Il dibattito sulle riforme relative alle abitazioni vacanzieri nelle Isole Canarie si intensifica, poiché il governo sta preparando una nuova legge. Questa iniziativa potrebbe avere conseguenze significative per l’industria dell’accoglienza e la già delicata situazione degli affitti nell’arcipelago. Con esperti e rappresentanti del settore che esprimono preoccupazione, è fondamentale esaminare le implicazioni di questa proposta e il suo impatto su turisti, abitanti e operatori di mercato.
L’allerta del settore turistico
Fernando Gallardo, segretario generale dell’Alleanza Hoteliera, ha lanciato un avvertimento durante il secondo congresso dedicato alle offerte turistiche alternative organizzato dall’Associazione Canaria di Affitto Vacazionale . Gallardo ha sottolineato che la nuova legge, in fase di discussione, potrebbe spingere una parte significativa del settore nel mercato nero. Questo timore indica che, nonostante le regolazioni, i turisti continueranno a cercare le case vacanze come alternativa agli alloggi tradizionali, un fenomeno già osservato in città come New York.
Nel caso della Grande Mela, sebbene il settore alberghiero sia riuscito a imporre divieti nelle locazioni, ciò ha portato a un aumento dell’economia sommersa, con proprietari che continuano a locare le proprie proprietà al di fuori della legalità per soddisfare la domanda dei visitatori. Gallardo ha anche evidenziato che in Spagna i tribunali hanno praticamente annullato tutti i tentativi di regolamentare il mercato delle abitazioni vacanzieri, indicandone la complessità e la difficoltà di attuazione. Secondo lui, la libertà di impresa, fondamentale nell’Unione Europea, è talvolta minacciata da normative locali, portando a decisioni giuridiche che vanno contro tali misure restrittive.
Le implicazioni economiche della nuova legge
Il segretario generale dell’Alleanza Hoteliera ha sostenuto che le politiche di regolamentazione potrebbero provocare un’ulteriore complessità per il settore turistico, già in difficoltà. Gallardo ha evidenziato come la questione non riguardi solo i residenti registrati, ma coinvolga anche i 95 milioni di turisti che visitano la Spagna ogni anno, il cui impatto economico è fondamentale. È importante ascoltare le esigenze di queste persone, poiché la loro presenza ha contribuito a una ripresa economica significativa post-pandemia.
In un contesto in cui la Spagna è il paese europeo con la crescita più intensa, Gallardo ha avvertito che è essenziale non frammentare le decisioni, ma piuttosto far comprendere la volontà di tutti coloro che viaggiano verso il paese. L’aumento delle visite turistiche ha un effetto revulsivo su tutti i settori produttivi, e per garantire un futuro positivo è necessario affrontare le problematiche con una visione unitaria. Con l’industria del turismo che continua a evolversi, diventa fondamentale riconoscere le nuove sfide imposte dal contesto digitale e le dinamiche di mercato.
La posizione delle associazioni di categoria
Doris Borrego, presidente dell’Ascav, ha criticato il progetto di legge, sostenendo che potrebbe portare alla chiusura del 90% del settore delle locazioni turistiche, un’industria che genera annualmente 1.700 milioni di euro nelle Isole Canarie. Secondo lei, la nuova normativa non solo non contribuirà a risolvere il problema della mancanza di alloggi, ma potrebbe aggravarlo ulteriormente.
Borrego ha evidenziato che nelle Canarie il mercato delle locazioni estive rappresenta solo il 4% del totale delle abitazioni disponibili e ha definito la Legge sugli Immobili attuale “nefasta”, poiché ha cancellato la certezza giuridica per i proprietari. La maggior parte dei membri dell’Ascav sembrerebbe restia a destinare le proprie proprietà a scopi residenziali, poiché il profilo di ville e bungalow non coincide con le reali esigenze dei potenziali inquilini. La leader associativa ha inoltre sostenuto che la futura legge sembra restringere ulteriormente le possibilità di affitto, penalizzando le piccole e medie imprese locali che rispettano le normative fiscali.
Il panorama complessivo e le resistenze normative
La Federazione Canaria delle Isole e diversi enti locali si sono opposti alla legislazione proposta, considerandola un’aberrazione. Borrego ha rivelato che il 89% delle case vacanze nelle isole è gestito da piccoli investitori e proprietari, dimostrando l’importanza di questa categoria nel tessuto economico locale. L’economista Rosa Rodríguez, che ha presentato un studio sull’impatto turistico nelle Canarie, ha anch’ella affermato che la questione delle case vacanze non è all’origine della crisi abitativa e che è necessaria una regolamentazione su misura per ogni singola isola.
Il dibattito sulla regolamentazione delle abitazioni vacanzieri nelle Isole Canarie è quindi complesso e richiede un attento esame delle diverse posizioni in campo, con l’obiettivo di coniugare le esigenze di residenti e turisti senza danneggiare l’equilibrio economico esistente.