La questione dei minori migranti non accompagnati nelle Canarie sta causando crescente preoccupazione e attenzione. Recentemente, il Consigliere all’Educazione, Poli Suárez, ha fornito dei dati significativi riguardanti l’inserimento scolastico di questi giovani nel sistema educativo delle isole. Con un numero stimato di circa 2.400 minori migranti non accompagnati attualmente a scuola, la situazione presenta alcune sfide e opportunità da affrontare.
Il numero di minori migranti non accompagnati nel sistema educativo
Nel corso di una commissione parlamentare, il Consigliere Poli Suárez ha rivelato che attualmente circa 2.400 minori migranti non accompagnati sono iscritti nelle scuole delle Canarie. Questo dato corrisponde a meno della metà dei quasi 6.000 minori tutelati dalla comunità autonoma. Tuttavia, il Consigliere ha anche sottolineato che la mancanza di un campo specifico per la registrazione della situazione dei minori nei moduli di iscrizione rende difficile avere una visione completa. Pertanto, le cifre fornite devono essere considerate come delle stime.
Attualmente, la maggior parte di questi studenti frequenta la scuola secondaria di primo grado e i corsi di formazione professionale di base. Suárez ha evidenziato che il 1% degli studenti delle isole è rappresentato da minori non accompagnati. Un altro dato interessante è che circa il 50% dei minori sotto tutela della comunità autonoma ha trovato un posto nelle istituzioni scolastiche locali. Questo panorama suggerisce un impegno che, sebbene limitato, è in atto per garantire un futuro educativo a questi giovani.
L’importanza del supporto scolastico e linguistico
Durante il precedente anno scolastico, le autorità canarie hanno fornito assistenza a circa 2.200 minori non accompagnati. La maggior parte di loro aveva un’età inferiore ai 16 anni. In questo contesto, sono state erogate circa 1.666 ore di supporto linguistico, riconoscendo che molte di queste giovani persone non avevano mai avuto accesso a un’istruzione formale prima del loro arrivo.
Il Consigliere ha enfatizzato la necessità di attuare misure specifiche per facilitare l’adattamento di questi minori, poiché molti di loro presentano lacune significative nel percorso educativo. Queste misure si rivelano fondamentali per integrare efficacemente i ragazzi nel sistema scolastico e per garantire loro un futuro migliore.
Suárez ha inoltre sostenuto l’importanza di fornire formazione professionale ai minori migranti non accompagnati, affinché possano sviluppare competenze utili per il mercato del lavoro europeo, contribuendo così alla loro autonomia.
Collaborazione tra comunità autonome e governo centrale
Il Consigliere Poli Suárez ha descritto la situazione dei minori migranti non accompagnati come “la punta dell’iceberg”. Questo termine evidenzia come vi sia una problematica più ampia che richiede l’attenzione e la collaborazione di altre comunità autonome. Suárez ha sottolineato l’importanza di condividere sforzi e risorse per affrontare questa realtà complessa.
Inoltre, ha ribadito l’importanza che il governo centrale si assuma una corresponsabilità finanziaria nel sostenere i progetti educativi e assistenziali rivolti a questi ragazzi. Tale sinergia è necessaria non solo per garantire una risposta adeguata alle sfide attuali, ma anche per promuovere un futuro migliore per i minori migranti non accompagnati in Spagna e in Europa.