Isole Canarie

Manifestazione a Puerto del Rosario per il Giorno Internazionale contro la Violenza sulle Donne

Il 25 novembre, Puerto del Rosario ha ospitato una manifestazione contro la violenza di genere, evidenziando l’urgenza di azioni collettive e politiche femministe per combattere il patriarcato.

Il 25 novembre ha visto la capitale di Fuerteventura, Puerto del Rosario, al centro di una mobilitazione significativa in occasione del Giorno Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne. Questa manifestazione ha riunito un centinaio di partecipanti, che hanno tempestato le vie principali della città con slogan incisivi e forti, tra cui il poderoso “Non siamo tutte, mancano le assassinate!”.

Manifestazione a Puerto del Rosario per il Giorno Internazionale contro la Violenza sulle Donne

Un evento di grande impatto sociale

La manifestazione è iniziata alle 17:20 nei pressi della Direzione Insulare dell’Amministrazione Generale dello Stato e si è conclusa nello stesso luogo, dimostrando un impegno collettivo per questa causa vitale. Gli organizzatori hanno preannunciato la lettura di un manifesto redatto dalla Federazione di Donne Arena e Laurisilva, un documento che ha avuto lo scopo di denunciare la persistente presenza di violenze di genere e l’aumento di discorsi che negano la gravità del fenomeno della violenza sulle donne.

Il messaggio principale veicolato dai manifestanti è stato di grande rilevanza: il timore per l’aumento dei femminicidi, l’omicidio di minori e le violenze sessuali, può infettare una parte della società, facendola percepire queste atrocità come un fatto inevitabile. Di fronte a questa rassegnazione, il manifesto ha chiamato a un’azione collettiva e a un impegno sociale per abbattere l’attuale sistema patriarcale.

Gli appelli del manifesto

Uno dei punti chiave emersi dal manifesto è l’importanza dell’educazione, della sensibilizzazione e della prevenzione per una vera ed efficace battaglia contro il patriarcato e le sue conseguenze disastrose. Infatti, è stato evidenziato come la disumanizzazione e le perdite di vite umane siano conseguenze dirette del machismo, trattato come una forma di terrorismo che devasta non solo le vittime ma anche l’intera società.

Il manifesto ha presentato dati che colpiscono, come il numero di 1.286 donne uccise dai loro partner o ex partner dal 2003, una statistica che sottolinea l’urgenza di porre fine a questa violenza insostenibile.

Inoltre, è stato lanciato un chiaro messaggio per invertire la stigma sociale: “La vergogna deve ricadere sui carnefici, non sulle vittime”. Questo sottolinea l’importanza di considerare le politiche femministe e la lotta contro la violenza di genere come priorità sia politica che sociale.

Una mobilitazione che continua

La manifestazione ha rappresentato non solo un momento di protesta ma un’opportunità per unirsi in solidarietà e rafforzare il fronte contro la violenza di genere. Con i crescenti numeri di femminicidi e atti violenti contro le donne, eventi come questo sono indispensabili per mantenere alta l’attenzione su un problema che affligge la società contemporanea.

Ci si aspetta che questa onda di protesta continui a crescere, mobilitando sempre più persone per la causa. La lotta contro la violenza di genere richiede un’azione costante e determinata, un impegno rafforzato da tempo, affinché le donne possano vivere in un mondo libero da violenze e discriminazioni. La mobilitazione di Puerto del Rosario è una testimonianza della crescente volontà collettiva di affrontare e sradicare la violenza di genere.