L’argomento delle normative e delle pratiche commerciali nel settore farmaceutico sta riscuotendo particolare attenzione in Spagna. La Commissione Nazionale dei Mercati e della Concorrenza ha avviato un procedimento sanzionatorio contro il Consiglio Generale dei Collegi Ufficiali dei Farmacisti di Spagna e undici collegi provinciali, incluso quello di Santa Cruz de Tenerife. Questo processo scaturisce da una denuncia presentata dalla società Luda Partners, che ha accusato il CGCOF di attuare pratiche anticompetitive riguardanti l’utilizzo di piattaforme digitali specifiche.
Il contesto dell’indagine: le accuse di pratiche monopolistiche
L’indagine da parte della CNMC è stata avviata in seguito a denunce fatte da Luda Partners, un’impresa operante nel settore della logistica farmaceutica. Le accuse riguardano presunti comportamenti anticompetitivi legati all’uso raccomandato delle applicazioni CisMED e FarmaHelp. Queste piattaforme sono state sviluppate per affrontare problemi di fornitura di medicinali, ma si sostiene che il loro utilizzo obbligato da parte dei farmacisti favorisca il monopolio di queste applicazioni a discapito di competitor come LudaFarma.
La CNMC ha sottolineato che il CGCOF e i collegi provinciali coinvolti potrebbero aver violato la Legge sulla Difesa della Concorrenza e il Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea. La questione solleva interrogativi su come le istituzioni normative gestiscano le tecnologie digitali nel settore farmaceutico e sul loro impatto sul mercato competitivo.
CisMED e FarmaHelp: strumenti al centro della controversia
CisMED, sviluppata oltre dieci anni fa dal CGCOF, e FarmaHelp, un’applicazione più recente, sono strumenti progettati per consentire alle farmacie di segnalare la mancanza di medicinali e trovare soluzioni in caso di carenze. Si stima che circa 10.000 farmacie in Spagna siano registrate su queste piattaforme. La CNMC ritiene che l’adozione di queste applicazioni da parte delle farmacie potrebbe influenzare negativamente l’ingresso di nuove applicazioni concorrenti sul mercato.
Malgrado le accuse, il CGCOF ha difeso le proprie piattaforme, dichiarando che esse sono “volontarie, collaborative, gratuite e senza fini di lucro.” L’ente ha sottolineato che il loro obiettivo è facilitare l’accesso ai medicinali per i pazienti in situazioni di carenza di forniture. Inoltre, il CGCOF ha annunciato la propria disponibilità a collaborare con la CNMC per chiarire i fatti e ha negato di aver attuato pratiche volte a limitare la concorrenza nel settore.
Il futuro delle pratiche farmaceutiche: un’indagine di lunga durata
Il procedimento sanzionatorio avviato dalla CNMC non prefigura alcuna soluzione già stabilita e avvierà un periodo di indagine della durata massima di 24 mesi. Durante questo periodo, la CNMC procederà a un’analisi approfondita dell’uso raccomandato delle applicazioni CisMED e FarmaHelp, valutando il loro impatto sulle altre aziende del settore. L’indagine pone questioni rilevanti circa l’equilibrio tra innovazione tecnologica e concorrenza equa nel panorama farmaceutico spagnolo, dove le normative esistenti potrebbero necessitare di un aggiornamento per riflettere l’evoluzione del mercato.
Le conseguenze di questa indagine potrebbero avere ripercussioni significative non solo per il CGCOF e i collegi provinciali coinvolti, ma anche per l’intero settore farmaceutico in Spagna, ricco di sfide e opportunità nella gestione delle risorse sanitarie e nell’adozione di nuove tecnologie.