La questione della gestione dell’acqua a Lanzarote è tornata sotto i riflettori, con la società Canal Gestión che valuta l’opzione di trasferire il controllo del sistema idrico a un’altra azienda. Questo sviluppo potrebbe segnare un cambiamento significativo per i residenti dell’isola, la cui esperienza con i servizi idrici è stata segnata da interruzioni quotidiane. Diversi incontri tra Canal Gestión e diverse società sono stati riportati, sollevando interrogativi sulle future possibilità di gestione dell’acqua.
Incertezze nella gestione dell’acqua
Secondo quanto rivelato dal quotidiano La Voz, Canal Gestión, la filiale locale di Canal Isabel II, è attualmente in discussione con tre aziende diverse per valutare un possibile trasferimento della gestione. Domingo Cejas, il consigliere delle Acque del Cabildo di Lanzarote, ha espresso che non esistono conferme ufficiali riguardo a tali trattative, mentre si mostra consapevole di inviti e discussioni che stanno avvenendo. Questa ambiguità nella comunicazione e l’assenza di conferme ufficiali da parte di Canal Gestión stanno contribuendo a creare un clima di incertezza tra i cittadini dell’isola.
In un’intervista su Radio Lanzarote-Onda Cero, Cejas ha sottolineato che le negoziazioni stanno avvenendo tra Canal Isabel II, situata a Madrid, e Canal Gestión a Lanzarote, il che potrebbe indicare un livello di disconnessione tra le sedi operative. La situazione appare tesa, alimentando dubbi sulla capacità dell’attuale gestione di affrontare le difficoltà relative all’approvvigionamento idrico.
Situazione critica a Lanzarote
La gestione dell’acqua a Lanzarote è giunta a un punto critico, con la società che ha annunciato interruzioni della fornitura per ben 36 comuni in un solo giorno. Questo scenario ha portato il presidente del Cabildo di Lanzarote, Oswaldo Betancort, a rilasciare dichiarazioni riguardanti i “gravi inadempimenti” da parte di Canal Gestión, riscontrati in un rapporto preliminare. Betancort ha espresso preoccupazioni sulla capacità dell’azienda di mantenere il contratto attuale e ha anche menzionato la possibilità di avviare procedimenti formali in caso di ulteriori inadempienze.
Questa gravità della situazione è accentuata dai continui disagi che i cittadini sperimentano in relazione all’acqua, un bene quotidiano essenziale. La crescente insoddisfazione ha avviato un acceso dibattito pubblico sulle modalità di gestione e sulla necessità di un intervento diretto da parte delle autorità locali.
Richieste politiche e responsabilità
In questo contesto, il Partito Socialista di Lanzarote, guidato da Dolores Corujo, ha rinnovato la richiesta di una gestione pubblica e diretta dell’acqua sull’isola. La richiesta di dimissioni per Cejas è stata supportata anche dalla Mesa Ciudadana del Agua, un gruppo di cittadini attivo nel monitoraggio della situazione. Tale pressione politica sottolinea la fragilità della fiducia verso Canal Gestión e le autorità locali, spingendo per un cambiamento radicale nella gestione delle risorse idriche.
Cejas ha reagito alle richieste di dimissioni lamentando la difficoltà della situazione e assumendo la responsabilità di non aver ancora fornito soluzioni rapide ai problemi attuali. Ha anche ricordato che Corujo ha ricoperto un ruolo responsabile nella gestione delle acque negli anni precedenti, insinuando che le problematiche attuali potrebbero essere legate a decisioni passate.
La crisi della gestione idrica a Lanzarote pone sfide significative sia per le autorità locali che per i cittadini, rendendo necessario un ripensamento delle politiche gestionali e una comunicazione più chiara e trasparente. Le prossime settimane potrebbero rivelarsi fondamentali per definire il futuro del servizio idrico nell’isola.