Isole Canarie

Salvataggio marittimo a Tenerife: 63 migranti subsahariani raggiungono la terra ferma

A Tenerife, 63 migranti subsahariani sono stati salvati da un’imbarcazione di fortuna nel Mar Canario, evidenziando le crescenti sfide della crisi migratoria nella regione.

Nella giornata di mercoledì, un’importante operazione di salvataggio ha avuto luogo a Tenerife, dove 63 migranti provenienti dal continente africano sono stati recuperati da un’imbarcazione di fortuna. Questo episodio mette in evidenza l’emergente problematica migratoria nel Mar Canario, una rotta sempre più utilizzata da coloro che fuggono da situazioni di grave crisi nei loro paesi d’origine.

Salvataggio marittimo a Tenerife: 63 migranti subsahariani raggiungono la terra ferma

Operazione di salvataggio: i dettagli

L’intervento di salvataggio è stato effettuato nel pomeriggio di mercoledì, quando la nave da diporto “Sailaway” ha avvistato un cayuco, un’imbarcazione tradizionale utilizzata frequentemente dai migranti per attraversare il mare. L’allerta è scattata intorno alle ore 16:00, quando i membri dell’equipaggio della “Sailaway” hanno contattato le autorità per segnalare la presenza del cayuco, che si trovava a circa 65 chilometri a sud-ovest della località di Los Cristianos. La situazione è stata subito presa in carico da Salvamento Marítimo, che ha mobilitato la nave di salvataggio Salvamar Alpheratz per intervenire.

Il salvataggio degli occupanti del cayuco è avvenuto intorno alle ore 18:40, quando i soccorritori sono riusciti a trarre in salvo tutti i 63 migranti. La situazione di ciascuno di loro è stata valutata al momento dello sbarco, che è avvenuto presso la località di Los Cristianos, una delle principali mete turistiche di Tenerife. L’operazione ha potuto contare su un coordinamento efficace fra i vari servizi di emergenza e una comunicazione tempestiva da parte della nave civica che aveva avvistato i migranti.

Composizione del gruppo salvato

Tra le persone recuperate, si trovavano 57 uomini, 5 donne e 1 minore, tutti di origine subsahariana. La presenza di un minorenne nel gruppo solleva interrogativi importanti sulle condizioni di sicurezza e di protezione per i migranti, in particolare per i più vulnerabili. Una volta a terra, il gruppo è stato accompagnato in un’area di accoglienza dove sono stati sottoposti ai protocolli sanitari previsti. Questo tipo di salvataggio evidenzia non solo le sfide cui i migranti si trovano di fronte, ma anche la determinazione delle autorità e delle organizzazioni umanitarie a soccorrerli.

Assistenza sanitaria e evacuazione

Dopo il salvataggio, il dispositivo sanitario presente sulla scena ha fornito un primo soccorso agli occupanti del cayuco. Il servizio d’emergenza 112 ha reso noto che quattro migranti necessitavano di ulteriori cure, risultando in condizioni che richiedevano evacuazione verso strutture sanitarie. Questo passaggio è stato gestito rapidamente, garantendo che le persone in difficoltà ricevessero l’assistenza medica necessaria non appena arrivate all’isola. Le autorità locali hanno messo in atto i protocolli necessari per garantire assistenza e supporto a questi individui, che arrivano in Europa in cerca di una vita migliore e di protezione da conflitti e povertà.

Questo episodio di salvataggio non è un caso isolato, ma un riflesso della realtà continua di spostamenti forzati e di crisi umanitarie che interessano la regione. Le operazioni di salvataggio nel Mar Canario sono diventate sempre più frequenti nel corso degli anni, evidenziando l’importanza di un approccio coordinato tra i paesi di origine e di arrivo dei migranti, così come la necessità di interventi umanitari.