RedazioneUna recente operazione congiunta tra la Polizia Nazionale Spagnola, la Guardia Civil e la Polizia Nazionale Colombiana ha portato alla disarticolazione di un’organizzazione criminale colombiana attiva in Spagna, dedicata al traffico di esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale. Grazie alla collaborazione di INTERPOL, le forze dell’ordine hanno liberato 18 vittime, per lo più di origine colombiana, costrette a pagare debiti enormi e privati dei loro documenti personali.
La scoperta della rete criminale
L’indagine è iniziata dopo la testimonianza di una delle vittime, che ha denunciato l’esistenza di un’organizzazione riducibile a una famiglia presente nelle province di Badajoz e Lanzarote. Questa rete si dedicava alla cattura di donne in Colombia, con la promessa di una vita migliore in Spagna. Il reclutamento avveniva applicando criteri che miravano a donne in condizione di forte vulnerabilità economica, cercando di attrarle con offerte di lavoro e una supposta stabilità finanziaria.
Le donne venivano ingannate e trasferite in Spagna, dove il gruppo criminale copriva spese come i biglietti aerei e il costo della documentazione, ma in cambio le vittime dovevano accettare un debito, che poteva raggiungere i 3.400 euro. Durante il trasferimento, i loro documenti personali venivano loro sottratti e riacquistati solo dopo il pagamento completo della somma.
Sfruttamento sessuale a Lanzarote e Almendralejo
Una volta giunte in Spagna, le vittime venivano portate direttamente in un club di Lanzarote o a Madrid, dove venivano prelevate da un servizio di trasporto che le conduceva ad Almendralejo. Qui, la rete gestiva una casa-club, dove le donne venivano costrette a prostituirsi. Inoltre, gli sfruttatori erano soliti scambiare le vittime tra vari locali e appartamenti, continuando a perpetuare il loro sfruttamento.
L’inchiesta ha rivelato come le donne fossero costrette a essere sempre disponibili per gli incontri, con pochi momenti di libertà. Essendo monitorate da telecamere di sicurezza, venivano sanzionate economicamente se non rispettavano le disposizioni. A volte, dovevano anche invitare i clienti a consumare alcolici e offrire loro sostanze stupefacenti.
Interventi e arresti
Le operazioni di polizia hanno condotto a sei diversi raid, tre ad Almendralejo e tre ad Arrecife. Eseguiti congiuntamente, questi interventi hanno portato al sequestro di oltre 30.000 euro in contante, 32 dosi di cocaina, più di 130 pastiglie per la disfunzione erettile, sei telefoni cellulari e vari documenti legati all’organizzazione criminale.
L’operazione ha avuto come esito la liberazione di 18 donne, incontrando anche l’arresto di 18 individui, sei dei quali sono già stati messi in carcere. Gli arrestati dovranno rispondere di gravi reati, tra cui tratta di esseri umani a scopi di sfruttamento sessuale, prostituzione forzata e traffico di stupefacenti.
Collaborazione internazionale e sensibilizzazione
Questo lavoro investigativo ha visto la partecipazione di agenti della Polizia Nazionale e della Guardia Civil, oltre a funzionari di Interpol e investigatori colombiani. Hanno inoltre collaborato con la ONG “OUR RESCUE”, un’organizzazione impegnata nella lotta contro la tratta di esseri umani. La fondazione della Polizia Spagnola ha sottoscritto un accordo di cooperazione con questa ONG, mirando a rafforzare la protezione delle vittime.
La Polizia Nazionale ha anche attivato canali di comunicazione per facilitare la denuncia di tali crimini. Attraverso il numero telefonico 900105090 e l’indirizzo email tratta@policia.es, i cittadini possono segnalare in forma anonima e sicura le situazioni di sfruttamento, contribuendo alla lotta contro questo inaccettabile crimine.
