La mobilità sostenibile è un tema di crescente importanza nelle politiche pubbliche, specialmente nelle Isole Canarie, dove questioni legate al trasporto pubblico e alla gestione del territorio si scontrano con la necessità di garantire ai cittadini l’accesso ai servizi essenziali. Nell’ambito di un’intervista, la Direttrice Generale dei Trasporti del Governo delle Canarie, María Fernández, ha condiviso dettagli sui progetti in corso per migliorare la mobilità a Lanzarote e ha toccato anche temi controversi legati ai recenti scandali di corruzione durante l’amministrazione dell’ex presidente Ángel Víctor Torres.
I progetti di mobilità sostenibile a Lanzarote
Negli ultimi anni, diverse iniziative sono state avviate per affrontare le problematiche di mobilità a Lanzarote. Fernández ha evidenziato l’implementazione di un piano per mobilità più sostenibile, riportando che l’intenzione è quella di coinvolgere non solo le autorità governative, ma anche i cittadini e le associazioni locali nel processo di redazione delle leggi. La creazione di tavoli di lavoro sta permettendo un dialogo costruttivo per discutere le modifiche normative necessarie, con l’obiettivo di produrre una legge di mobilità che tenga conto delle esigenze reali dei residenti.
La direttrice ha sottolineato l’importanza di non limitarsi solo ad aumentare le infrastrutture stradali, ma di implementare anche programmi di educazione alla mobilità e di promuovere l’uso di diverse modalità di trasporto, come taxi, bus e mezzi di trasporto condivisi. Questo approccio integrato è fondamentale per ridurre il traffico e migliorare la qualità dell’aria, obiettivi chiave che rispondono all’appello per una maggiore sostenibilità ambientale.
Le critiche al governo e i temi di corruzione
Uno dei punti più delicati toccati da Fernández riguarda le accuse di corruzione che hanno interessato l’amministrazione di Ángel Víctor Torres. Durante l’intervista, la direttrice ha criticato apertamente l’ex presidente per non aver preso responsabilità riguardo a questi eventi. Ha messo in evidenza che, mentre il governo attuale ha avviato misure per promuovere una gestione turistica sostenibile e affrontare la questione della housing vacation, il precedente governo non ha fatto nulla di concreto in questo senso.
Queste affermazioni segnano una certa tensione politica e lasciano intravedere un panorama di sfide per il futuro delle Canarie. La Fernández ha affermato che è necessario trasparenza e responsabilità politica per ripristinare la credibilità delle istituzioni, evidenziando come la mancata assunzione di responsabilità possa erodere la fiducia dei cittadini nei sistemi politici.
Le sfide del trasporto pubblico
Un’altra questione centrale emersa nell’intervista riguarda il trasporto pubblico a Lanzarote e la mancanza di servizi adeguati. Fernández ha riconosciuto che migliorare il trasporto pubblico è una necessità urgente che non è stata affrontata adeguatamente negli ultimi anni. Ha affermato che, affinché i residenti possano optare per lasciare le auto a casa, è fondamentale garantire una rete di trasporti pubblici sicura e efficiente.
Le Isole Canarie stanno facendo piani per investire in bus elettrici e ibridi, e sono previsti contratti per potenziare le infrastrutture esistenti. Ciò che è necessario, secondo la direttrice, è una strategia complessiva che integri vari mezzi di trasporto e che sviluppi reti di collegamento anche nelle aree meno servite delle isole.
Prospettive futura: Uber e Cabify alle Canarie
Fernández ha anche confermato l’arrivo di piattaforme di ride-sharing come Uber e Cabify nelle Canarie, un argomento che suscita preoccupazione tra i tassisti locali. Ha spiegato che il governo ha già approvato un decreto legge per regolamentare queste nuove autorizzazioni, assicurando che la crescita di tali piattaforme sia sostenibile e calibrata in base alle necessità delle singole isole.
La necessità di trovare un equilibrio tra le esigenze dei diversi operatori del settore trasporti è fondamentale. È essenziale che la comunità venga coinvolta nel dibattito su come integrazioni di questo tipo possano modificare il panorama della mobilità, affinché non vi siano ripercussioni sul benessere dei cittadini e sull’ambiente.