Il Governo delle Canarie ha avviato un’iniziativa per regolare il mercato immobiliare, mirando a tutelare l’accesso alla casa per gli abitanti locali. Questa decisione si basa sulla considerazione della regione come Ultraperiferica, un aspetto che consente di implementare politiche specifiche a livello europeo. La proposta è stata presentata ufficialmente nel Parlamento delle Canarie dal consigliere per la Casa, Pablo Rodríguez, il quale ha delineato i dettagli di questa previsione normativa.
La condizione di regione ultraperiferica
Il concetto di regione ultraperiferica viene citato come un fondamentale strumento legislativo, come ha sottolineato il consigliere Pablo Rodríguez. Durante le sue dichiarazioni, Rodríguez ha evidenziato che il Governo delle Canarie sta attivamente cercando di esplorare tutte le opzioni messe a disposizione dall’Unione Europea, in particolare facendo riferimento all’articolo 349 del trattato sul funzionamento degli organi UE. Questo articolo stabilisce che le politiche europee devono tenere conto delle specificità delle regioni ultraperiferiche, come appunto le Canarie.
Il governo locale si propone di utilizzare questo supporto normativo per attuare una regolamentazione adeguata in merito alle compravendite immobiliari. L’obiettivo è limitare l’acquisto di abitazioni da parte di non residenti, per controllare il fenomeno della speculazione immobiliare che ha sconvolto il mercato locale, creando tensioni nei prezzi e nella disponibilità di alloggi per i cittadini canari.
Emergenza abitativa nelle Canarie
Rodríguez ha definito la situazione attuale come un’emergenza abitativa, spiegando che il problema è aggravato dalla scarsità di offerta e dall’aumento della domanda. La crescita della domanda è influenzata dall’acquisto di immobili da parte di cittadini stranieri, che non risiedono nelle isole. Questo fenomeno di acquisto da parte di non residenti ha provocato un importante incremento dei prezzi degli immobili, un dato che è stato “accreditato” da diversi rapporti di mercato.
Con l’emergere di questa problematica, il Governo delle Canarie ha avviato un confronto con i vari attori interessati, tra cui il tema è stato affrontato nella recente Conferenza dei Presidenti. La questione della speculazione immobiliare è risultata essere strettamente correlata alle sfide demografiche che la regione si trova ad affrontare. Le politiche abitative devono quindi essere riviste e riformate, al fine di garantire un accesso equo alle abitazioni per tutti i cittadini canari.
Interazione con gli investitori stranieri
Durante un’interrogazione da parte del deputato di Coalizione Canaria, José Manuel Bermúdez, è emerso un dato significativo: negli ultimi dieci anni, un’abitazione su tre nelle Canarie è stata acquistata da non residenti. Questo fenomeno è ancora più accentuato in alcune località turistiche, evidenziando come la crescente domanda straniera influisca negativamente sulla popolazione locale.
In considerazione di questo, il Governo delle Canarie si propone di finanziare parte delle ipoteche richieste dai giovani, come ulteriore misura per affrontare la crisi abitativa e incentivare la popolazione locale a stabilirsi nelle isole, contrastando così l’esodo e il sovraffollamento del mercato immobiliare a beneficio degli investitori esterni. La strategia mira a garantire che l’accesso alle abitazioni sia possibile per i residenti, tutelando così il tessuto sociale ed economico delle Canarie.