Un caso di cronaca giudiziaria accende i riflettori sulle molestie sessuali a Gran Canaria. La prossima settimana, un uomo affronterà il processo per aver aggredito sessualmente cinque donne, due delle quali adolescenti, in circostanze allarmanti. Le accuse, presentate dalla Procura di Las Palmas, includono comportamenti di abuso avvenuti in un festival giovanile a Mogán e a bordo di autobus pubblici nella capitale, Las Palmas. La notizia solleva interrogativi sulle misure di protezione per le giovani donne e sull’importanza di segnalare episodi di questo tipo.
Dettagli delle accuse e del processo
Il processo contro il presunto molestatore si svolgerà martedì prossimo presso l’Audiencia di Las Palmas. Il ministero pubblico ha sporto denuncia contro l’imputato per cinque distinte infrazioni di abuso sessuale, per le quali richiede una pena complessiva di 13 anni di reclusione. Sebbene il processo sia programmato per svolgersi, vi è la possibilità che le parti arrivino a un accordo e che non si tenga una formalizzazione del dibattimento, in quanto l’imputato potrebbe accettare una pena ridotta in cambio di un’ammissione di responsabilità.
I reati in questione risalgono a un periodo compreso tra il 2015 e il 2021. A parte l’episodio avvenuto a Mogán, gli altri atti di molestia si sono verificati su diverse linee di autobus, in particolare sulla linea 84 e sulla linea 7, importanti collegamenti tra il Teatro Pérez Galdós e le zone superiori della città. Le vittime del comportamento molesto avevano un’età compresa tra i 12 e i 20 anni, il che rende ancora più preoccupante la questione.
Modalità delle aggressioni
Le modalità di aggressione dell’imputato seguivano un copione chiaro e ripetitivo: l’uomo si avvicinava alle giovani conversando con loro, per poi toccarle senza consenso. In alcuni casi, mostrava foto dal suo telefono e le conteneva, oppure si attaccava al corpo delle vittime in modo lascivo. Si segnala che una ragazza di 12 anni è stata molestata almeno tre volte nello stesso modo durante i vari tragitti, portando a una delle accuse di natura continuativa, che comporta una pena maggiore di cinque anni di prigione rispetto ai due anni previsti per gli altri abusi.
Le vittime generalmente cercavano di liberarsi dalla presa dell’uomo, con qualcuno che, in seguito a questa situazione persistente, è stata costretta a scendere dall’autobus e a rifugiarsi in un bar di Las Rehoyas. Questi eventi mettono in luce la vulnerabilità delle giovani donne nei trasporti pubblici e la necessità di un ambiente più sicuro.
Condanne precedenti e situazione personale dell’imputato
L’imputato, che ha già a suo carico due condanne per reati di furto, presenta un grado di disabilità psichica significativo del 67%. Tuttavia, la Procura ha chiarito che, secondo i rapporti forensi, questo fattore non ha influenzato in alcun modo il suo comportamento, né ha impedito all’uomo di comprendere la gravità delle sue azioni.
Tra le cinque vittime, solo una ha presentato una richiesta di risarcimento per danni morali. Durante l’evento Mogán Young Fest nel 2019, mentre si chinava per raccogliere un volantino, è stata toccata sul fondo schiena dall’imputato. Il ministero pubblico sta quindi richiedendo una somma di 2.000 euro a titolo di indennizzo. È interessante notare che l’imputato e la vittima si erano già incontrati in precedenti festival di fumetti Manga, il che solleva ulteriori complessità sulla natura delle interazioni sociali in contesti pubblici e la percezione della sicurezza.