Isole Canarie

Mogán ottiene una vittoria legale contro il Cabildo nel contenzioso sui fondi FDCAN

Il Comune di Mogán ottiene una sentenza favorevole contro il Cabildo di Gran Canaria, che lo ha escluso ingiustamente dalla distribuzione dei fondi FDCAN, violando i principi di uguaglianza e trasparenza.

Il Comune di Mogán ha recentemente ottenuto un’importante sentenza a suo favore in merito alla gestione dei fondi FDCAN da parte del Cabildo di Gran Canaria. Il giudice del Tribunale Contenzioso-Amministrativo numero 5 di Las Palmas ha deciso che il Cabildo ha escluso in modo unilaterale il comune dalla distribuzione di questi fondi, senza alcun preavviso o comunicazione ufficiale.

Mogán ottiene una vittoria legale contro il Cabildo nel contenzioso sui fondi FDCAN

La sentenza e le motivazioni

La sentenza, ricevuta dal Comune di Mogán, evidenzia che l’ente locale è stato ingiustamente escluso dalla seconda convocazione del programma FDCAN. Il giudice ha sottolineato come il Cabildo abbia adottato “un criterio politico” che non ha alcun fondamento nelle normative del Governo delle Canarie, unico ente competente per la regolamentazione del FDCAN. Questo ha portato a una violazione del principio di uguaglianza e a una discriminazione nei confronti del Comune, incapace di accedere ai fondi ai quali aveva diritto.

Il Comune ha anche criticato la Federazione Canaria dei Municipi , co-imputato, per la sua mancanza di azione e difesa in questa situazione, nonostante Mogán sia un comune membro attivo della federazione. La sindaca di Mogán, Onalia Bueno, si è espressa con soddisfazione riguardo alla sentenza, notando che, anche se il Cabildo potrebbe presentare ricorso, il Comune è fiducioso di poter vincere anche nelle istanze superiori.

Il contesto della controversia

Il Comune di Mogán ha presentato un ricorso contenzioso contro la decisione del Cabildo adottata il 6 febbraio 2023, la quale stabiliva il programma socioeconomico per il periodo 2023-2027 sotto il FDCAN. In contrasto con quanto accaduto nel primo ciclo di fondi , dove Mogán aveva partecipato come beneficiario diretto presentando un progetto, nella seconda convocazione il Cabildo ha escluso i comuni dalla possibilità di partecipare direttamente, costringendoli a farlo solo attraverso i programmi dei rispettivi Cabildos.

Questa situazione ha creato disagio tra i comuni, in particolare tra quelli che, come Mogán, avevano beneficiato del programma FDCAN nella prima convocazione e non hanno ricevuto la comunicazione necessaria per partecipare alla seconda.

La mancanza di comunicazione e le accuse di parzialità

Nella seconda convocazione, il Cabildo di Gran Canaria non ha effettuato alcuna comunicazione formale al Comune di Mogán, a differenza della prassi adottata con gli altri comuni che avevano scelto di collaborare per la prima convocazione. Il Comune ha denunciato di non aver ricevuto informazioni cruciali sulla partecipazione e l’elaborazione del programma, definendo questa omissione come “informazione sottratta”.

A questo proposito, il giudice ha affermato che tutte le azioni compiute dal Cabildo sembravano mirate a ostacolare la partecipazione di Mogán, penalizzando di fatto quei comuni che erano stati beneficiari nella fase precedente. Tale approccio è stato definito dall’ente giudiziario come un atto “illecito”, privo di qualsiasi copertura legale.

Le prospettive future per Mogán

Con la sentenza a favore, il Comune di Mogán ha ora la possibilità di richiedere una compensazione per i danni subiti a causa della sua esclusione dalla partecipazione al programma FDCAN. Sebbene il Cabildo possa decidere di impugnare la sentenza, l’amministrazione di Mogán è già in trattative con il Cabildo per cercare di risolvere le problematiche legate ai fondi.

In totale, il Cabildo di Gran Canaria aveva previsto 509 milioni di euro per la convocazione del FDCAN per il periodo 2023-2027, approvando 428 interventi per i comuni dell’isola. Tuttavia, con Mogán e San Mateo escluse da questa distribuzione, entrambi i comuni hanno già annunciato l’intenzione di portare la questione in tribunale, cercando giustizia e opportunità di finanziamento per i propri progetti.

Il caso di Mogán è un chiaro esempio delle dinamiche complesse che regolano la distribuzione dei fondi regionali e della necessità di mantenere la trasparenza e l’uguaglianza tra tutti i comuni coinvolti. La sentenza rappresenta un passo significativo nella battaglia legale per garantire che tutti i comuni abbiano l’accesso ai fondi che, per diritto, dovrebbero essere disponibili a tutti.