Isole Canarie

Nuova truffa online in aumento: la bonanza dei “like” colpisce gli utenti italiani

Emergenza truffa informatica in Italia: la “truffa del like” coinvolge vittime di età avanzata, promettendo guadagni facili tramite social media e investimenti in criptovalute, con rischi elevati.

Negli ultimi tempi, la Polizia Nazionale ha rivelato l’emergere di una nuova truffa informatica che sta rapidamente diffondendosi su tutto il territorio nazionale. Conosciuto come “truffa del like” o “me gusta”, questo raggiro coinvolge individui situati in paesi asiatici e africani che, con una buona padronanza della lingua spagnola, contattano potenziali vittime attraverso i social media e i servizi di messaggistica, utilizzando telefoni situati all’estero.

La modalità operativa della truffa

Le vittime designate di questo schema truffaldino sono principalmente uomini e donne di età avanzata, nonché persone con scarse competenze in materia di investimenti e criptovalute. I numeri di telefono utilizzati per contattare le vittime provengono da paesi come le Filippine , Indonesia , Azerbaigian e Sudan , tra gli altri. Questi truffatori si presentano come rappresentanti di opportunità di lavoro legali, offrendo una modesta remunerazione in cambio della semplice azione di seguire determinati profili sui social media e dare “mi piace” ai loro post.

I guadagni iniziali sono minimi, ma aumentano proporzionalmente con l’attività richiesta. Nella seconda fase della truffa, gli autori chiedono alle vittime di effettuare piccole trasferte tramite il servizio Bizum, promettendo un ritorno immediato con un importo superiore a quello inviato . Questo meccanismo di rimborso fa crescere il livello di fiducia da parte delle vittime, incoraggiandole a continuare a inviare denaro. Con il tempo, vengono richiesti importi sempre maggiori, giustificati dalla facilità dell’incarico.

L’inganno degli investimenti in criptovalute

Una volta instaurata la fiducia, i truffatori rivolgono le loro attenzione verso investimenti in criptovalute, chiedendo alle vittime di investire inizialmente ammontari di 100 euro. Diverse denunce hanno riportato casi in cui le somme investite hanno superato i 150.000 euro, spesso attraverso piattaforme online dalla reputazione discutibile. Questo passaggio finale segna un momento cruciale in cui molte vittime, ormai attratte dalle promesse di guadagni facili, perdono di vista i segni evidenti del raggiro.

Raccomandazioni per la sicurezza

In un’epoca in cui le truffe finanziarie sono sempre più comuni, è fondamentale che chiunque desideri avvicinarsi al mondo degli investimenti, e in particolare delle criptovalute, si informi attraverso canali ufficiali. È consigliabile rivolgersi a enti come la Commissione Nazionale del Mercato dei Valori, dove è possibile verificare l’autenticità di un’azienda e la sua registrazione al fine di evitare raggiri. La Polizia Nazionale consiglia, inoltre, di mantenere un atteggiamento scettico nei confronti di investimenti che promettono rendimenti “rapidi e elevati”, poiché spesso si tratta di inganni.

Altri punti cruciali per garantire la propria sicurezza includono il possesso di una conoscenza di base dei termini relativi alla blockchain, come portafogli digitali, chiavi pubbliche e chiavi private. È essenziale non fornire mai dati personali attraverso applicazioni di messaggistica come WhatsApp o Telegram, e tantomeno condividere fotografie dei documenti identificativi.

La consapevolezza e la caution si riveleranno fondamentale nel proteggere gli utenti da queste insidie sempre più sofisticate e diffuse nel mondo digitale.