La tradizione culturale di Gran Canaria si esprime attraverso i suoi paesaggi storici e i sentieri che li attraversano. Tra queste vie, il sentiero che conduce al Roque Bentayga emerge come un simbolo di resistenza e connessione con il passato. Questa danza tra la musica e la storia avviene grazie anche a figure contemporanee come la compositrice Laura Vega, che, camminando in questo scenario suggestivo, intreccia le sue composizioni musicali con le testimonianze di un’eredità antica.
Il sentiero verso Roque Bentayga: un viaggio nel tempo
Ogni passo che si fa su questo sentiero racconta una storia e risuona nel contesto di un’eredità che si estende per oltre mille anni. Camminando dal Centro di Interpretazione al Roque Bentayga, uno dei siti archeologici più significativi di Gran Canaria, si è travolti dalla magnificenza del panorama. A un’altezza di oltre millequattrocento metri, il Roque non è solo un punto di riferimento geografico, ma rappresenta anche un capitolo cruciale della storia aborigena dell’isola.
Il percorso è gratuito e offerto dal Cabildo di Gran Canaria, presentando l’opportunità di esplorare un patrimonio culturale unico. Attraverso www.viveunescograncanaria.com è possibile prenotare visite guidate che arricchiscono l’esperienza con informazioni storiche e culturali approfondite. L’approccio integrato nella gestione del patrimonio mondiale e della riserva della biosfera consente ai visitatori di riconnettersi con le radici storiche dell’isola, percependo il battito della vita di coloro che hanno preceduto.
La connessione tra la musica e il paesaggio
In questa mattina limpida, Laura Vega, una delle compositrici più talentuose di Gran Canaria, si unisce al percorso. Nativa di Vecindario e residente nella capitale, la sua musica abbraccia un ampio universo sonoro di oltre settanta opere. La sua presenza lungo il sentiero verso il Roque Bentayga diventa un’esperienza sinestetica. Laura, che ha già composto ‘Caelum in terrra. Musica per l’eternità’, ha liberamente tratto ispirazione dal paesaggio culturale di Risco Caído e dalle Montagne Sacre dell’isola. La composizione si basa sulla fusione tra cielo e terra, una interazione fondamentale per le popolazioni aborigene, che attraverso le aperture nelle rocce organizzavano la loro vita e i rituali in funzione della luce che penetrava nelle loro abitazioni.
Questa connessione tra elementi naturali e spiritualità si riflette nel suo lavoro, che esplora contrasto e armonia attraverso suoni che evocano la grandiosità del paesaggio. La composizione non è solo un’opera musicale, ma diventa anche un tributo a quelli che, millenni fa, vissero e amarono questa terra. Le strutture architettoniche e le caverne utilizzate come abitazioni e spazi di culto raccontano storie di vita, resistenza e morte, catturando l’essenza di un’epoca che continua a vivere nel presente.
Riflessioni sul passato e sul futuro
Mentre Laura avanza verso il Roque Nublo, il suo pensiero si rivolge a trecce di memoria e di esperienza. I paesaggi di Gran Canaria non sono solo bellezze naturalistiche, ma anche musei aperti che ricordano le esistenze di coloro che vi abitarono. Ogni formazione rocciosa, ogni sentiero, rappresentano un modo per intrecciare il presente con il passato. La musica e il paesaggio si fondono; così come Laura ha descritto, i suoi lavori scaturiscono dall’osservazione e dalla riflessione sulla vita dei suoi predecessori.
Il sentiero, allora, diventa una sorta di palcoscenico nel quale si intrecciano emozioni e memoria collettiva. Laura ricorda, ad esempio, come la vista dal cosiddetto Ventana del Nublo l’abbia ispirata a comporre ‘Paradisi perduti’, una riflessione sul nostro attuale esilio dal paradiso che una volta era la nostra terra natale. Questi pensieri, insieme alla bellezza del paesaggio, creano un dialogo continuo con la storia. La Muraglia del Bentayga si erge come testimone di un passato glorioso, con le sue imponenti misure che lasciano un motociclo di grandezza e bellezza.
Camminando verso il futuro, Laura sembra portare con sé il peso del passato, ma lo fa con un’eleganza che non appesantisce il suo passo, piuttosto lo arricchisce. La luce che filtra nel clima ideale di Gran Canaria continua a luminosità nei pensieri e nella musica della compositrice, mentre il suo viaggio risuona nel cuore di chiunque desideri comprendere la profondità della storia di quest’isola.