La Università de La Laguna ha ospitato mercoledì la presentazione dell’importante rapporto mondiale intitolato “Reimmaginare insieme i nostri futuri: un nuovo contratto sociale per l’educazione”. Questo documento si prefigge di delineare le tendenze educative emergenti e di promuovere un modello educativo più equo, inclusivo e privo di competizione. La presentazione ha coinvolto attivamente gli studenti di scienze dell’educazione della ULL, che hanno avuto l’opportunità di esprimere le loro opinioni e preoccupazioni riguardo al sistema educativo attuale.
Un nuovo modello educativo
Il rapporto presentato è il terzo di una serie pubblicata dalla UNESCO ogni 25 anni dal 1972. L’iniziativa, sostenuta dalla Fondazione SM, mira a raggiungere istituzioni educative in tutta la Spagna, coinvolgendo non solo il personale docente, ma anche gli studenti, per trasmettere l’importanza di un’educazione equa e collaborativa. Durante l’evento, José María González Ochoa, direttore dei programmi della Fondazione SM, ha messo in evidenza la necessità di abbandonare la memorizzazione sterile e il superamento di prove basate sulla sola restituzione di informazioni. Secondo Ochoa, è fondamentale valorizzare il ruolo del docente, che resta cruciale per la trasformazione dell’educazione, in quanto le nuove tecnologie non possono sostituirlo.
L’importanza della presentazione del rapporto è stata rimarcata anche da Jafeth Alonso Estupiñán, direttore generale per le Università e la Ricerca del Governo delle Canarie. Alonso ha descritto l’evento come un’importante opportunità per riflettere sul ruolo dell’educazione, proponendo soluzioni concrete e necessarie per affrontare le sfide attuali.
La situazione nelle canarie
La presentazione ha messo in luce dati significativi riguardanti la situazione sociale ed educativa delle Canarie. La regione ha un tasso di alfabetizzazione tra i maggiori di 16 anni che supera il 98,7%, comportando un 1,3% di popolazione analfabeta. Tuttavia, la situazione non è priva di criticità: il 4,8% della popolazione ha gli studi primari incompleti. Nel corso del 2023, le Canarie hanno registrato una percentuale di abbandono scolastico superiore alla media spagnola, raggiungendo il 14,7%, contro il 13,7% del resto della Spagna. Questo evidenzia l’urgenza di strategie educative più efficaci per combattere l’abbandono scolastico e migliorare il tasso di istruzione.
Tuttavia, il rapporto sottolinea anche alcuni aspetti positivi, come il livello di competenze digitali tra la popolazione maggiorenne, che nel caso delle Canarie risulta essere superiore alla media nazionale, con un 67,5% rispetto al 66,2% della Spagna.
L’impatto dell’immigrazione nel sistema educativo
González Ochoa ha inoltre sottolineato come l’immigrazione sia un fattore cruciale nella composizione del sistema educativo spagnolo, che deve continuamente adattarsi e rispondere a tale cambiamento. Il numero di studenti immigrati nelle Canarie ha visto un significativo aumento nell’ultimo anno, rendendo l’arcipelago la seconda comunità autonoma con il tasso di crescita più elevato di nuovi alunni stranieri. Attualmente, il sistema educativo delle Canarie accoglie circa 46.000 nuovi studenti provenienti dall’estero, che frequentano scuole primarie, secondarie, corsi di bachillerato e formazione professionale.
Questa diversificazione del panorama scolastico sottolinea ulteriormente l’importanza di un’educazione inclusiva e il bisogno di sviluppare politiche educative che rispondano efficacemente alle sfide poste dai contesti multiculturali, mirando a un’integrazione armoniosa e di supporto per tutti gli studenti, a prescindere dalla loro provenienza.