Isole Canarie

Nuove tariffe per l’acqua a Las Palmas: addio al minimo di consumo

A partire dal 2025, Las Palmas de Gran Canaria introdurrà una nuova tariffazione dell’acqua con fasce progressive, eliminando il costo fisso e promuovendo un consumo responsabile e equo per tutti i cittadini.

I cittadini di Las Palmas de Gran Canaria si preparano a un cambiamento significativo nella tariffazione dell’acqua, che entrerà in vigore nel 2025. Questa riforma, approvata dal Comune e dalla società Emalsa, mira a favorire i cittadini eliminando il costo fisso per il consumo minimo, stabilendo invece tariffe più eque e sostenibili. Le modifiche si pongono l’obiettivo di garantire equità tra i vari utenti e incentivare un consumo responsabile, con un occhio di riguardo per le famiglie in difficoltà.

Nuove tariffe per l'acqua a Las Palmas: addio al minimo di consumo

La nuova struttura tariffaria

L’amministrazione comunale ha presentato un piano che prevede l’introduzione di una nuova struttura di tariffazione costituita da quattro fasce di consumo, contrariamente alle tre attuali. Ma quali saranno gli effettivi impatti sulla bolletta? Secondo quanto spiegato dalla sindaca Carolina Darias, i nuovi prezzi non comporteranno un aumento della bolletta per la maggior parte degli utenti domestici, bensì un abbassamento per circa l’80% di essi.

Fino ad un consumo di 7 metri cubici, gli utenti pagheranno una cifra stabilita, mentre oltre tale soglia si applicheranno fasce progressive: da 8 a 14 metri cubici, da 14 a 22 e oltre i 22. Attualmente, il costo base è di 10,39 euro per il minimo di percezione, ma questa voce verrà eliminata, consentendo a molti cittadini di risparmiare. In particolare, i primi 10 metri cubici saranno tarati a 1,21 euro per metro cubico, arrivando a 2,07 per consumi da 11 a 28 metri cubici e a 3,17 euro per oltre 28 metri.

Il consigliere di economia, Francisco Hernández Spínola, ha specificato che ora un cittadino pagherà 3 euro per 7.000 litri d’acqua, quindi 0,43 euro al metro cubico. Questa modifica risolve una problematica riscontrata da oltre 100.000 abbonati, che pagavano l’importo minimo nonostante non raggiungessero il consumo minimo di 10 metri cubici, un’esigenza che riguardava anche chi viveva in seconde case o abitazioni vuote.

Misure per il consumo responsabile e il bonus sociale

Un ulteriore aspetto innovativo della riforma è la creazione di un bonus sociale per l’acqua, destinato a garantire l’accesso al servizio per le famiglie in situazioni di vulnerabilità economica. Questa misura si unisce ad altre politiche attuate per combattere il dispersione delle risorse: gli utenti che supereranno determinati livelli di consumo bimestrale vedranno incrementata la loro bolletta.

Il nuovo sistema prevede anche che le famiglie con più di quattro membri possano presentare un certificato di residenza che potrebbe portare a un adeguamento delle tariffe. Si stima, pertanto, che questa suddivisione aiuterà le famiglie numerose e quelle con maggiori difficoltà.

Inoltre, le nuove soglie di consumo saranno distinte tra uso domestico e commerciale. Le attività commerciali, come alberghi e industrie, avranno tariffe differenziate rispetto agli utenti residenziali, vi saranno sei categorie di classificazione con prezzi specifici. Questa novità mira a garantire che chi consuma di più paghi in modo proporzionato alle proprie necessità.

Nuovo sistema di fatturazione e regolamentazione

Un’altra importante modifica riguarda il sistema di fatturazione, che, a partire dal prossimo anno, includerà anche la quota per il servizio di fognatura, fino ad ora assente. Nonostante questo, l’amministrazione sottolinea che la maggior parte degli utenti non vedrà un aumento nelle loro bollette. La nuova fattura sostituirà le voci di approvvigionamento e depurazione, introducendo contestualmente un concetto più ampio di gestione delle risorse idriche.

Per quanto riguarda il periodo di applicazione delle nuove tariffe, si prevede che rimarranno in vigore dal 2025 al 2029, con progressivi aumenti annuali stimati intorno ai sei euro per i consumi più ridotti a partire dal 2026. La riforma tariffaria fa parte di un ampio piano di revisione del sistema idrico della città, oltre a comportare l’aggiornamento del regolamento di approvvigionamento idrico, che non veniva rivisto dal 1981.

Nuove norme per la gestione delle acque

Un ulteriore passo che il Comune intende compiere è l’introduzione di normative contro i scarichi non autorizzati nella rete idrica. Le nuove regole prevederanno che i residui debbano essere trattati presso le stazioni di depurazione, come quella di Barranco Seco, previa autorizzazione.

Le multe per i delinquenti che scaricano indiscriminatamente andranno da un minimo di 20 euro fino a 1.800 euro, a seconda della gravità dell’infrazione. Le nuove costruzioni, una volta che la normativa sarà in vigore, dovranno disporre di due reti distinte: una per le acque piovane e una per quelle reflue. Anche le industrie di nuova apertura dovranno implementare specifiche reti per le acque utilizzate nei loro processi, permettendo così un trattamento separato se necessario.

Il Comune di Las Palmas di Gran Canaria si prepara, quindi, a una gestione dell’acqua più sostenibile e equa, affinché tutti i suoi cittadini possano usufruire del servizio in modo responsabile e giusto.