La recente dichiarazione di Ariagona González, portavoce socialista al Cabildo di Lanzarote, ha acceso il dibattito riguardo ai fondi per la costruzione del molo del Instituto Marítimo Pesquero di Arrecife. González ha risposto alle affermazioni dei rappresentanti di Coalición Canaria, che hanno annunciato una proposta di emendamento ai bilanci regionali con l’intento di reperire risorse finanziarie per il progetto. Le sue dichiarazioni evidenziano il malcontento verso il governo delle Canarie e la gestione delle infrastrutture locali.
Critiche alla gestione dei fondi pubblici
La consejera González ha espresso forte critica nei confronti del governo regionale, accusandolo di aver trascurato la voce di bilancio relativa alla costruzione del molo. Secondo la portavoce, l’emendamento proposto rappresenta una palese ammissione di un fallimento nella pianificazione e nell’impegno ad assicurare finanziamenti per un’infrastruttura ritenuta essenziale. “La presentazione di emendamenti di questo tipo non lascia spazio a dubbi: è il riconoscimento di un fallimento,” ha dichiarato, sottolineando che il governo regionale non ha fatto il suo lavoro.
González ha messo in evidenza che tali infrastrutture non dovrebbero essere oggetto di soluzioni improvvisate, pensate solo per ‘salvare la faccia’ davanti all’evidente mancanza di investimenti programmati per Lanzarote. Questa accusa di negligenza verte non solo sul bilancio ma anche sull’intera visione e pianificazione strategica del governo delle Canarie nei confronti dell’isola e delle sue necessità.
Difficoltà e carenze nell’educazione marina
La portavoce socialista ha continuato la sua critica nell’illustrare le problematiche che affliggono il settore della formazione marittima sull’isola. Secondo González, l’assenza di investimenti si riflette sull’istruzione degli studenti, in particolare nella Scuola di Pesca di Arrecife, dove due posti di insegnanti sono rimasti vacanti dall’inizio dell’anno scolastico. Inoltre, le assenze del personale docente che superano i quindici giorni non vengono coperte, aggravando ulteriormente la situazione.
Accanto a ciò, la consejera ha rimarcato che il personale di pesca non ha ricevuto il pagamento per i sei anni di servizio, e vi è una mancanza di equità nel trattamento dei funzionari di carriera. “Non è giusto che i docenti della Scuola di Pesca non ricevano le stesse opportunità e condizioni di lavoro dei colleghi del gruppo A1,” ha evidenziato, sostenendo la necessità di una riforma per garantire parità di trattamento tra i docenti, poiché tutti svolgono compiti omogenei.
La questione dell’abbandono delle infrastrutture
González ha ulteriormente sottolineato il problema dell’abbandono sistematico delle strutture dedicate all’insegnamento della pesca. Essa ha evidenziato come, nonostante gli sforzi per rendere la Scuola di Pesca un riferimento per la formazione marittima, le attuali politiche del governo regionale siano contrarie a questa visione. La mancanza di investimenti porta al blocco di assunzioni necessarie, di attrezzature fondamentali come il contenedor per incendi, il simulatore di radio e il planetario, essenziali per l’apprendimento pratico degli studenti.
Questa situazione di stallo nella gestione delle risorse e nell’implementazione di progetti formativi non solo compromette il presente degli studenti ma minaccia anche il futuro della formazione marittima sull’isola. González ha concluso le sue dichiarazioni esprimendo preoccupazione per il futuro della Scuola di Pesca, dato che le attuali politiche non sembrano essere orientate a una risoluzione tempestiva delle problematiche esistenti.
In un contesto in cui l’istruzione e la formazione professionale sono cruciali per lo sviluppo locale, la situazione delineata dalla consejera è motivo di riflessione per il governo delle Canarie e per i rappresentanti politici di Lanzarote, i quali sono chiamati a rispondere alle esigenze urgenti delle comunità locali.