L’arcipelago delle Canarie, in particolare Lanzarote, sta affrontando un drammatico aumento degli arrivi migratori. Il presidente del Cabildo di Lanzarote, Oswaldo Betancort, si è recato oggi nel porto di Naos ad Arrecife per verificare di persona la saturazione delle strutture destinate all’accoglienza dei migranti. La situazione è diventata insostenibile e i timori espressi in una precedente fase sono ora più che mai confermati dalla realtà attuale.
La crisi dell’accoglienza a Lanzarote
Nelle ultime quattro giorni, sono state assistite circa 1.500 persone, una cifra che ha completamente sovraccaricato il sistema di accoglienza dell’isola. I dati forniti dal Cabildo evidenziano un’emergenza senza precedenti, costringendo i team di risposta umanitaria a utilizzare le tende allestite dal governo canario nel porto per accogliere anche i minori. Betancort ha dichiarato che queste strutture sono state attivate per affrontare l’impatto della massiccia affluenza di migranti, rimarcando che, sebbene alcune critiche fossero state mosse in passato per la loro installazione, oggi quell’azione si rivela essenziale.
L’aumento degli sbarchi ha reso ineluttabile l’apertura di ulteriori spazi per l’accoglienza, mentre la crisi umanitaria si aggrava con ogni nuova operazione di salvataggio in mare. Al momento, si stima che l’arrivo di ulteriori 200 migranti, previsto nei prossimi minuti, porterà il totale a circa 400 persone assistite in loco. Betancort ha sottolineato la necessità di affrontare questa emergenza con dignità, oltre ad esprimere riconoscimenti al lavoro svolto da Cruz Roja, Salvamento Marítimo e dalle forze di sicurezza.
La risposta delle autorità alla crisi migratoria
Durante la visita al porto, Betancort è stato accompagnato dalla subdelegata del Governo nelle Canarie, María Teresa Mayans Vázquez, insieme ad altri rappresentanti locali. Nel suo intervento, Mayans Vázquez ha confermato che il Centro di Attenzione Temporanea per Stranieri , previsto per accogliere 400 persone, è già oltre la sua capacità. «Abbiamo invocato rinforzi della Polizia Nazionale provenienti da Las Palmas», ha dichiarato.
Esprimendo apprezzamento per la collaborazione tra le varie amministrazioni, ha affermato: «La cessione di questa tenda dimostra che possiamo unirci anche di fronte a un dramma umanitario». Tuttavia, la situazione rimane critica e urgente. Il CATE di Fuerteventura è stato indicato come un altro punto di riferimento per l’accoglienza dei migranti in arrivo, vista la saturazione della struttura principale.
La situazione dei minori non accompagnati
Marci Acuña, consigliere per il Benessere Sociale del Cabildo di Lanzarote, ha esposto preoccupazioni riguardo i minori stranieri non accompagnati, i cui diritti sono a rischio a causa dell’aumento delle loro cifre. Attualmente, l’isola sta gestendo 120 minori in otto strutture, ma l’arrivo di 50 nuovi minori durante il weekend ha portato a una situazione critica. Acuña ha esortato a modificare la legislazione, affinché l’adeguamento della Legge di Immigrazione diventi realtà, avvertendo che la protezione dei diritti fondamentali di questi giovani viaggiatori non può essere compromessa.
La condizione dei minori in arrivo è l’aspetto più vulnerabile della crisi migratoria e concernente per le autorità locali che, come ha osservato Acuña, non possono più continuare a gestire un fenomeno di tale entità senza un ausilio concreto e risolutivo.
L’esigenza di azioni concrete da parte dello Stato
Echedey Eugenio, uno dei consiglieri del Comune di Arrecife, ha espresso gratitudine nei confronti del Cabildo per l’assunzione di responsabilità: «Lanzarote e La Graciosa non possono più improvvisare nell’accoglienza massiva di persone». Ha sollecitato un intervento immediato da parte del governo centrale, per garantire risorse adeguate nella gestione di questa emergenza, che non si presenta come un evento sporadico, ma come un fenomeno strutturale.
Oswaldo Betancort ha concluso rimarcando che il flusso migratorio non accenna a diminuire e che è fondamentale che le autorità competenti intervengano per amministrare sia l’ingresso che la redistribuzione dei migranti nel territorio statale. La collaborazione tra le varie istituzioni sarà quindi cruciale in questo contesto di crescente emergenza umanitaria.