Nell’ambito di un importante progetto di ricerca archeologica, le dott.sse María del Cristo González ed Esther Chávez stanno conducendo scavi a San Marcial de Rubicón, nel comune di Yaiza, Lanzarote. Questo lavoro è frutto di una collaborazione tra il Governo delle Isole Canarie, il Comune di Yaiza e le università di La Laguna e Las Palmas. I recenti ritrovamenti, tra cui un forno di cal, rappresentano un passo avanti significativo per la comprensione della storia e dell’evoluzione della prima città europea fondata nell’Atlantico.
La terza fase della ricerca archeologica
Per cinque settimane, il team di archeologi ha lavorato in diverse aree del sito archeologico, in collaborazione con l’azienda Baraka Arqueólogos e con la partecipazione di oltre una dozzina di studenti delle università canarie. Uno dei principali obiettivi di questa campagna era quello di continuare a mappare il cimitero scoperto negli scavi dell’anno precedente, dove erano stati riportati alla luce i resti di dieci individui. A questi si aggiungono ora i resti ossei di altre tre persone, offrendo un quadro più ampio delle pratiche funerarie dell’epoca.
La delegazione del governo presente in loco comprendeva figure di spicco come Migdalia Machín, Consigliera delle Università, della Scienza, dell’Innovazione e della Cultura, il direttore generale di Cultura e Patrimonio culturale Miguel Ángel Clavijo, il sindaco di Yaiza Óscar Noda, e Ascensión Toledo, Consigliera di Patrimonio storico del Cabildo di Lanzarote. La loro visita ha sottolineato il sostegno al team di ricerca e il loro impegno nella valorizzazione della storia delle Isole Canarie.
Il patrimonio storico come identità culturale
Migdalia Machín ha evidenziato l’importanza del patrimonio canario, definendolo il fondamento della nostra identità atlantica. Attraverso lo studio e la conservazione di questi beni, si rafforza la consapevolezza del carattere universale della cultura canaria. La ricerca è dunque vista come un modo per rivitalizzare la memoria storica, portando alla luce episodi fondamentali che hanno formato l’identità della regione. Machín ha sottolineato l’importanza di formare le nuove generazioni di archeologi, fornendo loro l’esperienza pratica necessaria per proseguire in questo importante lavoro.
Miguel Ángel Clavijo ha confermato che i ritrovamenti a San Marcial non solo ampliano le nostre conoscenze sul passato, ma rappresentano anche un impegno costante nella ricerca e nella protezione dei patrimoni culturali. Materiali reperiti durante questi scavi saranno analizzati nel Laboratorio di Archeologia e Preistoria dell’Università di La Laguna, consentendo un’analisi dettagliata e scientifica di ciascun ritrovamento.
I ritrovamenti più significativi: il forno di cal
Uno dei ritrovamenti più significativi di quest’anno è un forno di cal, il primo di questo tipo scavato a Lanzarote. Questo scavo è stato parzialmente realizzato nella roccia ed ha un diametro di circa tre metri. Al suo interno è stata trovata una quantità di pietre bruciate e calce, indicando che si sta eseguendo l’ultima carica del forno. I muri scavati finora contengono calce, suggerendo che questo forno potrebbe essere stato utilizzato nelle attività costruttive della città fin dai suoi esordi.
La scoperta del forno apre diverse ipotesi, soprattutto riguardo al suo ruolo nella vita di comunità dell’epoca. San Marcial de Rubicón è un sito archeologico di elevato valore scientifico, in quanto rappresenta il punto di partenza della conquista e dell’esplorazione dell’arcipelago canario nel Quattrocento. Negli ultimi anni sono stati rinvenuti elementi architettonici significativi, come una torre-fortezza e una chiesa, che testimoniano la vivace vita sociale e culturale della zona.
Il futuro del sito archeologico
Questi ritrovamenti sono resi possibili grazie all’estensione dell’accordo di collaborazione tra le istituzioni coinvolte, protratto da due a quattro anni fino al 2026. Ciò garantirà la continuità di questo progetto archeologico vitale per ricostruire la storia dell’arcipelago. Il Comune di Yaiza ha in programma di sviluppare il sito, rendendolo un parco archeologico visitabile, per promuovere la ricerca e la disseminazione dei valori patrimoniali canari.
Il team di ricerca continua a impegnarsi per la valorizzazione e la preservazione della storia dell’arcipelago, ponendo le basi per il futuro della ricerca archeologica nelle Isole Canarie e contribuendo a una maggiore consapevolezza della loro identità storica e culturale.