A Puerto del Rosario, la città capoluogo di Fuerteventura, Toñi Fernández Aragón, assessore alle spiagge, ha manifestato il suo disappunto per i ritardi nella partenza della rimodellazione della spiaggia di Playa Blanca. Questa opera è considerata fondamentale non solo per l’estetica del luogo, ma anche per la soddisfazione delle esigenze turistiche della località. Con un budget di 473.000 euro già assicurato, le aspettative sono alte, ma si teme che la scadenza di fine anno per la gara d’appalto non venga rispettata, con conseguenze economiche significative.
La situazione attuale del progetto
L’assessore ha chiarito che ogni aspetto del progetto è pronto, e il finanziamento è garantito. Tuttavia, la burocrazia risulta ostativa. “Ho a disposizione l’intero fondo residuo che andrebbe perso se il progetto non viene realizzato, e ci sono anche dei contributi ricevuti dal Cabildo che sarebbe necessario restituire,” ha affermato Fernández Aragón. Inoltre, sono stati trasferiti ulteriori 122.000 euro da un’altra sede comunale per facilitare l’avvio dei lavori.
La situazione, però, è bloccata in attesa di una risposta dall’ente delle Coste. La documentazione era stata inviata il 29 settembre, ma la mancanza di comunicazione ha creato frustrazione. L’assessore ha successivamente scoperto che il materiale era stato inviato a un dipartimento errato, aggravando la situazione e riflettendo una certa negligenza all’interno dell’amministrazione pubblica.
Con la documentazione finalmente nelle mani di Costas, si attende una valutazione che potrebbe consentire di dare il via alla pubblicazione del progetto per l’aggiudicazione della gara. Senza un riscontro positivo entro metà dicembre, il rischio di perdere i fondi esistenti diventa concreto, complicando ulteriormente gli sforzi per migliorare l’attrattiva turistica di Puerto del Rosario.
Impedimenti burocratici e necessità di approvazione
Il andamento favorevole della rimodellazione è strettamente legato all’approvazione da parte delle autorità competenti. Una volta ottenuta, sarà necessario rendere il progetto accessibile al pubblico prima di procedere con la gara d’appalto. Tuttavia, come sottolinea Fernández Aragón, “senza la licenza delle Coste, non posso nemmeno porre un ombrellone sulla spiaggia.”
L’assessore ha fatto sapere che il comune ha già ricevuto circa 700.000 euro di attrezzature per le spiagge, destinate a migliorare l’area, ma sono attualmente stoccate in un capannone municipale in attesa di una risposta da Costas. Anche se è stato consegnato un contratto minore a un’azienda per l’installazione dei nuovi articoli, non si può procedere senza l’autorizzazione formale.
Sebbene la situazione sia complessa, Fernández ha espresso preoccupazione per il “vuoto” che, a suo avviso, si è creato dall’assegnazione di competenze al governo delle Canarie, che ha portato a ritardi nelle risposte e nelle decisioni necessarie. La necessità di un’amministrazione più efficiente ed efficace è diventata, quindi, una questione centrale.
Supporto per le famiglie in difficoltà
Oltre ai problemi legati alla rimodellazione della spiaggia, l’assessore ha affrontato un altro tema di rilevanza sociale: l’aiuto alle famiglie in difficoltà economica attraverso contributi per l’affitto. Fernández Aragón ha assicurato che nessuna persona o famiglia che rispetti i requisiti verrà lasciata senza supporto, sottolineando l’impegno dell’amministrazione per garantire aiuto a chi ne ha bisogno.
La disponibilità di fondi per l’anno 2024 è raddoppiata rispetto all’anno precedente, raggiungendo un totale di 180.000 euro. Attualmente, sono già state ricevute 700 domande, e il comune sta lavorando per correggere eventuali errori. Fernández ha anche specificato che l’amministrazione comunale non esclude la possibilità di aumentare la disponibilità di fondi, come già avvenuto in passato, al fine di soddisfare tutte le richieste legittime.
Esperienze internazionali e impegni politici futuri
In un’intervista, Toñi Fernández ha parlato anche della sua recente visita ai campi profughi di Tindouf, dove ha vissuto a stretto contatto con il popolo saharaui. Ha descritto questa esperienza come un “pugno nello stomaco,” evidenziando la dignità e l’umanità di queste persone, malgrado le difficili condizioni di vita che affrontano. Ha manifestato incredulità per la mancanza di azioni concrete dopo 50 anni da parte di organismi internazionali come le Nazioni Unite e il governo spagnolo.
L’assessore ha espresso il proprio disagio nei confronti dell’approccio attuale del Partito Socialista, che sostiene l’idea di una regione autonoma per il Sahara occidentale sotto il governo marocchino. Questa posizionamento ha sollevato interrogativi e critiche.
Fernández ha infine anticipato la sua partecipazione al Comitato Federale del PSOE a fine novembre, che considera un’opportunità unica per portare l’attenzione sulle esigenze locali di Puerto del Rosario e di Fuerteventura a livello nazionale, con vista alle elezioni del 2027. Una presenza che si propone di rafforzare il legame tra il governo locale e le istanze nazionali, nella speranza di un futuro migliore per la comunità.