Il nazionalismo canario è attualmente in fase di ristrutturazione e nei comuni di San Bartolomé de Tirajana si sta esplorando una potenziale unificazione tra le forze politiche di Coalizione Canaria e Nuova Canarias . Questi partiti, che contano rispettivamente sette e cinque rappresentanti nel consiglio comunale, stanno discutendo la possibilità di un accordo che permetta all’NC di integrarsi nel governo municipale, composto dal Partito Popolare e dalla CC, in seguito alle elezioni di maggio 2023.
Sintonía tra i leader locali
I leader locali Alejandro Marichal, esponente della Coalizione Canaria, e Samuel Henríquez della Nuova Canarias stanno esplorando un’intesa strategica. Nonostante le sfide politiche, l’obiettivo è strutturare un accordo che consenta una stabilità politica senza compromettere le alleanze preesistenti con il Partito Popolare, sia in San Bartolomé de Tirajana che nel governo delle Canarie. Questo approccio suggerisce una possibile cessione di aree di competenza da parte della CC a favore dell’NC. Entrambi i partiti sono concordi nel ritenere che questo sarebbe solo l’inizio di un processo più ampio che potrebbe accentuare la cooperazione tra i principali gruppi nazionalisti dell’arcipelago.
Riflessioni sul contesto attuale di Nuova Canarias
La situazione di Nuova Canarias, tuttavia, è complicata. Il partito sta vivendo un momento critico caratterizzato da tensioni interne e significative manovre politiche. Da un lato, un’ala riformista composta da rappresentanti di tredici assemblee locali, il cui portavoce di spicco è Teodoro Sosa, sindaco di Gáldar, richiede una ristrutturazione immediata nel leadership. I membri di questo gruppo segnalano un evidente disallineamento tra il partito e i valori progressisti che una volta lo caratterizzavano. Dall’altro lato, la dirigenza nazionale di Nuova Canarias, sotto la guida di Román Rodríguez, sostiene un processo di rinnovamento più graduale, con discussioni fissate per il VI Congresso Nazionale programmato per luglio 2025.
Necessità di cambiamenti immediati
Un comunicato del settore riformista, emesso lo scorso sabato, ha denunciato la stagnazione che ha colpito il partito per quasi due decenni. Secondo le affermazioni di questo gruppo, il perdurare di stessi leadership avrebbe creato una disconnessione tra i principi del partito e la popolazione delle Canarie. Nel documento si sottolinea l’urgenza di una ristrutturazione profonda per rivitalizzare l’organizzazione, facendo riferimento ai risultati elettorali recenti che evidenziano la necessità di una riconnessione con la società. Inoltre, il comunicato critica l’attuale leadership per la mancanza di accordi fondamentali e per il perpetuo mantenimento di strutture ormai obsolescenti, accusata di non aver risposto adeguatamente alle proposte del settore critico.
Proposte per uno sviluppo sostenibile
Un altro punto centrale del comunicato riguarda il modello di “ecoísla“, che il settore riformista considera cruciale per lo sviluppo sostenibile delle Canarie. Tuttavia, avvertono che l’attuale immobilismo potrebbe compromettere i progressi del progetto. I rappresentanti del settore riformista hanno preso un netto valore contro ogni voce di alleanza con altre forze politiche, riaffermando l’impegno per i valori del nazionalismo progressista e la loro coerenza con la missione originaria del partito.
Dibattito e statuti interni di Nuova Canarias
Dalla dirigenza nazionale di Nuova Canarias è emersa una ferma posizione riguardo ai cambiamenti, che devono avvenire nel rispetto degli statuti. In risposta alle richieste del settore riformista, si è sottolineato come nel corso dell’ultimo anno siano state organizzate riunioni e tavole rotonde per discutere le divergenze. I dirigenti ribadiscono che tutte le discussioni debbano avvenire nei contesti democratici e ufficiali stabiliti, evidenziando come l’assenza del settore critico al Consiglio Politico Nazionale del 9 novembre non abbia agevolato il dialogo.
Inoltre, la dirigenza di Nuova Canarias ha confermato l’intenzione di portare avanti una rinnovazione che garantisca la partecipazione attiva di donne e giovani, sia nei vertici del partito che nelle liste elettorali. Il prossimo VI Congresso Nazionale, anticipato a luglio 2025, avrà come obiettivo il dibattito su tutte le proposte in arrivo dalle basi, assicurando una democratizzazione ulteriore del processo decisionale all’interno del partito.