Il dibattito sulla nuova ordinanza riguardante la gestione dei rifiuti a Teguise si intensifica, poiché il governo locale ha approvato un aumento significativo delle tariffe che colpirà sia i cittadini sia le imprese. Reso noto dal PSOE tramite una nota stampa, questo provvedimento è considerato dall’opposizione come «ingiusto» e «migliorabile». La nuova regolamentazione prevede cambiamenti sostanziali che potrebbero pesare sulla bilancia economica di molte famiglie e attività commerciali.
L’approvazione della nuova ordinanza
Durante il consiglio comunale di giovedì scorso, il governo composto da Coalizione Canaria , Partito Popolare e un ex consigliere di Vox ha respinto tutte le obiezioni avanzate contro l’ordinanza. Il portavoce socialista, Marcos Bergaz, ha voluto sottolineare l’impegno serio e rigoroso del suo gruppo nell’affrontare questa tematica. «Abbiamo fatto luce, nonostante il silenzio del governo, sull’aumento previsto; abbiamo presentato proposte per rendere la normativa più equa e progressiva, pur sapendo che l’amministrazione non avrebbe accolto i nostri suggerimenti», ha affermato Bergaz.
Il portavoce ha anche evidenziato che, sebbene la maggioranza di governo avesse manifestato resistenza, è stato comunque possibile far sì che i cittadini e le imprese siano stati avvisati dell’aumento delle tariffe a partire dal 2025. «Questa è solo una delle dimostrazioni del ruolo costruttivo e utile che esercitiamo come partito di opposizione», ha aggiunto Bergaz, criticando l’opacità con cui il governo sta gestendo la questione.
Aumenti significativi per i piccoli esercizi commerciali
Le nuove tariffe coinvolgeranno in modo particolare i piccoli bar e ristoranti, ai quali sarà richiesto un pagamento annuale che passerà da 284 euro a 600 euro per le attività di ristorazione con meno di cinquanta metri quadrati. Allo stesso modo, i bar della stessa dimensione subiranno un aumento da 227,68 euro a 450 euro, senza alcuna distinzione in base alla posizione geografica all’interno del comune. I socialisti hanno espresso preoccupazione per questa situazione, sostenendo che tali incrementi rappresentano un carico eccessivo per molte piccole attività già messe alla prova dalla crisi economica.
L’impatto sulle famiglie
Anche le famiglie non saranno risparmiate da questa nuova ordinanza. La quota annuale per gli abitanti passerà infatti da 56 euro a ben 75 euro. Tale aumento avverrà indipendentemente dal numero di persone residente nell’abitazione, non considerando criteri progressivi che garantirebbero che le abitazioni con solo un membro pagassero meno rispetto a quelle con otto. Questo approccio, secondo Bergaz, mostra la mancanza di attenzione da parte del governo nei confronti delle disparità presenti all’interno del comune.
Il portavoce socialista ha commentato il fatto che le argomentazioni a favore di una maggiore equità dovrebbero rimanere al centro del dibattito politico. Le nuove norme non contemplano differenziali di pagamento basati sulle dimensioni o la composizione delle famiglie, lasciando di fatto una disparità significativa nei costi sostenuti dai cittadini.
Aspettative future e trasparenza
Il gruppo socialista ha ribadito la propria speranza che, in seguito all’approvazione di questa normativa, il governo ci tenga informati sulle nuove tariffe e le minime agevolazioni fiscali introdotte. Nonostante il voto contrario da parte della giunta comunale, il PSOE richiede un’informativa completa ai contribuenti riguardo ai costi che dovranno affrontare nel prossimo anno fiscale. La trasparenza, secondo Bergaz, è fondamentale per garantire che i cittadini siano ben informati e possano prepararsi adeguatamente a questa rilevante modifica delle tariffe comunali.
Le prossime settimane potrebbero quindi rivelarsi decisive per il dialogo tra le istituzioni e i rappresentanti della comunità, in un momento storico in cui la sensibilità nei confronti delle questioni fiscali è particolarmente elevata.