Isole Canarie

Manifesteremo di nuovo: il grido di giustizia delle Canarie risuona in tutta Europa

Il 20 ottobre, le Canarie ospiteranno manifestazioni di massa per denunciare problemi socioeconomici e ambientali, chiedendo un turismo sostenibile e il diritto alla casa in un sistema giudicato insostenibile.

Il 20 ottobre si preannuncia come una giornata cruciale per le Canarie, dove si svolgeranno manifestazioni in risposta a gravi problemi socioeconomici e ambientali. In un momento in cui la lotta per un turismo sostenibile e il diritto alla casa si fa più pressante, centinaia di migliaia di persone sono pronte a scendere in piazza per far sentire la propria voce. La mobilitazione, organizzata da diverse associazioni, intende attirare l’attenzione su un sistema che molti giudicano insostenibile e dannoso per l’arcipelago.

Manifesteremo di nuovo: il grido di giustizia delle Canarie risuona in tutta Europa

Le ragioni alla base delle manifestazioni

Il motivo principale per cui le manifestazioni si concentrano nelle aree turistiche è chiaro: queste zone sono considerate “l’epicentro del modello distruttivo” che viene denunciato da molteplici organizzazioni, tra cui l’ATAN . Secondo quanto dichiarato, le aree turistiche rappresentano il fulcro della speculazione che sta devastando il territorio delle Canarie, creando una disparità economica sempre più marcata.

La protesta del 20 ottobre segue un’importante manifestazione avvenuta il 20 aprile, che aveva visto scendere in piazza oltre 200.000 partecipanti, segnando la più grande mobilitazione della storia recente dell’arcipelago. Le istituzioni locali, tuttavia, sembrano aver ignorato le richieste dei manifestanti, creando una “commissione di esperti” che, secondo i convocatori, è stata vista come un “paripé” per placare il dissenso popolare.

Le grandi catene alberghiere sono accusate di arricchirsi a scapito dei residenti, la cui quotidianità è segnata dall’aumento del costo della vita e dalla perdita di abitazioni. Le manifestazioni del 20 ottobre puntano a denunciare questa ingiustizia e a chiedere un cambiamento reale, sottolineando che solo la mobilitazione popolare potrà portare a una vera riforma del sistema attuale.

Dettagli delle manifestazioni in programma

Le manifestazioni avranno luogo alle 12:00 alle Canarie e alle 13:00 in varie città della penisola iberica e in Europa. Ecco i principali punti di incontro stabiliti:

Canarie:
El Hierro: Valverde, Calle Doctor Quintero
La Palma: La Carrilla, Los Llanos de Aridane
Lanzarote: Plaza de Las Naciones, Los Pocillos, Puerto del Carmen
Fuerteventura: Parco Acquatico, Corralejo
Gran Canaria: Expomeloneras, Maspalomas
Tenerife: Metropolis Center, Las Américas

Al di fuori delle Canarie:
Barcellona: Plaza de Colón
Valencia: Plaza del Ayuntamiento
Granada: Plaza Nueva
Madrid: Ópera
Berlino: Neptunbrunnen, Rathausstraße 1

Le manifestazioni non si limiteranno alle sole Canarie, ma coinvolgeranno anche altre città, in segno di solidarietà verso la lotta degli abitanti dell’arcipelago. L’obiettivo è quello di portare alla luce situazioni di giustizia sociale e ambientale che spesso rimangono inascoltate.

Il turismo come punto focale della protesta

La critica al modello turistico odierno è al centro delle manifestazioni, poiché rappresenta non solo il simbolo dello sfruttamento delle risorse, ma anche della crescente disuguaglianza. Le aree turistiche, secondo le affermazioni dei manifestanti, sono luoghi dove l’opulenza delle grandi catene alberghiere contrasta nettamente con le difficoltà quotidiane dei residenti.

La richiesta è chiara: le persone che visitano le Canarie devono essere informate su ciò che accade, affinché possano comprendere come il turismo di massa stia danneggiando l’ambiente. Diverse associazioni chiedono un modello turisticamente responsabile, rispettoso non solo dei lavoratori, ma anche della bellezza naturale dell’arcipelago.

I manifestanti sottolineano che la loro lotta non è rivolta contro i turisti, ma piuttosto per i diritti dei lavoratori e per un modello economico che favorisca l’intera società piuttosto che pochi imprenditori. Il turismo deve diventare una fonte di sostegno per tutti, non solo per coloro che già possiedono enormi fortune.

La prossima mobilitazione: un appello alla solidarietà

Il 20 ottobre rappresenta una nuova opportunità per far sentire la voce degli abitanti delle Canarie e per ribadire che la lotta per i diritti sociali e ambientali è fondamentale. I manifestanti intendono dimostrare la propria determinazione e la volontà di resistere di fronte a un sistema che sembra ignorarli.

I problemi affrontati dai cittadini delle Canarie superano il semplice dibattito sul turismo. Questioni di sovranità alimentare, perdita di biodiversità, scarsità d’acqua e povertà economica sono solo alcune delle sfide che l’arcipelago si trova a fronteggiare. Tutti questi fattori sono interconnessi e richiedono un approccio globalmente sostenibile.

L’appuntamento del 20 ottobre sarà quindi un’occasione per ribadire che i cittadini delle Canarie non intendono arrendersi e che la loro voce sarà sempre più forte. Con l’auspicio di portare alla luce problematiche che toccano non solo l’arcipelago, ma anche altre regioni d’Europa, il popolo delle Canarie è pronto a far sentire il proprio grido di giustizia.