Isole Canarie

Multa di 2000 euro per Ecotrips Tenerife per occupazione irregolare del dominio pubblico marittimo

Il servizio provinciale di Costas multa Ecotrips Tenerife con 2000 euro per mancanza di autorizzazioni, evidenziando problematiche burocratiche e rischi per il turismo marittimo nella regione.

Il servizio provinciale di Costas di Santa Cruz de Tenerife ha recentemente imposto una multa di 2000 euro a Ecotrips Tenerife, SL, un’azienda attiva nell’offerta di tour di avvistamento di cetacei, kayak e snorkeling nella zona di Los Cristianos, ad Arona. Questa decisione è stata annunciata in seguito alla mancanza di autorizzazioni necessarie per l’occupazione del dominio pubblico marittimo-terrestre. L’articolo esplorerà il contesto della sanzione e le implicazioni per l’azienda e il settore turistico locale.

Multa di 2000 euro per Ecotrips Tenerife per occupazione irregolare del dominio pubblico marittimo

Dettagli della multa imposta a Ecotrips Tenerife

Il Servizio Provinciale di Costas ha pubblicato ufficialmente l’annuncio della sanzione, il quale ribadisce la mancanza di regolarità nell’occupazione dello spazio marittimo-terrestre. Secondo le informazioni fornite, il numero di clienti che usufruiscono delle attività offerte dall’azienda può variare tra cinque e otto, il che ha ulteriormente contribuito alla valutazione delle irregolarità. Nonostante i tentativi di notificare la sanzione all’indirizzo sociale dell’azienda, questi sono risultati infruttuosi. Per questo motivo, la proposta di sanzione è stata messa a disposizione dell’azienda per un periodo di 15 giorni, durante il quale Ecotrips Tenerife potrà presentare eventuali osservazioni.

L’assenza di autorizzazioni e le problematiche amministrative

La situazione di Ecotrips Tenerife non è isolata. In effetti, ci sono diversi casi di aziende che operano senza le necessarie autorizzazioni, frequentemente a causa di ritardi nella gestione delle stesse. Questi ritardi sono stati ulteriormente amplificati dalla recente trasferimento delle competenze relative alle autorizzazioni per l’occupazione dello spazio marittimo-terrestre, che sono passate dalla gestione statale a quella della Comunità Autonoma delle Canarie. Questa transizione ha creato un disguido burocratico, portando alcune aziende a continuare a operare anche dopo la scadenza delle loro autorizzazioni.

Le fonti interpellate dagli agenti del servizio autonomico hanno rilevato che l’amministrazione regionale ha impiegato più tempo del previsto per gestire le richieste di rinnovo delle autorizzazioni. Questo si è tradotto in un crescente numero di sanzioni nei confronti di attività commerciali che, in passato, erano regolarmente autorizzate. Le aziende, nel frattempo, hanno continuato a esercitare le loro attività in assenza di una nuova autorizzazione, aggravando la situazione e dando origine a multe simili.

Attività di Ecotrips Tenerife e il turismo marittimo nella regione

Ecotrips Tenerife, SL, rappresenta una delle molteplici offerte di attività turistiche marittime presenti a Tenerife, specialmente nella località Los Cristianos. Con un incremento del turismo esperienziale, le attività come il kayak e lo snorkeling hanno guadagnato popolarità tra i visitatori, proponendo un’interazione diretta con l’ambiente naturale e promuovendo la responsabilità ambientale. Tuttavia, come dimostra questo caso, la mancanza di regolamentazione e autorizzazioni per tutte le attività può ridurre la fiducia dei turisti e danneggiare l’immagine del settore.

L’assenza di una regolamentazione chiara non solo influisce sulle aziende come Ecotrips Tenerife ma solleva preoccupazioni più ampie riguardo alla sostenibilità e alla protezione delle risorse marine. È essenziale che le autorità competenti risolvano tempestivamente le problematiche di autorizzazione per garantire un equilibrio tra la crescita del settore turistico e la salvaguardia degli ecosistemi marini locali.

In questo contesto, l’evoluzione della situazione di Ecotrips Tenerife verrà monitorata, dato che le decisioni future delle autorità competenti potrebbero avere un impatto significativo su come vengono gestiti i diritti di occupazione e le attività commerciali nel Mediterraneo.