RedazioneI recenti incontri tra i rappresentanti di ANPE Canarias e il Diputato del Común, Lola Padrón, hanno messo in evidenza le sfide attuali che il sistema educativo dell’arcipelago deve affrontare. Durante la riunione, presieduta da Pedro Crespo, i leader sindacali hanno esposto le esigenze urgenti del personale docente e le criticità che affliggono la formazione degli studenti, in particolare quelli non hispanohablanti.
La carenza di risorse per gli studenti non hispanohablanti
Uno dei principali punti sollevati nel corso dell’incontro è stata la mancanza di risorse destinate a garantire un’istruzione adeguata agli studenti non hispanohablanti, un argomento di particolare rilevanza date le attuali dinamiche migratorie. Il sindacato ha evidenziato che un numero crescente di minori migranti si trova a dover affrontare barriere linguistiche significative, che ostacolano il loro processo di integrazione all’interno del sistema scolastico.
Il presidente Crespo ha insistito sulla necessità di un intervento immediato da parte delle istituzioni educative per garantire metodi d’insegnamento più inclusivi. Per affrontare questa problematica, ANPE ha proposto l’incremento del numero di docenti specializzati nell’insegnamento dello spagnolo a stranieri. Inoltre, la riduzione delle dimensioni delle classi con una significativa presenza di studenti non hispanohablanti è vista come un passaggio cruciale per migliorare l’efficacia didattica e favorire un ambiente di apprendimento più positivo.
Necessità di un piano pluriennale per l’ottimizzazione delle risorse
Durante l’incontro, i rappresentanti sindacali hanno sollevato anche la questione delle ratio studente-docente, che in Canarie sono fra le più alte in Spagna. Questo potrebbe avere ripercussioni dirette sulla qualità dell’insegnamento e sull’ottenimento di un’istruzione personalizzata, essenziale per gli studenti che necessitano di un supporto speciale. Crespo ha suggerito un piano pluriennale finalizzato alla riduzione sistematica del numero di studenti per docente, in modo da adattarsi meglio alle necessità educative emergenti.
Le escursioni nei numeri sono allarmanti, considerando che le Canarie continuano a rimanere tra le regioni con i tassi di saturazione più elevati, ostacolando gli sforzi per una didattica di qualità. L’implementazione di un piano ben strutturato non solo migliorerà le condizioni per gli insegnanti, ma avrà anche un impatto positivo sulla crescita e sul benessere degli studenti.
Sostegno ai diritti dei docenti e finanziamenti adeguati
ANPE ha anche richiesto il supporto del Diputato del Común per la tutela dei diritti dei docenti interini, una categoria professionale che spesso vive in condizioni di incertezza lavorativa. Il sindacato ha sottolineato la necessità di una legislazione chiara e di provvedimenti che garantiscano stabilità e riconoscimento professionale in un contesto educativo in rapido cambiamento.
Un altro aspetto cruciale trattato è stato quello della necessità di aumentare la percentuale di finanziamenti destinati all’istruzione, imponendo una soglia minima del 5% del PIL delle Canarie, in linea con quanto stabilito dalla Legge Canaria sull’Istruzione non Universitaria. Queste rivendicazioni si estendono anche ai docenti di Religione e al personale di Formazione Professionale, i quali hanno subito una riduzione delle ore d’insegnamento in attività fondamentali, compromettendo ulteriormente le loro condizioni di lavoro.
Le problematiche relative all’istruzione nelle Canarie non sono dunque da sottovalutare, e l’impegno di ANPE Canarias rappresenta una voce fondamentale nella ricerca di soluzioni efficaci che possano garantire una formazione di qualità per tutti gli studenti dell’arcipelago.
