Isole Canarie

La scomparsa delle gravillee a La Naval: il destino del verde urbano a Las Palmas de Gran Canaria

Il Comune di Las Palmas de Gran Canaria abbatterà le gravillee della via La Naval per malattia e scarsità di luce, suscitando preoccupazioni tra i residenti sul futuro del verde urbano.

Nel cuore di Las Palmas de Gran Canaria, la storica via de La Naval rappresenta un simbolo dell’anima marittima della città. L’inizio del 2024 ha segnato un cambiamento significativo per questo quartiere, con la drastica riduzione delle gravillee, piante tipiche della zona. La decisione del Comune di abbattere la maggior parte di questi alberi è stata motivata dalla loro malattia causata dalla scarsità di luce solare, mettendo in discussione il futuro del verde urbano in questa area.

La scomparsa delle gravillee a La Naval: il destino del verde urbano a Las Palmas de Gran Canaria

La situazione delle gravillee

La via de La Naval ha visto, all’inizio dell’anno, la presenza di 27 esemplari di gravillee robuste. Tuttavia, in un breve arco di tempo, il numero è drasticamente diminuito a una decina. Questi arbusti sono stati soggetti a un’azione di potatura intensiva da parte del Comune, che ha giustificato il proprio intervento a causa delle malattie riscontrate nelle piante. Secondo gli esperti del dipartimento che si occupa delle aree verdi, l’aumento in altezza degli edifici circostanti ha causato un’illuminazione insufficiente, compromettendo la crescita delle gravillee.

L’operazione di potatura ha coinvolto l’interruzione del traffico stradale tra i punti di riferimento locali come Artemi Semidán e Pérez Muñoz. Ciò ha permesso ai lavori di avanzare, ma ha suscitato dissenso tra i residenti. Davanti a questo scenario, è emersa la necessità di chiarire la situazione e le ragioni dietro all’abbattimento.

Le ragioni dietro alla decisione del Comune

Il Comune ha definito le gravillee come una specie arborea che necessita di ampi spazi e di un’esposizione solare adeguata. Queste condizioni non sono più garantite a causa della crescente urbanizzazione del quartiere di La Isleta, che ha trasformato l’area in una sorta di “tubo urbano”. La mancanza di luce ha portato a una crescita irregolare delle piante, favorendo l’insorgere di malattie e di parassiti, con conseguenze dannose per la loro stabilità.

Le segnalazioni di cadute di rami e di altezze inclinate sono aumentate, con punteggiature e marcature visibili sul tronco. Le piante, a lungo andare, sono diventate potenziali pericoli per la sicurezza pubblica, rendendo necessaria la drastica decisione di abbattimento.

La reazione della comunità locale

I residenti di La Isleta hanno avuto modo di esprimere le proprie preoccupazioni durante assemblee informative organizzate dal Comune. La comunicazione tra le autorità locali e la popolazione si è rivelata fondamentale per spiegare le motivazioni di un’azione così controversa. La priorità dichiarata di garantire la sicurezza ha convinto in parte i vicini, ma ha anche sollevato interrogativi su come verrà gestito il verde urbano in futuro.

La concezione di un’urbanistica che equilibri sicurezza e sostenibilità deve essere ripensata. In questo senso, il Comune ha promesso che, oltre all’abbattimento, verranno creati nuovi spazi verdi. Saranno introdotti parterre più ampi, destinati a piante più adatte all’ambiente urbano, al fine di preservare il patrimonio verde della zona.

Il futuro del verde urbano a La Naval

Attualmente, i dieci esemplari di gravillea rimasti sono sottoposti a un attento monitoraggio. Saranno mantenuti finché non presenteranno un rischio per i pedoni e le aziende circostanti. Gli esperti del settore hanno messo in evidenza la necessità di una gestione attenta e programmatica delle aree verdi urbane, onde evitare che situazioni simili si ripetano in futuro.

Resta da vedere se il piano verde della città continuerà a promuovere specie vegetali adatte all’ambiente o se seguirà una direzione che potrebbe compromettere la salute del verde urbano. La speranza dei cittadini è che le autorità comunali adottino misure appropriate per garantire un equilibrio tra sicurezza e sostenibilità, senza compromettere la qualità della vita nel quartiere.