L’argomento dell’energia nucleare torna alla ribalta nel Parlamento delle Canarie grazie all’incontro con il fisico Manuel Fernández Ordóñez, esperto in energia nucleare. Durante una sessione della Commissione di Transizione Ecologica, il fisico ha esplorato le opportunità di implementazione di reattori modulari piccoli per contribuire alla decarbonizzazione del sistema elettrico dell’arcipelago. La presentazione ha suscitato interesse e interrogativi tra i deputati, mettendo in luce il dibattito sul futuro energetico delle Isole Canarie.
Presentazione dell’esperto di energia nucleare
In un contesto politico dove i vari gruppi parlamentari sono incentivati a condividere conoscenze specialistiche, il gruppo parlamentare Vox ha scelto di invitare Manuel Fernández Ordóñez per discutere i potenziali benefici dell’energia nucleare. Durante il suo intervento, Fernández Ordóñez ha sottolineato che l’energia nucleare è “abbondante, stabile e competitiva”. Ha inoltre affermato che questo tipo di energia “non conosce colori politici”, evidenziando che la proposta di utilizzare l’energia nucleare è tradizionalmente sostenuta da Vox.
Il fisico ha presentato in modo chiaro l’idea che l’elettricità consumata dalle Canarie in un’ora corrisponde alla quantità di energia prodotta da un reattore nucleare nel medesimo intervallo di tempo. Per questo motivo, ha spiegato che l’installazione di un grande reattore nucleare sull’isola non è pratica. Tuttavia, l’evoluzione tecnologica ha portato alla creazione di reattori di piccole dimensioni, noti come SMR, che rappresentano una valida alternativa per le specificità insulari.
Vantaggi dei reattori modulari piccoli
Fernández Ordóñez ha illustrato diversi vantaggi dei reattori modulari piccoli. Questi reattori sono progettati con avanzate misure di sicurezza e si presentano come moduli flessibili, capaci di adattarsi a diverse configurazioni e necessità energetiche delle varie isole. Grazie alla loro dimensione ridotta, gli SMR richiedono un investimento iniziale inferiore rispetto ai reattori tradizionali e hanno un minore impatto ambientale.
Un’altra caratteristica importante degli SMR è la loro capacità di operare come fonte di energia di riserva. Il fisico ha spiegato che questi reattori possono modulare la loro potenza in risposta alla domanda energetica, specialmente quando le fonti energetiche rinnovabili, come l’energia eolica, sono disponibili. La possibilità di ridurre la produzione di energia in caso di eccesso di vento fa sì che gli SMR si integrino bene nel mix energetico delle isole.
Preoccupazioni riguardanti l’energia nucleare
Durante l’incontro, alcuni dei deputati canari hanno manifestato le proprie preoccupazioni riguardo al potenziale impatto dell’energia nucleare sul turismo e sull’ambiente locale. Fernández Ordóñez ha citato la Francia, la nazione europea con il maggior numero di impianti nucleari, come esempio positivo, suggerendo che la presenza di centrali nucleari non ha impedito al paese di diventare una meta turistica di fama mondiale. Inoltre, ha fatto riferimento alla Spagna, in particolare alla Catalogna, dove la situazione è simile.
Sui temi di smaltimento dei rifiuti nucleari, il fisico ha chiarito che sebbene i rifiuti nucleari possano essere considerati “molto pericolosi”, essi sono anche “in volume molto ridotti”. Ha sottolineato che non si tratta di una criticità tecnica, ma piuttosto di una questione di percezione sociale. Le statistiche spagnole dimostrano che non si sono mai verificati incidenti associati alla gestione dei rifiuti nucleari nel paese, grazie a protocolli collaudati nel tempo.
Il ruolo della nuclear nella transizione energetica
Oltre a presentare le opportunità offerte dall’energia nucleare per l’arcipelago, Fernández Ordóñez ha fornito un quadro più ampio riguardo al ruolo della nuclear nella produzione di elettricità a livello globale. Attualmente, l’energia nucleare contribuisce per circa il 10% alla produzione di elettricità mondiale e il 20% nei paesi dell’OCSE. In questo contesto, rappresenta la seconda fonte mondiale di elettricità a bassa emissione di carbonio, subito dopo l’energia idroelettrica.
La discussione sull’energia nucleare nelle Isole Canarie segna quindi un passo significativo verso un possibile futuro energetico alternativo e sostenibile, reso possibile dall’incontro di oggi e dal lavoro dei politici locali nel valutare le variabili coinvolte.