La cultura dei nomi in Canarie è una testimonianza viva della storia, delle tradizioni e dell’identità del popolo canario. Nel 2023, i nomi più scelti per i bambini nati nelle Isole Canarie, secondo l’Istituto Nazionale di Statistica, si sono distaccati dalle influenze locali, con nomi come Mateo, Hugo e Thiago dominanti. Tuttavia, i nomi canari, ricchi di storia e originalità, offrono un’alternativa affascinante, perfetta per chi cerca qualcosa di unico.
L’origine dei nomi aborigeni
Per comprendere l’origine dei nomi canari, è fondamentale fare un viaggio nella storia della conquista delle isole iniziata nel 1402. Le Canarie, un arcipelago spagnolo, hanno vissuto un processo di conquista durato quasi un secolo, profondamente influenzato dagli esploratori europei.
Jean de Béthencourt, un normando, insieme a Gadifer de La Salle, approdò a Lanzarote e avviò la conquista, stabilendo rapporti con le popolazioni locali e costruendo fortificazioni. Questa prima fase di conquista si estese a El Hierro e Fuerteventura, dove la resistenza aborigena era debole. Tuttavia, il controllo delle altre isole, come Gran Canaria e Tenerife, si rivelò molto più complesso. Le battaglie furono cruente, e la resistenza dei guanci, gli indigeni delle Canarie, durò a lungo.
I nomi aborigeni provengono da questa ricca storia e riflettono un patrimonio culturale che è sopravvissuto ai secoli, nonostante i tentativi di soppressione da parte degli spagnoli. I nomi portano con sé significati e storie che parlano di grandi guerrieri e leggende locali, mantenendo viva la memoria di un popolo e della sua identità.
I nomi aborigeni più popolari
Nel 2023, alcune delle scelte più amate per i nuovi nati nelle Canarie sono nomi come Yeray, Jonay e Airam. Yeray, il nome aborigeno più scelto, è stato usato 12.892 volte e significa “grande, forte”. I bambini con questo nome celebrano il loro onomastico il 16 dicembre.
Jonay, sebbene in seconda posizione con 2.211 registrazioni, è legato alla storia di un principe guanche di Tenerife, noto per il suo tentativo di nuotare verso La Gomera. Airam segue con 2.138 scelte, simbolo di libertà e legato a un suo antenato guanche. Al quarto posto, Ayoze, nome che si riferisce a un re di Fuerteventura, è stato conferito a 1.196 bambini, mentre Nauzet, con 1.165 scelte, significa “guerriero in tutte le battaglie”.
Questi nomi non solo sono espressioni di bellezza e unicità, ma rappresentano un forte legame con le origini aborigene delle isole. La salvaguardia di questi nomi è fondamentale per preservare la cultura canaria.
I nomi canari comuni e i loro significati
La lista dei nomi canari è vasta e affascinante. Tra i nomi che iniziano con la lettera A troviamo Abian, che significa “il nobile di Telde“, e Acoran, il quale, nella mitologia guanche, rappresentava il dio supremo del cielo.
Allo stesso modo, Aday, un nome popolare, significa “colui che vive sott’acqua”, mentre Agoney, che ha radici storiche in Gran Canaria, allude a un guerriero guanche. Ogni nome porta con sé un carico di storia e significato, rendendoli non solo belli da sentire, ma anche significativi nel contesto della cultura canaria.
Altri nomi con un significato profondo includono Bencomo, un nome storicamente legato a una figura importante della lotta contro la conquista e il potere coloniale, e Doramas, che richiama la figura di un guerriero simbolo di resistenza.
La riscoperta dei nomi canari
Negli anni ’70 e ’80, l’uso di nomi aborigeni non era comune e, in certi casi, era visto con sospetto dalle autorità e dalla Chiesa. Tuttavia, il cambiamento è arrivato con l’approvazione dello Statuto di Autonomia delle Canarie nel 1982, che ha dato nuova vita ai nomi locali come simbolo di identità culturale.
Con il rinascere dell’identità canaria, nomi come Yeray sono diventati popolari: nei primi anni ’80, 1.417 bebè furono registrati con questo nome. Anche altri nomi tradizionali come Rayco e Aythami hanno ritrovato una nuova popolarità, celebrando le loro radici aborigene.
Tuttavia, nonostante il revival culturale, ci sono state delle confusioni: Nayra, infatti, era un nome tradizionale utilizzato per i bambini maschi, diventato popolare per le femmine. Sebbene l’entusiasmo iniziale per i nomi aborigeni sia diminuito, molti di questi continuano a prosperare, grazie anche agli studi e alle ricerche storiche che hanno riacceso l’interesse per queste radici culturali.
I contributi di storici e studiosi come Juan de Abreu Galindo e Fray Alonso de Espinosa hanno permesso di svelare questa ricchezza culturale, fornendo un nuovo significato e una nuova attualità a questi nomi.