Isole Canarie

La realtà dei familiari che assistono persone anziane a Fuerteventura: un appello alle istituzioni

A Fuerteventura, le famiglie di anziani e dipendenti affrontano gravi difficoltà a causa della mancanza di servizi adeguati, evidenziando l’urgenza di interventi istituzionali per migliorare la situazione.

In un contesto socio-sanitario sempre più complesso, i familiari di persone anziane e dipendenti in Fuerteventura, in particolare nel sud dell’isola, si trovano ad affrontare enormi sfide quotidiane. La mancanza di servizi adeguati e di strutture di supporto sta creando una situazione difficile per molte famiglie, costrette a gestire la cura dei propri cari da sole. L’articolo esplora la storia di chi vive questa realtà e il bisogno urgente di interventi istituzionali.

La realtà dei familiari che assistono persone anziane a Fuerteventura: un appello alle istituzioni

La sfida quotidiana delle caregiver

Nel marzo di quest’anno, la vita di una donna è cambiata drasticamente quando suo padre, 82enne affetto da demenza, è stato dimesso dall’ospedale. Dopo un intervento chirurgico, è tornato a casa più disorientato che mai, costringendo sua figlia a prendere una decisione difficile: continuare a lavorare o dedicarsi completamente alla cura del padre. Ha scelto di stare vicino a lui, dovendo affrontare un regime di assistenza che le richiede di vegliare su di lui durante le notti e di garantirne il benessere durante il giorno, dove la sua attenzione si estende a preparare pasti, partecipare a giochi di memoria e accompagnarlo nelle sue passeggiate quotidiane lungo la spiaggia di Costa Calma nel comune di Pájara.

La situazione di questa caregiver evidenzia un problema più ampio: l’unico supporto disponibile è composto da due ore settimanali fornite dal comune e ulteriori due ore dalla Asociación de Familiares de Personas con Alzheimer y otras demencias . La prevista apertura di un centro per anziani dipendenti, che dovrebbe sorgere nel comune, è ancora lontana, con lavori previsti solo a partire dal 2025. Questo porta a una crescente frustrazione e ansia per la donna, che si trova a dover gestire una situazione in continua evoluzione senza dare certezza al futuro della cura di suo padre.

L’esigenza di strutture adeguate

La situazione della figlia assistente è anche esacerbata dalla frequente necessità di trasportare il padre in centri di assistenza, come quello di Puerto del Rosario, che si trova lontano da Costa Calma. Inoltre, la lista di attesa per le residenze per anziani cresce: il padre è attualmente al numero 81 su una lista che supera il centinaio di richieste. Anche se il comune ha messo a disposizione un’area per la costruzione di un nuovo centro, il processo burocratico sembra essere lento, lasciando molte famiglie in attesa di supporto.

Questa caregiver riceve una somma di 400 euro dalla Legge sulla Dipendenza, ma questo importo è insufficiente. “Il salario di un caregiver è di circa 1.200 euro al mese, senza contare i contributi previdenziali, e non ho queste risorse,” spiega, manifestando il disperato bisogno di una risposta concreta da parte delle istituzioni.

Il peso emotivo e psicologico della cura

La pressione della cura continua ha portato questa donna a un punto critico in cui la sua salute mentale sta soffrendo. La vita frenetica di assistenza è caratterizzata da un’ansia costante, da notti insonni e dall’impossibilità di prendersi una pausa. “Le notti sono le più difficili, si alza due o tre volte e se non riesco a intervenire scappa,” racconta. La situazione la costringe a ricorrere ad ansiolitici e antidepressivi, evidenziando le conseguenze psicologiche della sua responsabilità.

Ogni giorno, il ciclo di vita del caregiver è segnato dall’assenza di un soccorso adeguato. La figura del padre, un ex lavoratore attivo con una vita di esperienze diverse, ora vive in un corpo che non riesce più a gestire le sue quotidianità. “Ho la fortuna di averlo ancora con me e di poter interagire, ma ogni giorno è una lotta,” afferma.

L’importanza del supporto sociale e istituzionale

Questa non è solo la storia di una famiglia, ma è un riflesso di ciò che molte altre persone affrontano a Fuerteventura, per lo più donne. La richiesta è chiara: è fondamentale che i comuni, il Cabildo e il Governo delle Canarie investano nella costruzione e nella gestione di centri diurni e strutture residenziali. Tali interventi non solo allevierebbero la pressione sui familiari, ma fornirebbero le risorse necessarie per garantire una migliore assistenza per gli anziani.

L’AFFA, operativa dal 2019, ha iniziato a fornire servizi nel comune di Pájara con 22 professionisti che si occupano della cura degli utenti. Tuttavia, la richiesta di servizi è sempre in crescita, in particolar modo nella zona nord dell’isola, dove risiede la maggior parte delle persone assistite. L’associazione non si occupa solo del supporto a chi soffre di demenza, ma ha a cuore anche il benessere dei caregiver.

La situazione degli anziani e delle famiglie che si prendono cura di loro a Fuerteventura rappresenta una sfida che richiede attenzione immediata e impegni concreti da parte delle istituzioni.