Isole Canarie

La tradizione delle castagne e le celebrazioni dei morti nelle Canarie: un viaggio tra storia e cultura

La tradizione delle castagne nelle Canarie, simbolo di cultura e comunità, si intreccia con le celebrazioni di Ognissanti e dei Finaos, riflettendo un legame profondo con la terra e i defunti.

La stagione delle castagne nelle Canarie rappresenta una tradizione radicata nella cultura locale, accompagnata da festeggiamenti che si riflettono nel legame tra la popolazione e la terra. Questo articolo esplora l’importanza storica e culturale del castañero, l’albero delle castagne, e le celebrazioni che ruotano attorno a esso, specialmente in relazione alla festa di Ognissanti e ai Finaos.

La tradizione delle castagne e le celebrazioni dei morti nelle Canarie: un viaggio tra storia e cultura

La storia del castañero nelle canarie

Il castañero, che deriva dalla parola portoghese e che ha accompagnato i canari sin dai tempi della conquista, ha conosciuto un certo impulso nella sua coltivazione soprattutto nel XVIII secolo, grazie alle molteplici utilità dei suoi frutti e alla crescente domanda di castagne. Secondo ricerche condotte da studiosi come Rubén Naranjo e Vicente Escobio, esiste un documento risalente a oltre due secoli fa che attesta la concessione di terre nel Barranco de la Virgen a Pedro Domínguez, il quale aveva l’obbligo di impiantare diverse varietà di castagne. Queste informazioni portano alla luce un passato in cui la coltivazione del castañero era non solo diffusa, ma anche incentivata dalla necessità di garantire una produzione continua per la comunità locale.

Queste piante prosperano in varie zone, come Cueva Corcho, Valleseco e le alture di Guía. Viera e Clavijo, un importante naturalista, descrisse il castañero come un albero che si adatta perfettamente al clima delle principali isole, abbellendo il paesaggio montagnoso. I riferimenti storici dimostrano che la coltivazione di queste piante è stata ben documentata, illustrando l’evoluzione della tradizione e il suo profondo legame con l’identità culturale canaria.

Il castañero è diventato così simbolo del paesaggio locale, con eventi e tradizioni ad esso connesse che si tramandano di generazione in generazione. La sua presenza non è solo essenziale per l’agricoltura locale, ma anche per la cultura che si riunisce intorno ai suoi frutti durante le festività collegate alla celebrazione dell’autunno e della commemorazione dei defunti.

Le celebrazioni di todos santos e dei finaos

Con l’avvicinarsi del 1° novembre, la tradizione di commemorare i defunti si intreccia con la festa di Todos Santos, contribuendo a un’atmosfera di riflessione e celebrazione. Le celebrazioni si danno il cambio tra la modernità e le tradizioni antiche, mostrando un forte legame con le radici celtiche e cristiane. Inoltre, l’elemento comune a entrambe le festività si manifesta in un timore ancestrale nei confronti della morte, che si mescola con superstizioni e rituali.

Nel corso della storia, le pratiche religiose si sono evolute. La celebrazione di Todos Santos, istituita nel 741 da Papa Gregorio III, ha visto varie modifiche nel corso dei secoli, fino a culminare nell’attuale commemorazione dei Finaos, dedicata a tutti i defunti. Secondo scrittori storici, nel medioevo l’usanza di organizzare feste in onore dei morti tramite banchetti e celebrazioni rituali si diffondeva, contribuendo a rafforzare il legame tra i vivi e i defunti.

Le famiglie si riuniscono attorno a tavole imbandite di cibi tradizionali, tra cui le castagne, che diventano protagoniste non solo del banchetto, ma anche di momenti di aggregazione sociale. Durante queste festività, il cibo e il vino diventano veicolo di condivisione di ricordi, creando un senso di comunità che permea la cultura locale. Le castagne, cucinate e gustate, rappresentano una risorsa fondamentale e un simbolo di abbondanza.

Il ruolo culturale delle castagne nelle celebrazioni

Le castagne sono decisamente protagoniste delle celebrazioni di Ognissanti e dei Finaos, costituendo un alimento tradizionale legato alle festività autunnali. Soprattutto dopo la messa, è consuetudine gustare castagne arrosto, un piacere semplice che sottolinea il forte legame tra la comunità e le sue tradizioni. La cultura popolare ha attinto anche da questo frutto per creare momenti di svago, come giochi e racconti collettivi, che arricchiscono l’atmosfera del periodo.

Nel corso dei secoli, la tradizione ha subito delle evoluzioni, ma ha sempre mantenuto una connessione profonda con il ciclo delle stagioni e della vita. I mercatini e le fiere autunnali vedono la vendita non solo di castagne ma anche di altri prodotti locali, segno di un’economia rurale fiorente e viva. La generosità dei canari si riflette nella condivisione degli alimenti, includendo le castagne in ogni tipo di celebrazione, dalla festa di Finaos all’uscita di Pasqua.

Il castañero è quindi molto più di un semplice albero da frutto; è il fulcro di una tradizione che celebra la vita, la morte e la memoria collettiva. Con i suoi frutti, ci ricorda l’importanza della comunità e delle relazioni interumane, così come l’essenza delle stagioni che danzano intorno alla vita e alla morte.

Continuando a onorare queste tradizioni, le Canarie non solo preservano la loro cultura, ma offrono anche una riflessione profonda sulla vita, la morte e il legame profondo che unisce gli esseri umani attraverso i frutti della terra e la commemorazione dei propri cari.