La situazione politica a San Bartolomé, comune dell’isola di Lanzarote, è al centro di un acceso dibattito che coinvolge il sindaco Isidro Pérez e il Cabildo Insulare. L’amministratore locale ha minacciato di intentare un contenzioso amministrativo per la mancanza di fondi, accusando le istituzioni di non destinare adeguatamente le risorse al comune. Tuttavia, la controversia sembra rivelare un problema più profondo legato all’incapacità di gestione economica e amministrativa da parte del sindaco e della sua amministrazione.
L’intervento del sindaco e le accuse al Cabildo
Recentemente, Isidro Pérez ha deciso di scagliarsi contro il Cabildo, sostenendo che vi è una disparità ingiustificata nella distribuzione dei fondi. Secondo il sindaco, il governo locale terrà un contenzioso per reclamare risorse che ritiene dovute al comune di San Bartolomé. Tuttavia, questo scontro non pare essere solo una questione di bilancio ma piuttosto una mancanza di pianificazione e coordinamento efficiente da parte dell’amministrazione comunale. Invece di occuparsi della gestione dei fondi e garantire un uso oculato delle risorse disponibili, sembrano persistere in una politica di delega e di trasferimento delle responsabilità al Cabildo e al governo delle Canarie.
Pérez ha espresso il suo disappunto anche riguardo alla presunta indifferenza del Cabildo verso le esigenze locali, una narrativa che infiamma l’opinione pubblica e distoglie l’attenzione dalla reale situazione di stallo gestionale in cui versa il comune. Questo approccio non fa altro che aggravare la già esistente crisi nella gestione delle risorse, evidenziando la necessità di un cambiamento nella leadership e nella strategia amministrativa.
La dipendenza del comune da fondi esterni
Le difficoltà del comune di San Bartolomé sono amplificate dalla costante dipendenza da fondi esterni per la realizzazione di progetti importanti. Infatti, le opere più significative nel comune sono finanziate e realizzate dal Cabildo e da altre istituzioni, a dimostrazione di una preoccupante incapacità da parte dell’amministrazione comunale di portare avanti i propri progetti con risorse autonome. Numerosi progetti recentemente completati, come la ristrutturazione della Calle Mástil e la costruzione del Parco Urbano di Playa Honda, sono stati interamente finanziati dal Cabildo, mettendo in luce l’assenza di iniziativa da parte del comune.
Questa situazione ha avuto ripercussioni nel lungo termine, portando a un immobilismo che non consente al comune di sviluppare le proprie infrastrutture o di migliorare i servizi per i cittadini. Le cifre parlano chiaro: diverse opere nel territorio sono state sostenute da investimenti esterni anziché da un’efficace pianificazione da parte del governo locale. Nonostante ciò, il sindaco continua a lamentarsi della mancanza di fondi, spostando il focus sul presunto abbandono da parte delle istituzioni superiori, senza affrontare le problematiche interne di gestione.
Il futuro di San Bartolomé al bivio
Nonostante le accuse e le forti recriminazioni, il futuro di San Bartolomé dipende dalla capacità del sindaco di risolvere i problemi interni piuttosto che focalizzarsi su conflitti esterni. La gestione delle risorse e l’attuazione di programmi condivisi rappresentano una priorità assoluta. I cittadini di San Bartolomé meritano un’amministrazione che si dedichi attivamente a migliorare il comune, piuttosto che a rimanere ancorati a una strategia di egemonia politica e di delega delle responsabilità.
La cittadinanza aspetta segnali di cambiamento concreto; la costruzione di un ambiente più collaborativo con il Cabildo e il governo delle Canarie potrebbe rappresentare un primo passo per ristabilire un clima positivo nel comune. Implementare progetti e rispettare le tempistiche delle opere è essenziale per garantire un futuro migliore e più sostenibile. L’auspicio è che si possa passare dalla critica alla risoluzione, aprendosi a dialogo e collaborazione, con l’obiettivo di sviluppare una governance locale più attenta alle reali esigenze della comunità.