Un recente verdetto del Giudice di Contenzioso Amministrativo Nº 5 di Las Palmas de Gran Canaria ha ribadito la validità degli atti amministrativi svolti dal Cabildo di Lanzarote riguardo alla Cueva de Los Verdes. Questa sentenza, pronunciata il 6 novembre, chiude un conflitto legale che si protrae da oltre un decennio e conferma che il celebre sito turistico rimane sotto l’amministrazione del Cabildo.
La genesi del conflitto: l’accordo del 2016
Il contenzioso ha avuto origine da un accordo extragiudiziale stipulato nel 2016, nascente da un precedente procedimento legale tra il Comune di Haría e il Cabildo di Lanzarote. Quest’ultimo è noto per ospitare la Cueva de Los Verdes, uno dei più rilevanti Centri di Arte, Cultura e Turismo dell’isola. Il Comune di Haría ha contestato tale accordo, sostenendo che quest’ultimo danneggiasse i suoi interessi economici. Le ragioni espresse includevano l’inefficienza di una corretta revisione monetaria e l’assenza della considerazione di interessi nel piano di pagamento stabilito.
Il municipio ha argomentato che queste mancanze avrebbero causato una perdita economica e una riduzione dei diritti comunali. L’accordo era stato progettato per risolvere le questioni di proprietà, ma il Comune sembrava percepire che la sua attuazione non riflettesse equamente le esigenze economiche locali.
Le carenze procedurali del Comune di Haría
Il tribunale ha rigettato il ricorso del Comune di Haría, evidenziando il mancato rispetto delle procedure giuridiche fondamentali, in particolare il diritto di audizione del Cabildo. È stato sottolineato che il Cabildo non era stato adeguatamente informato sul contenuto della documentazione amministrativa e non aveva avuto accesso al rapporto giustificativo riguardo alla dichiarazione di lesività. Questa situazione ha generato una reale condizione di indefensione per la corporazione insulare, privandola della possibilità di esporre le proprie argomentazioni.
La corte ha stabilito che la procedura non aveva rispettato questi requisiti essenziali, giungendo a una decisione che ha completamente respinto il ricorso del Comune. In aggiunta, il tribunale ha stabilito che il Comune di Haría dovrà farsi carico delle spese legali, fissandole a un massimo di 1.500 euro, alla luce della complessità del caso e dell’assenza di opportunità per la presentazione di prove. La sentenza è definitiva e non è possibile appellarsi, obbligando entrambi i soggetti coinvolti a rispettarla.
La reazione del Cabildo: un nuovo inizio?
Dopo la diffusione della sentenza, Oswaldo Betancort, presidente del Cabildo di Lanzarote, ha espresso soddisfazione per il risultato e ha ribadito l’impegno della corporazione nell’osservanza degli accordi stipulati con il Comune di Haría. Betancort ha affermato: “Il Cabildo ha sempre rispettato gli impegni presi con il Comune di Haría, tanto con l’accordo iniziale, approvato dallo stesso Comune, quanto con le successive modifiche riguardanti gli introiti economici.”
Il presidente ha inoltre manifestato l’auspicio che questa decisione possa segnare la fine di una controversia che ha ostacolato la collaborazione tra le due istituzioni nel corso degli anni. Betancort ha messo in evidenza la gestione autonoma del caso da parte del Cabildo, che ha fatto ricorso al proprio team legale senza avvalersi di studi esterni, sottolineando la volontà di portare avanti una cooperazione costruttiva e fruttuosa.