La situazione lavorativa dei 38 dipendenti del Centro Insular de Deportes di Gran Canaria è diventata critica. In un contesto di chiusura imminente dell’impianto, i lavoratori, attraverso il sindacato UGT Canarias, stanno alzando la voce per chiedere la creazione di un tavolo di negoziazione con le autorità locali. L’obiettivo è quello di evitare i licenziamenti e garantire un futuro lavorativo sostenibile per queste famiglie.
Richiesta di un tavolo di negoziazione
Durante una conferenza stampa tenutasi recentemente, il segretario di organizzazione di UGT Canarias, Héctor Fajardo, ha sottolineato l’urgenza di avviare un dialogo con il Cabildo e la società che gestisce il servizio, Clece. I lavoratori sono allarmati e dichiarano che i licenziamenti rappresentano “una catastrofe evitabile”. Fajardo ha evidenziato che al momento non esiste alcun tavolo di negoziazione e ha esortato le autorità a iniziare i colloqui già dalla prima settimana di novembre. La mancanza di dialogo è vista come una cattiva gestione, evidenziando che la validità del contratto di Clece è stata in discussione dal 2018, un problema che si trascina da anni senza soluzione.
Il sindacato ha proposto che il Cabildo rescinda temporaneamente il contratto di gestione sportiva, permettendo ai dipendenti di accedere a un ERTE durante i lavori di ristrutturazione del Centro Insular de Deportes. Questa misura, affermano, sarebbe essenziale per salvaguardare i posti di lavoro delle 38 famiglie coinvolte. Nonostante le affermazioni del Cabildo riguardo alla mancanza di possibilità legali per adottare tale soluzione, il sindacato crede fermamente che ci siano vie percorribili.
Mobilitazione e prossimi passi
Il sindacato UGT prevede di avviare mobilitazioni a partire da novembre, se non verrà creata una tavola di negoziazione che coinvolga tutte le parti, inclusi i rappresentanti dei lavoratori, il Cabildo e Clece. Fajardo ha ribadito che finora non c’è stata vera e propria negoziazione, nonostante incontri informativi tra le parti. Il passo successivo, quindi, è quello di coinvolgere i utenti delle strutture per sensibilizzarli sulla situazione critica dei lavoratori.
Il portavoce dei lavoratori, Joao Raúl Da Silva Gonzaga, ha espresso la sua forte disapprovazione riguardo all’argomento della nullità del contratto, un tema noto fin dal 2018. Ha puntato il dito contro il Cabildo per non aver cercato soluzioni nel corso degli anni. Ironizza, infine, sul fatto che il Cabildo sia riuscito a prorogare contratti per altri servizi, ma non quello per i tecnici sportivi, evidenziando una disparità ingiustificata nella gestione delle risorse.
Servizio urgente di ristrutturazione
Il Centro Insular de Deportes sta affrontando la necessità di un urgente intervento di ristrutturazione. Le opere di rinnovamento sono previste per gennaio e si stima che possano durare circa due anni. Questo porta alla preoccupazione che i 38 lavoratori non solo rischiano i loro posti di lavoro, ma si trovano anche in un’inquietante incertezza riguardo al loro futuro professionale.
In un contesto di sfide economiche sempre più accentuate, la questione dei licenziamenti al Centro Insular de Deportes rappresenta una crisi occupazionale che richiede un intervento immediato. L’istituzione di un tavolo di negoziazione è vista da molti come il primo passo fondamentale per trovare una soluzione che possa preservare i posti di lavoro e garantire la continuità dei servizi sportivi alla comunità.