Isole Canarie

Soo: il recupero di un’ex discarica come modello per la rigenerazione ambientale nell’arcipelago

Il governo delle Isole Canarie avvia il recupero di discariche abusive, con un progetto a Soo che serve da modello per la riqualificazione di altre aree degradate entro il 2027.

Il recupero di spazi degradati rappresenta una delle sfide principali per le Isole Canarie e il governo regionale ha preso misure concrete per affrontare il problema delle discariche abusive. Recentemente, è stato completato il progetto di recupero di una discarica illegale a Soo, un’area che era diventata una minaccia per l’ambiente circostante. Questo intervento non solo mira a risanare il territorio, ma serve anche da esempio per la riqualificazione di altri siti critici, evitando sanzioni dall’Unione Europea che potrebbero danneggiare ulteriormente l’ecosistema locale.

Soo: il recupero di un'ex discarica come modello per la rigenerazione ambientale nell'arcipelago

La situazione pregressa: un’area devastata

Per lungo tempo, un’area di oltre 42.774 metri quadrati vicino a Soo è stata utilizzata come discarica senza alcun permesso. Questo non solo ha causato un grave danno all’ambiente, ma ha attirato l’attenzione delle autorità europee, che si sono viste costrette a prendere misure sanzionatorie. La situazione deteriorata ha sollecitato il governo delle Canarie a intervenire in modo deciso per ripristinare la legalità e la sicurezza ambientale nella zona. La decisione di recuperare l’area è stata approvata in risposta a un quadro normativo sempre più rigoroso, mettendo in luce il bisogno urgente di proteggere il territorio dalle ingiustizie ecologiche.

L’intervento di recupero: un progetto concreto

Il progetto di recupero dell’area di Soo ha avuto un costo totale di 149.096,96 euro e ha compreso diverse fasi di lavoro. La prima fase ha visto una serie di operazioni di pulizia della superficie, seguita dalla rimozione dei rifiuti ingombranti accumulati negli anni. I materiali prelevati includevano principalmente materiali da costruzione, elettrodomestici obsoleti, rifiuti ferrosi, plastica, pneumatici, legno e scarti di potatura. Il lavoro, durato quattro mesi, ha compreso anche un’accurata fase di bonifica meccanica, che ha rispettato la vegetazione locale, mirando a stabilizzare il terreno e rimuovere i detriti in modo sostenibile.

Il futuro della rigenerazione ambientale

Il recupero dello spazio in Soo è stato ufficialmente trasferito al Comune di Teguise, che ha accolto con gratitudine questa iniziativa. La sindaca Olivia Duque, insieme al consigliere comunale responsabile della gestione dei rifiuti, ha espresso soddisfazione per il lavoro svolto e la visione di un futuro più sostenibile. Questo intervento si inserisce in un piano più ampio, che mira a riqualificare ben 47 discariche illegali nelle Canarie nel periodo 2023-2027. Manuel Miranda, consigliere regionale per la Politica Territoriale, ha sottolineato l’importanza della riqualificazione ambientale per evitare nuove sanzioni europee, che sarebbero fiscali e di immagine.

Prossimi passi: esempi da seguire

Dopo il successo della bonifica a Soo, il governo regionale ha già avviato la programmazione di interventi futuri. Tra il 2025 e il 2026, sono previste azioni di recupero per altre aree critiche sull’isola di Lanzarote. I prossimi obiettivi includono Morros de Güime a San Bartolomé e due importanti zone ad Arrecife, in particolare El Monte e Vega de Yágamo. Questi progetti ambiziosi, come evidenziato da Montserrat Ortega, direttrice dell’Agenzia Canaria di Protezione dell’Ambiente Naturale, mirano a trasformare radicalmente il paesaggio delle Canarie, rendendolo non solo più vivibile, ma anche esemplare per altre regioni con problematiche simili.