Negli ultimi giorni, oltre cento esperti provenienti dalle Canarie e dalle comunità autonome di Aragona e Paesi Baschi hanno dato vita a un piano contenente 51 misure destinate a promuovere lo sviluppo economico “sostenibile” nelle Canarie. Questo accordo, raggiunto in un contesto di dibattito e dialogo tra esperti, ha suscitato polemiche, poiché numerosi gruppi di attivisti lo considerano solo un “passo superficiale” che non coinvolge le opinioni della popolazione locale. Con nuove manifestazioni in programma per il 20 ottobre, il governo delle Canarie ha presentato il piano in una conferenza stampa, sottolineando la necessità di affrontare queste questioni con un approccio inclusivo.
Presentazione del documento e obiettivi
Venerdì mattina, durante una conferenza stampa, il viceconsejero di Presidenza, Alfonso Cabello, insieme alla presidentessa della FECAM, Mari Brito, e al presidente della FECAI, Sergio Rodríguez, ha presentato il documento frutto di un processo di consenso senza precedenti. Il documento è considerato un’importante opportunità per porre le basi di uno sviluppo economico che benefichi tutti i cittadini canari, tenendo conto delle diverse realtà presenti nelle isole, come le aree densamente popolate e quelle meno popolose.
Cabello ha osservato che le misure proposte devono adattarsi alle caratteristiche specifiche di ciascuna isola e dei rispettivi comuni, garantendo così un’implementazione efficace. Rodríguez ha aggiunto che, sebbene le Canarie presentino sfide comuni come il cambiamento climatico e la questione energetico-idrica, è essenziale che nessuna area resti indietro nello sviluppo. La presidentessa Brito ha sottolineato che le proposte emerse devono concretizzarsi, enfatizzando la necessità di rispettare il principio di cogestione.
Temi discussi e misure proposte
Le sessioni di lavoro si sono concentrate su cinque temi chiave: il cambiamento demografico, la fiscalità e il lavoro nel settore turistico, la trasparenza nella gestione del territorio, l’accesso alla casa e la protezione dell’ambiente. Le 51 misure saranno sottoposte a un processo di partecipazione pubblica, invitando i cittadini a contribuire con le proprie opinioni e suggerimenti attraverso un portale che verrà attivato dal 21 ottobre al 15 novembre. I risultati di questo processo verranno presentati durante la II Conferenza dei Presidenti e inclusi nel parere della Commissione parlamentare che si occupa delle sfide demografiche.
Cabello ha specificato l’importanza di rivedere il quadro normativo attuale per garantire che le nuove misure siano allineate agli obiettivi specificati, citando leggi come quella sul Suolo e quella sull’Ordinamento Turistico. L’esigenza di maggiore trasparenza nella gestione del territorio è stata particolarmente sottolineata, con la proposta di istituire un’Ufficio Virtuale per semplificare la gestione delle pratiche amministrative.
Soluzioni abitative e iniziative per il settore turistico
Per affrontare la questione abitativa, le misure suggerite includono una gestione efficiente delle autorizzazioni urbanistiche e la creazione di un catalogo di terreni disponibili per la costruzione di abitazioni protette. È anche stato evidenziato che la legge di emergenza abitativa approvata di recente consente di riallocare terreni destinati ad altri usos, come quelli pubblici, per costruire case a prezzi accessibili.
Alfonso Cabello ha sottolineato l’importanza di rivisitare le normative turistiche in vigore, dato il cambiamento delle dinamiche nel settore. È stato proposto di coinvolgere la comunità locale nei benefici derivanti dal turismo, come l’introduzione di tariffe per l’accesso a parchi naturali, simili a quelle di Lanzarote. La formazione è apparsa come un elemento fondamentale per prevenire l’alto tasso di disoccupazione e per favorire la crescita della forza lavoro.
Sostenibilità ambientale: un imperativo necessario
Un’altra area clou del lavoro è stata quella inerente alla protezione ambientale, per la quale si è anticipato un decreto per la partecipazione locale nello sviluppo di progetti energetici rinnovabili, prendendo in considerazione i contributi forniti dai vari Cabildos Insulari e dalla FECAM. Si prevede di migliorare la regolamentazione degli accessi nelle aree naturali protette e di incentivare il rinnovamento degli spazi urbani, con particolare attenzione ai Piani di Azione per il Clima e l’Energia Sostenibile.
È stato proposto anche di istituire un Osservatorio sul Rischio Demografico come strumento per la pianificazione e la gestione delle risorse pubbliche, garantendo che le leggi siano aggiornate alle reali esigenze della popolazione. Si prevede di promuovere piani di mobilità e trasporto pubblico rispondenti alle effettive necessità soprattutto nelle aree rurali.
Con l’intento di rendere le Canarie più sostenibili e resilienti, le nuove misure sono un segnale chiaro della volontà di affrontare le sfide congiunte mantenendo in considerazione le specificità di ciascun contesto locale. Le prossime settimane saranno cruciali per valutare la reazione della società civile e la partecipazione attiva nel processo di sviluppo proposto.