Nel 2025 è previsto l’avvio di un progetto significativo per il sostegno dei vigneti di La Geria, una delle zone vitivinicole più affascinanti delle Canarie. Grazie a un accordo tra il Cabildo e il Governo delle Canarie, verrà stanziato un milione di euro all’anno per la salvaguardia e il recupero delle vigne. Questa iniziativa rappresenta un passo importante per garantire la continuità e la qualità della viticoltura nella regione, mantenendo vive tradizioni e pratiche agricole che caratterizzano il paesaggio di La Geria.
Accordo per la sostenibilità dei vigneti
La firma della convenzione, avvenuta nella mattinata del 7 novembre 2024 presso le cantine La Geria, ha visto la presenza di Narvay Quintero, Consigliere Regionale per Agricoltura, Allevamento, Pesca e Sovranità Alimentare, e Oswaldo Betancort, Presidente del Cabildo. L’intesa prevede la creazione di linee guida che permettano l’integrazione di questo progetto con altre forme di sostegno destinate alla viticoltura locale. Si tratta di un impegno condiviso, con una divisione equa dei fondi tra le due istituzioni, il che indica una forte volontà di cooperazione per la salvaguardia del patrimonio vitivinicolo dell’isola.
L’auspicio dei firmatari è che questo programma non solo possa attuarsi nel 2025, ma anche che venga esteso al 2026 e agli anni successivi, garantendo così una stabilità e una continuità nel sostegno ai viticoltori. Uno degli aspetti interessanti di questo progetto è la previsione di un research study che analizzi le caratteristiche geografiche dei vigneti e le necessità specifiche di recupero. Un passo strategico che permetterà di avere un quadro chiaro e dettagliato delle condizioni attuali delle vigne e delle soluzioni necessarie per la loro rinascita.
Formazione e sostenibilità per i viticoltori
Tra i punti salienti dell’accordo vi è l’importanza di una formazione mirata per i viticoltori, che non riceveranno soltanto un supporto economico ma anche una preparazione tecnica adeguata. Questa iniziativa ha l’obiettivo di garantire che le tecniche di coltivazione tradizionali, che rendono La Geria un paesaggio unico al mondo, possano essere tramandate alle generazioni future. Oswaldo Betancort ha sottolineato l’importanza di questa formazione, insieme alla necessità di tutelare uno dei paesaggi più ammirati a livello globale.
In questo contesto, Narvay Quintero ha evidenziato il valore culturale e agroalimentare di Lanzarote, sottolineando che la proposta punta a proteggere un patrimonio agricolo tradizionale. Grazie a questo sforzo, l’isola si affermerà come punto di riferimento internazionale per l’agroenoturismo, valorizzando ulteriormente la qualità dei vini che vi vengono prodotti, noti per la loro eccellenza e particolarità. La cooperazione tra le autorità locali e i produttori locali potrebbe portare a risultati eccezionali, migliorando non solo la produzione vinicola, ma anche l’immagine del territorio.
Ritorno al futuro: il valore dei vigneti abbandonati
Secondo una mappatura iniziale, a La Geria sono presenti 1.368 ettari di vigneti, di cui 237 sono attualmente abbandonati, rappresentando circa il 15% della superficie totale vitata. La rinascita di questi terreni abbandonati sarà una delle priorità del progetto, con l’intento di riportare in produzione le parcelle di vigneto che hanno un potenziale significativo. Non si escludono anche azioni mirate a salvaguardare vigneti situati al di fuori della zona di La Geria che adottano pratiche di coltivazione simili.
Questa strategia non solo mira a recuperare le vigne abbandonate, ma contribuirà anche a mantenere viva la tradizione vitivinicola dell’isola, sostenendo l’economia locale e promuovendo la biodiversità. La sinergia tra diverse istituzioni e il coinvolgimento di esperti del settore rappresentano una grande opportunità per l’intera comunità di Lanzarote, rendendola così protagonista di una nuova era nel campo della viticoltura.