Nel mese di maggio 2023, le Isola Canarie hanno raggiunto un sorprendente primato come la regione spagnola con il più alto consumo di pornografia. I dati, rivelati dall’agenzia GfK Dam e riportati dal quotidiano La Provincia, evidenziano un comportamento curioso nelle abitudini digitali degli abitanti delle Canarie. Mentre i numeri parlano chiaro, è interessante analizzare le ragioni e le implicazioni di tali statistiche nel contesto socio-culturale delle isole.
Un primato in numeri
Le Canarie hanno registrato ben 705.068 utenti unici che hanno visitato siti pornografici nel mese di maggio. Questo dato pone le isole al di sopra di altre comunità autonome spagnole, seguite a distanza da Asturie con 285.024 accessi e Cantabria con 167.494. Dati così significativi non possono passare inosservati e sollevano interrogativi su quali fattori contribuiscano a questa tendenza.
Il consumo di contenuti per adulti non è un fenomeno isolato, ma una pratica sempre più comune tra i giovani nati tra il 1995 e il 2010. Questi dati suggeriscono una relazione tra il contesto sociale delle Canarie, frequentemente associato al turismo e a uno stile di vita informale, e il comportamento online degli utenti. La dottoressa Esther Torrado, sociologa dell’Università di La Laguna, ha fornito alcune chiavi di lettura per comprendere questo fenomeno, suggerendo che il rapporto tra turismo e consumo di pornografia potrebbe essere più stretto di quanto si pensi.
Il contesto socio-culturale delle Canarie
Le Canarie, con le loro splendide spiagge e il clima invidiabile, attraggono ogni anno milioni di turisti. Questa forte affluenza turistica influisce sul comportamento sociale della popolazione locale, creando un ambiente in cui il consumo di pornografia e prostituzione è più visibile e, in alcuni casi, più accettato. La dottoressa Torrado sottolinea come “la gente consumi pornografia nel tempo libero” e che la cultura di sole e mare delle isole possa in qualche modo favorire tali pratiche.
La normalizzazione di contenuti per adulti nelle routine quotidiane dei giovani non è da sottovalutare. Molti adolescenti iniziano a esplorare questi contenuti in giovane età, il che porta a una maggiore interazione con il tema della sessualità all’interno della loro stessa comunità. Le Canarie, quindi, non solo rappresentano un’area di grande attrazione turistica, ma anche un terreno fertile per un consumo significativo di contenuti per adulti.
Le differenze di genere nel consumo di pornografia
Un’altra area interessante emersa dall’indagine riguarda le differenze di consumo di pornografia tra ragazzi e ragazze. Secondo i dati, il 49% degli adolescenti e giovani maschi consumano attivamente contenuti pornografici, proporzione ben superiore rispetto al 27% delle ragazze. Questo divario può riflettere varie dinamiche sociali e culturali, tra cui le diverse aspettative e pressioni legate ai generi nella società contemporanea.
Le ragazze, pur accedendo a contenuti per adulti a un tasso più basso, non sono comunque esenti da influenze. La crescente digitalizzazione delle relazioni e dell’educazione sessuale sta infatti modificando anche le loro interazioni con questo tipo di contenuti, suggerendo che la cultura del consumo potrebbe evolvere ulteriormente nel tempo.
L’analisi di tali differenze diventa fondamentale per comprendere non solo le abitudini digitali, ma anche come la società percepisca e affronti temi delicati come la sessualità e il piacere. Questi dati possono rappresentare un’opportunità importante per interventi educativi mirati, capaci di fornire a giovani e giovanissimi le competenze necessarie per un utilizzo consapevole e critico dei contenuti online.