La recente mobilitazione contro la costruzione di una centrale a gas a Las Palmas di Gran Canaria ha guadagnato slancio grazie al supporto del Collegio dei Medici locale. La questione sta sollevando preoccupazioni riguardo alla salute pubblica e agli impatti ambientali, alimentando il dibattito pubblico sulle proposte di sviluppo nella regione. Questo articolo esamina i dettagli della protesta, le ragioni supportate dalla comunità medica e il riscontro delle autorità locali.
La posizione del Collegio dei medici
Il Collegio dei Medici di Las Palmas ha ufficialmente preso posizione contro il progetto della centrale a gas di Totisa, esprimendo preoccupazioni per i rischi associati all’uso del gas naturale. In un comunicato ufficiale, l’organizzazione ha evidenziato che esistono sufficienti evidenze scientifiche per sostenere che l’uso di questo tipo di gas può avere effetti negativi sulla salute umana. Questo segnale unito di protesta si allinea con le preoccupazioni già espresse dai gruppi di cittadini e ambientalisti coinvolti nelle mobilitazioni.
Particolare attenzione è stata rivolta alla vicinanza della centrale alla popolazione di Las Palmas, all’elevata incidenza di asma tra i residenti e alla direzione dei venti, che potrebbe favorire la dispersione di inquinanti, esponendo ulteriormente i cittadini ai rischi. Questi temi sono stati messi in evidenza anche negli incontri pubblici e nei dibattiti organizzati per discutere dell’impatto della centrale proposto da Totisa.
Le prossime fasi legislative
Il dibattito su questo progetto di impianto a gas si intensificherà con la presentazione di una mozione al Cabildo di Gran Canaria e al Comune di Las Palmas. Questa mozione, che riporta lo stesso contenuto contro il progetto, ha suscitato risentimento da parte della presidente dell’Autorità Portuale, Beatriz Calzada. Calzada si è dichiarata “neutra” in attesa di definire le autorizzazioni amministrative necessarie. L’atteggiamento ambivalente delle autorità locali in questa fase di consultazione pubblica sta incrementando le tensioni tra le parti interessate e i gruppi ambientalisti.
La proposta di Totisa prevede la costruzione di una stazione portuale con ciminiere per la generazione di energia elettrica. Tuttavia, molti abitanti e gruppi ecologisti considerano questo approccio estremamente rischioso per l’ambiente e la salute pubblica. L’adozione crescente del gas naturale liquefatto è direttamente collegata alla diffusione del fracking, un’attività che solleva preoccupazioni relative al contaminazione delle falde acquifere e altri potenziali disastri ambientali.
Preoccupazioni per la salute e il benessere pubblico
Il Collegio dei Medici ha ulteriormente ribadito i suoi timori affermando che l’uso del gas naturale liquefatto comporta rischi significativi non solo per la salute, ma anche per il benessere sociale in ogni fase del suo utilizzo. Le comunicazioni della piattaforma contro la centrale termica hanno sottolineato che le richieste di autorizzazione presentate da Totisa non includono piani di sicurezza e valutazioni dei rischi che sono internazionalmente esigibili per progetti di questa portata. Questi aspetti sollevano interrogativi sull’efficacia e la trasparenza delle pratiche di autorizzazione del progetto.
Inoltre, il collegio ha messo in evidenza che il metano, gas naturale alla base del progetto, è un potente gas serra, con un potenziale di riscaldamento globale trenta volte superiore a quello dell’anidride carbonica . Le perdite durante il trasporto attraverso oleodotti, e la combustione incompleta, sono preoccupazioni ben documentate e riconosciute in letteratura scientifica. Questo nuovo e approfondito contesto di analisi non fa altro che rafforzare la causa di coloro che si dichiarano contro la costruzione dell’impianto.
Impatti sull’opinione pubblica e sull’economia locale
La resistenza alla costruzione della centrale a gas sta guadagnando un seguito crescente, alimentata da vari fattori tra cui la sanità pubblica e la sicurezza ambientale. Le autorità portuali e i sostenitori della costruzione sono consapevoli che il dibattito acceso e il discontento tra i cittadini potrebbero avere ripercussioni significative sia sul progetto che sull’atteggiamento della popolazione nei confronti delle future infrastrutture. Il rischio che questo confronto possa portare a una certa “disaffezione” tra gli abitanti di Las Palmas verso le infrastrutture che hanno accompagnato la crescita economica della città è un tema di crescente preoccupazione.
La situazione attuale evidenzia una crescente divisione tra le autorità locali e i gruppi della società civile, con la popolazione sempre più coinvolta nel dibattito pubblico. L’analisi delle opzioni per lo sviluppo sostenibile della regione sta diventando un tema cruciale, e il risultato di questo confronto potrebbe influenzare non solo la salute e il benessere dei cittadini, ma anche l’economia locale nel lungo termine.