Negli ultimi anni, le questioni legate all’immigrazione sono diventate un tema di particolare rilevanza nelle Canarie, regione spagnola che ha visto un significativo aumento degli sbarchi migratori. In questo contesto, la fiscalia superiore delle Canarie, rappresentata da María Farnés Martínez Frigola, ha presentato un rapporto che chiarisce l’assenza di correlazione tra il crescente numero di arrivi di migranti e l’impennata della criminalità nell’arcipelago. Questo articolo analizza i dettagli della relazione e le implicazioni per la società canaria.
La relazione tra immigrazione e criminalità: chiarimenti dalla fiscalia
María Farnés Martínez Frigola, durante una recente audizione presso il Parlamento delle Canarie, ha evidenziato che non si è osservato alcun aumento della criminalità correlato all’immigrazione. “Unicamente ci sono quattro procedimenti che riguardano minori stranieri non accompagnati”, ha affermato durante la sua esposizione. Questo rilievo è stato presentato in occasione della presentazione della memoria annuale della fiscalia, includendo dati e osservazioni su come la giustizia gestisce i casi legati ai migranti.
Martínez Frigola ha illustrato che nel 2023 sono stati avviati complessivamente 3.431 procedimenti, con una netta prevalenza a Tenerife, dove si è registrato il 69% dei casi, rispetto al 31% a Las Palmas. Il rapporto chiarisce che, sebbene i centri per minori siano molto sottoposti a stress, questo non ha comportato un incremento nelle tensioni sociali da attribuire direttamente all’immigrazione, piuttosto si evidenziano “più enfadi e litigate” tra i minori, situazioni che non risultano di particolare gravità.
L’arrivo dei minori migranti e le necessità dei centri di accoglienza
Un aspetto cruciale messo in luce da Martínez Frigola è la saturazione dei centri di accoglienza per minori, attualmente in difficoltà nel gestire l’afflusso di migranti. La fiscalia ha suggerito che la situazione è unica in Spagna, con nessun’altra comunità autonoma che affronti una situazione simile. Nell’anno in corso, sono stati trasferiti specialisti della Guardia Civile a Tenerife per eseguire le perizie sulla determinazione dell’età dei minori, un grave problema che ha guadagnato attenzione pubblica e istituzionale.
Nel 2023, la provincia di Santa Cruz di Tenerife ha visto un’impennata nelle pratiche di determinazione dell’età, passando da 236 procedimenti nella prima metà dell’anno a ben 2.410 alla fine dell’anno. Similmente, a Las Palmas, sono stati aperti 1.600 procedimenti, contribuendo a un totale di 3.471 pratiche in tutta l’arcipelago. Questi dati dimostrano non solo l’intensificarsi degli arrivi, ma anche le risorse necessarie per gestire la situazione in modo efficace.
La situazione migratoria nelle Canarie: numeri e impatti
Nel 2023, le Canarie hanno registrato un alto numero di arrivi via mare, con 697 imbarcazioni giunte a terra e oltre 40.190 migranti. Questo afflusso ha comportato anche situazioni tragiche, con 36 decessi all’attivo e 143 arresti. La composizione demografica dei migranti è stata prevalentemente maschile, ma includeva anche 2.272 donne e 3.193 minori.
Questa statistica fa emergere non solo i numeri, ma anche le forti pressioni sociali e logistiche che il sistema di accoglienza locale deve fronteggiare. La fiscalia ha sottolineato come tali eventi contribuiscano a un panorama complesso, in cui oltre alla questione dell’immigrazione, emergono anche problematiche legate alla sicurezza pubblica e alla necessità di garantire diritti e protezioni ai più vulnerabili.
Le sfide nel supporto alle vittime di violenza domestica
Un’altra tematica trattata da María Farnés riguarda il supporto insufficiente alle vittime di violenza domestica, evidenziando come molte donne siano costrette a ritirare le loro denunce. Questa condizione è particolarmente acuta a Santa Cruz di Tenerife, dove la mancanza di risorse e di supporto adeguato influisce sulla capacità delle vittime di comprendere e esercitare i propri diritti. La fiscalia ha denunciato un’emergenza sociale, con una crescita preoccupante delle ricerche di aiuto da parte delle vittime.
Martínez ha fatto notare che l’aumento dei reati di violenza domestica è connesso a situazioni in cui le misure di protezione falliscono, costringendo le donne a tornare con i loro aggressori per motivi economici. I dati mostrano un incremento significativo dei reati relativi alla violenza di genere e una necessità urgente di migliorare le strutture di supporto in tutto il territorio.
Evoluzione criminologica in Canarie: analisi dei dati del 2023
Secondo quanto riportato dalla fiscalia, nel corso del 2023 sono stati amministrati circa 149.285 procedimenti penali. Di questi, è emersa una diminuzione del 7,3% nei procedimenti nelle province di Las Palmas, mentre a Santa Cruz di Tenerife si è registrato un notevole aumento del 15,59%. Questo andamento evidenzia una realtà complessa, dove le condanne di conformità sono arrivate a toccare il 98%, suggerendo una preferenza per soluzioni più rapide e meno conflittuali.
L’aumento dei reati contro la vita e l’integrità fisica nella provincia di Las Palmas, affiancato dalla diminuzione degli omicidi intenzionali, propone una riflessione sulle dinamiche criminali locali. Contrariamente, a Santa Cruz di Tenerife, il numero di omicidi è aumentato da 38 a 60, segno di una crescente tensione sociale. Inoltre, la fiscalia ha evidenziato problematiche come i ritardi nella valutazione psicosociale e la permanenza di persone con disabilità in ospedali, nonostante l’alta.
Il report conclude con dati allarmanti riguardanti l’aumento dei reati legati all’uso delle nuove tecnologie e alle violenze di genere online, sottolineando la necessità di affrontare anche queste nuove forme di criminalità con politiche adeguate e strumenti efficaci.