Isole Canarie

Proteste a Gran Canaria: ecologisti denunciano abusi durante la lotta contro il turismo insostenibile

Gli ecologisti di Ben Magec denunciano abusi della polizia durante le manifestazioni contro il modello turistico insostenibile nelle Isole Canarie, evidenziando crisi sociale e ambientale in corso.

Un gruppo di ecologisti, noto come Ben Magec-Ecologistas en Acción, ha divulgato un comunicato stampa in occasione della “giornata di lotta” che si è svolta domenica 20 ottobre. Durante questo evento, gli attivisti hanno celebrato la partecipazione alla mobilitazione contro il modello turistico attuale e denunciato episodi di presunto abuso da parte della polizia durante le manifestazioni avvenute a Gran Canaria. Questi eventi hanno sollevato una serie di interrogativi riguardo alla gestione del turismo nell’arcipelago e alle condizioni sociali ed economiche che ne derivano.

Proteste a Gran Canaria: ecologisti denunciano abusi durante la lotta contro il turismo insostenibile

La mobilitazione ecologista

Nelle scorse settimane, il 20 ottobre era stato segnato sul calendario dagli ecologisti come la data in cui tornare in piazza, richiamando l’attenzione alle problematiche legate al turismo nelle zone più colpite dall’urbanizzazione e dall’over-tourism. L’iniziativa ha coinvolto diverse isole canarie, tra cui Gran Canaria, Lanzarote, Fuerteventura, La Palma, Tenerife ed El Hierro, nonché città come Madrid, Barcellona, Valencia, Granada e Berlino. Gli ecologisti hanno sottolineato come la manifestazione rappresenti una risposta al “collasso sociale e ambientale” in atto, evidenziando le criticità di un sistema che ha portato alla distruzione del territorio e all’aumento della povertà.

Secondo il comunicato, l’isola è caratterizzata da salari tra i più bassi della nazione e da un costo della vita elevato, con una percentuale elevata di popolazione a rischio di povertà e esclusione. Ben Magec ha messo in luce che le case vacanze proliferano nel territorio, aggravando la situazione e alzando i costi degli affitti. La protesta, quindi, non si limita a una critica al turismo in sé, ma si concentra sulla natura insostenibile del modello di sviluppo che si è affermato nelle Canarie. Questo modello, affermano gli ecologisti, sta distruggendo risorse, territorio e opportunità di vita per i residenti, in favore di pochi che lucrare su questa situazione.

La risposta delle autorità e la crisi socio-ambientale

Ben Magec ha accusato i rappresentanti pubblici di ignorare le problematiche inerenti al turismo e di non attuare le misure richieste dai cittadini. Gli attivisti denunciano un atteggiamento negligente da parte delle autorità, che non solo trascurano i segnali di crisi sociale e ambientale, ma investono risorse pubbliche nella promozione di un’industria turistica che, difatti, sta provocando un’ulteriore erosione del patrimonio locale.

La critica si estende anche alla gestione delle informazioni, con i politici che accusano i manifestanti di danneggiare l’immagine del turismo, definendo le loro proteste come un attacco a un settore vitale per l’economia locale. In questo contesto, gli ecologisti sostengono che la questione non riguarda il turismo in quanto tale, ma piuttosto un modello economico che favorisce l’arricchimento di pochi a scapito della qualità della vita di molti.

Esplosione di tensioni durante le manifestazioni

Tra gli eventi più gravi delle recenti mobilitazioni si segnala un episodio di presunto abuso da parte della polizia a Maspalomas. Ben Magec ha denunciato aggressioni brutali da parte della Polizia Nazionale, culminate con la detenzione di un manifestante. Ecologisti e testimoni raccontano che l’arresto sarebbe avvenuto in seguito all’intervento degli attivisti in difesa di una donna aggredita da un agente, provocando una reazione violenta da parte delle forze dell’ordine.

I rappresentanti di Ben Magec hanno smentito le versioni diffuse da alcuni media che sostenevano che il manifestante fosse stato arrestato per aver aggredito un turista. L’associazione ha invece raccolto testimonianze e video che documentano l’accaduto e dimostrano come la polizia abbia reagito con forza in una situazione di conflitto. Le frasi denunciatorie sugli abusi subiti sono state amplificate, evidenziando una necessità di cambiamento per garantire diritti e rispetto nelle manifestazioni.

Il messaggio del movimento ecologista è chiaro: c’è un limite al tipo di sfruttamento che la comunità può subire e le violenze non possono essere accettate. La richiesta di un cambiamento si fa sempre più urgente, mentre le Isole Canarie affrontano una crisi che coinvolge sia la dimensione sociale che quella ambientale.