Isole Canarie

Operazione della Polizia Nazionale a Gran Canaria: smascherata una rete di registrazione fraudolenta

La Polizia Nazionale spagnola arresta un’organizzazione che ha registrato illegalmente 133 cittadini mauritani e marocchini a Las Palmas, sfruttando il sistema per accedere ai servizi sanitari pubblici.

La Polizia Nazionale spagnola ha recentemente annunciato l’arresto di un’organizzazione che ha illegalmente registrato 133 cittadini mauritani e marocchini a Las Palmas de Gran Canaria. Questa operazione, durata due anni, ha rivelato che molti dei coinvolti non risiedono stabilmente in Spagna, ma visitano le Isole Canarie esclusivamente per usufruire del servizio sanitario pubblico. L’inchiesta è emersa a seguito di sospetti sollevati dai servizi municipali del comune sulle registrazioni in determinate abitazioni.

Operazione della Polizia Nazionale a Gran Canaria: smascherata una rete di registrazione fraudolenta

Dettagli dell’operazione

Secondo quanto dichiarato dalla Jefatura Superior de Policía de Canarias, l’operazione che ha portato alla luce questa frode è stata complessa e articolata. Le indagini hanno avuto inizio quando il Servizio Municipale del Padrón ha notato alcune anomalie nelle registrazioni di residenza. Le autorità hanno scoperto che apparenti residenti di alcune abitazioni erano, in realtà, cittadini di origine mauritani e marocchini in condizioni di irregolarità, i quali cercavano di ottenere certificati di residenza per facilitare la loro legalizzazione nel paese e l’accesso ai servizi sanitari.

Nel corso delle indagini, la polizia ha focalizzato la sua attenzione su due sospetti che operavano attivamente nel comune. Questi individui si presentavano come funzionari e offrivano assistenza agli stranieri nella gestione delle pratiche burocratiche, convincendo i loro interlocutori a fornire documenti personali fondamentali per portare avanti la loro operazione fraudolenta.

L’inganno e il modus operandi

Il modus operandi della rete è stato meticoloso. I membri dell’organizzazione si sono avvalsi della fiducia delle loro vittime, richiedendo documentazione come carte d’identità, fatture e contratti di affitto per registrare falsamente cittadini di paesi al di fuori dell’Unione Europea. Questo tipo di operazioni hanno comportato per i cittadini stranieri il pagamento di somme significative in cambio della registrazione nel padrón municipale, che rappresenta un primo passo cruciale per regolarizzare la propria situazione legale in Spagna.

È stata una strategia calcolata, che ha permesso a molti di beneficiare di servizi pubblici, in particolare dell’assistenza sanitaria spagnola, senza avere il diritto legale di accederli. La Polizia ha potuto identificare 28 persone direttamente coinvolte nella frode e ha confermato che 133 cittadini hanno sfruttato questo sistema, rendendo evidente la portata del fenomeno.

Indagini e sviluppo della situazione

Le indagini non si sono fermate ai soli arresti. Gli agenti della Polizia Nazionale stanno continuando a lavorare a stretto contatto con autorità di altri paesi per approfondire ulteriormente la rete di frode emersa. Il rintracciamento di potenziali complici e nozioni che potrebbero rivelarsi utili per l’inchiesta è parte fondamentale del lavoro svolto dalle forze dell’ordine.

Inoltre, la polizia ha inviato un messaggio chiaro riguardo alla legalità della registrazione e all’importanza della veridicità nelle pratiche di registrazione, soprattutto in un contesto dove l’accesso ai servizi pubblici deve essere tutelato per i cittadini legittimamente residenti. La situazione continua a svilupparsi e ulteriori arresti o scoperte potrebbero avvenire nei prossimi giorni, man mano che le operazioni di indagine proseguono.