Isole Canarie

La comunità educativa del CEIP La Laguna chiede la ricostruzione rapida del proprio istituto

La comunità del CEIP La Laguna chiede urgentemente la ricostruzione dell’istituto colpito dall’eruzione vulcanica, ma il governo rifiuta di dichiarare lo stato d’emergenza per motivi legali.

La comunità educativa del Centro di Educazione Infantile e Primaria La Laguna, situato a La Palma, è tornata a far sentire la propria voce nel Parlamento delle Canarie per chiedere con urgenza la ricostruzione del proprio istituto, gravemente colpito dalla eruzione vulcanica di tre anni fa. Le richieste sono arrivate dopo che diversi comuni colpiti dall’eruzione, come Los Llanos de Aridane, El Paso e Tazacorte, stanno affrontando la ricostruzione in maniera accelerata. Tuttavia, il governo regionale ha risposto che non è possibile avviare un procedimento d’emergenza senza incorrere in irregolarità legali.

La comunità educativa del CEIP La Laguna chiede la ricostruzione rapida del proprio istituto

La posizione della comunità educativa

Nohely Fernández, portavoce del gruppo di genitori del CEIP La Laguna, ha espresso la propria preoccupazione riguardo alla situazione dell’istituto, sottolineando l’incredulità di fronte al ritardo dei lavori di ricostruzione. Durante le sue dichiarazioni ai media, prima della presentazione in commissione sull’istruzione, ha evidenziato che la situazione attuale è inaccettabile e ha chiesto spiegazioni su perché la ricostruzione non fosse stata dichiarata d’emergenza. Fernández ha messo in luce le gravi conseguenze che l’eruzione ha avuto sui bambini, molti dei quali hanno perso le loro case e i loro spazi di svago.

Inoltre, ha denunciato la situazione in cui si trovano gli studenti del CEIP La Laguna, attualmente sistemati in aule modulari presso il centro socio-culturale El Retamar, con un costo mensile di 14.000 euro. Con un investimento già superiore ai 300.000 euro, la portavoce ha sollevato la questione su quanto tempo la comunità sarà costretta a continuare a sostenere questa spesa, tratto distintivo di una situazione insostenibile.

Le proposte per la soluzione

Nonostante il diniego del governo a dichiarare lo stato d’emergenza, Fernández ha presentato due possibili soluzioni. La prima è la richiesta al governo di dichiarare l’opera come emergenziale e di includere il finanziamento necessario nei bilanci del 2025. La seconda proposta è di trasferire le competenze al Cabildo de La Palma, che si è detto disponibile a finanziare la ricostruzione con risorse autonome.

In un appello accorato per il futuro dei bambini colpiti dalla calamità, ha sottolineato la necessità di garantire condizioni di vita e di apprendimento adeguate a tutti gli studenti, evidenziando il desiderio dei bambini di tornare al cosiddetto “colegio azul“, un simbolo per loro di normalità e stabilità.

La questione delle tempistiche e della legittimità

Durante la discussione, è emerso che il procedimento per la ricostruzione del CEIP La Laguna segue le normali procedure burocratiche, pertanto, un progetto di demolizione e costruzione non sarà disponibile prima del 30 dicembre. Stando a quanto dichiarato da Fernández, se fosse stato dichiarato stato d’emergenza, si sarebbero potuti abbreviare i tempi e assegnare rapidamente l’incarico alla ditta incaricata dei lavori.

Inoltre, ha espresso il proprio disappunto verso i tecnici della Conselleria di Istruzione che non ritengono vi sia un’emergenza, suggerendo che i rischi emersi dall’eruzione vulcanica dovrebbero essere presi in considerazione.

Il futuro del nuovo centro educativo

La portavoce ha anche fissato l’attenzione sul design del nuovo centro, rivendicando il diritto dei genitori di esprimere la propria opinione sul progetto. Tuttavia, ha denunciato il fatto che la Conselleria non ha permesso alcun contatto diretto con l’azienda incaricata della progettazione, la quale, nei giorni scorsi, ha pubblicato immagini ritenute inadeguate e dissonanti rispetto all’identità del vecchio istituto e all’ambiente rurale.

Nonostante la consapevolezza che il nuovo centro non potrà essere identico a quello precedente, ha espresso la speranza che venga mantenuta l’essenza del vecchio edificio, evitando la costruzione di una struttura priva di finestre e di luminosità, che renderebbe difficoltosa la vita scolastica degli studenti.

Reazione del governo e urgenza dei passi futuri

Il Consigliere dell’Istruzione, Poli Suárez, ha ribattuto che la richiesta di dichiarare la ricostruzione come un’opera d’emergenza non è sostenibile secondo i pareri tecnici e legali in possesso del governo, evidenziando come le norme non possano essere eluse in nome dell’urgenza. Pur comprendendo la frustrazione delle famiglie e l’importanza della situazione, ha sottolineato che le procedure devono essere rispettate.

Suárez ha assicurato che ci sono risorse disponibili per il finanziamento e che il Cabildo di La Palma è prontamente disponibile a collaborare. Inoltre, ha comunicato che è in corso la redazione del progetto per il nuovo CEIP La Laguna in modalità urgente. Ha esortato a rispettare i principi di legalità nelle azioni da intraprendere, assicurando che non intende ostacolare i lavori, ma piuttosto assicurarsi che tutto avvenga in conformità con le normative vigenti.