuro e per garantire un servizio elettrico affidabile e responsabile ai cittadini canari.