Il cortometraggio “Nika”, ambientato nella Zona di Speciale Conservazione Teno-Rasca a Tenerife, racconta una storia profonda e toccante sulla interazione tra una comunità e i calderoni tropicali, una specie a rischio. Creata dalla collaborazione tra il videografo e specialista in Scienze del Mare Felipe Ravina e il regista José Hernández, questa opera cinematografica si propone di sensibilizzare il pubblico riguardo ai gravi problemi ambientali e alla necessità di uno sviluppo sostenibile nelle Isole Canarie. Con un premio già ottenuto al festival CimaSub, noto per la sua importanza nel panorama dei documentari marini, “Nika” si offre come uno strumento di riflessione sui danni inflitti dall’uomo al delicato ecosistema marino.
Un viaggio nella vulnerabilità dei calderoni tropicali
“Nika” non è solo un documentario, ma un vero e proprio viaggio nel mondo dei calderoni tropicali di Tenerife. La pellicola esplora in modo dettagliato i pericoli che questa popolazione di calderoni affronta quotidianamente, dovuti a interventi umani e pratiche di sfruttamento intensivo. L’ambientazione, con la sua bellezza naturale, è anche testimone di un modello di sviluppo che ha dimostrato di non essere sostenibile. La storia si articola attorno a un’intensa interazione tra Ravina e un calderone, creando un dialogo che invita lo spettatore a riflettere sulle conseguenze negative della gestione del territorio.
Attraverso l’obiettivo di Ravina, vediamo come la vita marina non sia immune ai cambiamenti provocati dall’uomo. Il cortometraggio mette in luce come il turismo, l’inquinamento e lo sfruttamento eccessivo delle risorse stiano compromettendo l’habitat naturale di questi cetacei. Le immagini catturate rivelano non solo la bellezza di questi animali, ma anche le sfide che devono affrontare per sopravvivere in un ambiente sempre più ostile.
Riflessioni sulla gestione ambientale delle Isole Canarie
La questione della sostenibilità ambientale emerge fortemente nel cortometraggio “Nika”. Attraverso le riflessioni di esperti come Mirna Piñero, presidente di Calderones de Canarias, e Sergio Hernández, guida di avvistamento di cetacei, si analizzano le conseguenze della cattiva gestione delle risorse naturali delle Isole Canarie. Negli ultimi decenni, l’approccio crescente allo sviluppo ha portato a dei danni irreversibili, non solo per la biodiversità locale, ma anche per le comunità che dipendono dalla salute dei loro ecosistemi.
Il documentario, co-diretto da Hernández e Ravina, si propone di sensibilizzare su questi temi cruciali, mostrando l’urgente necessità di un cambio di rotta nella gestione dei territori e delle risorse. Con una narrazione che invita a una profonda riflessione, “Nika” rappresenta un grido d’allerta per tutti coloro che desiderano preservare la ricchezza naturale delle Canarie.
Anteprima esclusiva e futuro del cortometraggio
Il 5 novembre si terrà un’anteprima esclusiva di “Nika” presso il paraninfo dell’Università di La Laguna a Tenerife. Questo evento, che avrà un ingresso accessibile con un biglietto di sei euro, è molto più di una semplice proiezione: sarà un’opportunità per il pubblico di incontrare i creatori e i protagonisti del film, continuando il dialogo su tematiche cruciali per il futuro ambientale dell’isola.
Dopo l’anteprima, il cortometraggio sarà presentato anche al Ciclo Internazionale di Cinema Submarino di Donostia-San Sebastián, uno dei festival di cinema più prestigiosi dedicato a opere marine. La partecipazione a eventi internazionali evidenzia l’importanza e l’urgenza del messaggio contenuto nel documentario, promuovendo la consapevolezza sulle problematiche ambientali a livello globale.
Un riconoscimento già ottenuto e massima consapevolezza
Il documentario ha già ricevuto riconoscimenti, tra cui il premio Barandilla d’Oro al CimaSub 2024, un evento che vede la partecipazione di oltre 300 opere da tutto il mondo. Questo premio appunta l’attenzione sulla qualità e sull’importanza del messaggio di “Nika”. Le parole del co-regista José Hernández, che ha espresso “grande gioia” per il riconoscimento, testimoniano l’impatto emotivo e l’importanza dell’opera.
Felipe Ravina, già vincitore di questo premio in altre occasioni, ha sottolineato come questo riconoscimento non sia solo motivo di orgoglio personale, ma anche un appello a preservare la bellezza delle Isole Canarie. Con “Nika”, Ravina e Hernández sperano di ispirare un cambiamento positivo nella gestione sostenibile dei nostri ecosistemi, richiamando l’attenzione sull’urgenza della questione ambientale.