Il recente provvedimento emesso dal Tribunale Superiore di Giustizia delle Canarie ha suscitato un intenso dibattito riguardo ai diritti e al trattamento dei vigili del fuoco appartenenti al Consorzio di Emergenza di Gran Canaria. Questa sentenza afferma che i vigili del fuoco del consorzio sono da considerarsi funzionari pubblici, sebbene debbano ancora ottenere il riconoscimento completo dei diritti previsti dalla Legge del Settore Pubblico 40/2015. In questo contesto, la questione del regime di lavoro e delle condizioni di impiego risulta di fondamentale importanza, poiché potrebbe influenzare non solo i diritti dei lavoratori coinvolti, ma anche la struttura organizzativa del servizio di emergenza nell’isola.
Il riconoscimento del personale del consorzio
Secondo quanto riportato dalla Junta de Personal del Consorzio, che ha presentato appello, la sentenza afferma che la peculiarità giuridica dei consorzi utilizzati per i servizi di prevenzione, estinzione degli incendi e salvataggio possa essere considerata obsoleta. Questo perché, sulla base delle decisioni favorevoli per i vigili del fuoco in entrambe le fasi processuali, si stabilisce che gli operatori devono essere inquadrati come funzionari del Cabildo. Ciò implica che le loro condizioni di lavoro devono essere equiparate a quelle dei funzionari del governo dell’isola e che devono poter partecipare attivamente alle trattative relative alle loro condizioni di impiego.
Per realizzare ciò, l’inclusione dei vigili del fuoco nella Relazione dei Posti di Lavoro del Cabildo diventa cruciale. Solo con questa formalizzazione, infatti, i funzionari hanno il diritto di eleggere i propri rappresentanti sindacali, garantendo così una maggiore rappresentanza e una voce attiva durante le negoziazioni.
Le disparità nel trattamento lavorativo
Un punto centrale della questione riguarda le differenze significative nel trattamento lavorativo ricevuto dai vigili del fuoco rispetto ad altri dipendenti pubblici. Secondo quanto sostenuto dalla Junta de Personal, il Cabildo ha imposto un regime di lavoro che non solo si discosta da quello applicato agli oltre 235 funzionari del consorzio, ma ha anche ignorato sentenze precedenti che hanno contestato due accordi sulle condizioni lavorative stabiliti dal consorzio medesimo, annullati in sede giudiziaria nel 2014 e nel 2017.
Ad esempio, il Cabildo ha adottato, a partire dal 2018, una settimana lavorativa di 35 ore per tutto il personale, comprese le entità ad esso collegate, come il Consorzio Insulare di Edilizia. Tuttavia, i vigili del fuoco restano soggetti a una settimana di lavoro di 37,5 ore. Inoltre, non hanno ancora ricevuto il recupero per i giorni di servizio accumulati in virtù della loro anzianità, un diritto riconosciuto a tutti i dipendenti pubblici in Spagna.
Implicazioni future e prospettive di cambiamento
La sentenza del Tribunale Superiore di Giustizia delle Canarie sottolinea l’esigenza di una revisione delle norme vigenti per i consorzi di emergenza. Questa situazione propone una riflessione sul futuro dell’organizzazione dei servizi di emergenza, poiché la continua mancanza di conformità delle condizioni lavorative dei vigili del fuoco potrebbe portare a tensioni e conflitti.
In questo nuovo scenario, sarebbe auspicabile un intervento da parte del governo locale per allineare le condizioni di lavoro e garantire così un ambiente di lavoro equo e rispettoso dei diritti di tutti i dipendenti pubblici. La riforma del sistema attuale non è solo necessaria per il rispetto delle normative, ma anche per garantire la dignità e il benessere degli operatori impegnati nella protezione della comunità.