In occasione della Giornata Internazionale delle Persone Caregiver, l’Associazione di Fuerteventura per le Famiglie con Alzheimer si fa portavoce delle sfide quotidiane affrontate da coloro che assistono familiari non autosufficienti. Un lavoro cruciale che, nella maggior parte dei casi, è svolto da donne e che rimane spesso invisibile e senza compenso. Questo articolo esplora il progetto Amazonas, l’importanza del supporto per le caregiver e la necessità di riconoscere ufficialmente il loro lavoro.
L’importanza del lavoro di cura non retribuito
Teresa Cabrera, una rappresentante di AFFA, sottolinea il sacrificio delle caregiver che si dedicano al sostegno dei loro familiari con una passione che va oltre il semplice dovere. Questo lavoro, sebbene di fondamentale importanza, è raramente riconosciuto economicamente, con Cabrera che definisce le caregiver come “una mano d’opera non a basso costo, ma totalmente gratuita”. La responsabilità di prendersi cura di un familiare malato di Alzheimer o con altre demenze spesso ricade sulle donne, creando una connessione emotiva profonda con il compito che svolgono. Il loro impegno è un atto d’amore che viene affrontato giorno dopo giorno, ma con scarse alternative pratiche o di supporto.
Le caregiver non solo devono gestire il carico fisico e mentale della cura, ma si trovano anche a dover affrontare lo stress emotivo e la solitudine. La mancanza di riconoscimento e supporto può portare a un isolamento sociale che aggrava ulteriormente la loro situazione, rendendo necessario lo sviluppo di risorse adeguate. In questo contesto, è cresciuta l’importanza di iniziative come il progetto Amazonas.
Progetto Amazonas: un supporto vitale alle caregiver
Il progetto Amazonas, sviluppato da AFFA, ha come obiettivo primario quello di fornire un supporto concreto alle caregiver familiari. Elisa Márquez, membro del team, evidenzia come il progetto sia stato concepito “esclusivamente per le caregiver non professioniste e per le famiglie di persone affette da Alzheimer e altre demenze”. L’iniziativa riconosce la gravosa responsabilità che queste donne affrontano, poiché la cura delle persone con demenza richiede un impegno costante, non stop, per 365 giorni all’anno.
Fino ad oggi, il progetto ha assistito 186 utenti tra caregiver e familiari, con l’aspettativa di superare le 200 persone entro la fine dell’anno. Tra le attività offerte ci sono gruppi di supporto, dove le partecipanti possono confrontarsi e condividere esperienze, oltre a una serie di dodici workshop formativi che trattano argomenti come l’igiene posturale, le tecniche di mobilizzazione e la gestione delle emozioni. Tra gli eventi futuri, un workshop dal titolo “Conviviendo con danno vascolare e/o invecchiamento patologico” si concentrerà sulla gestione delle alterazioni cognitive e emotive nei pazienti affetti da malattie vascolari.
Sviluppo e collaborazioni istituzionali per il futuro
Per il 2025, AFFA ha confermato il supporto da parte delle amministrazioni locali e regionali per espandere i servizi offerti nel territorio. Tuttavia, il 2024 ha segnato una battuta d’arresto nel programma di promozione dell’autonomia a Betancuria, precedentemente finanziato dalla Direzione Generale per gli Anziani del Governo delle Canarie, a causa dell’assenza di finanziamenti ufficiali. Come afferma Cabrera, “le basi della Direzione Generale dei Maggiori non sono ancora state pubblicate”, lasciando il progetto in attesa di una risoluzione.
Il sostegno istituzionale ricevuto dal comune di Tuineje si è dimostrato fondamentale, offrendo uno spazio per la sede di AFFA nel sud dell’isola. Questo nuovo centro permette alle caregiver di aree più isolate di accedere ai servizi offerti dal progetto Amazonas, evitando lunghi viaggi. Tal come spiegato da Cabrera, “la presenza di un centro così vicino rappresenta un passo importante per facilitare il supporto alle lavoratrici del settore”.
Il riconoscimento del lavoro delle caregiver: una battaglia ancora da vincere
AFFA è attivamente coinvolta in eventi di rilevanza nazionale, come il Congresso di Geriatria e Gerontologia che si svolgerà a Puerto del Rosario a novembre. In tali occasioni, il team presenterà i risultati ottenuti grazie al progetto Amazonas, evidenziando l’impatto positivo che ha avuto sulla qualità della vita di pazienti e caregiver. Nonostante i progressi significativi, Cabrera rileva che è necessario continuare a combattere per integrare ufficialmente le caregiver nel sistema economico e per garantire loro diritti lavorativi adeguati.
L’obiettivo, come sottolineato da Cabrera, è quello di “portare il problema all’attenzione”, affinché il lavoro di queste donne venga reso visibile non solo in occasioni speciali, ma ogni giorno dell’anno. In questo senso, il progetto Amazonas e le attività di AFFA si ergono a fulcro di un cambiamento necessario per migliorare la vita di chi si dedica con sacrificio alla cura dei propri cari, facendo luce su una realtà che merita rispetto e riconoscimento.