La notizia di un uomo accusato di un grave crimine di froda a Santa Cruz de Tenerife ha catturato l’attenzione della cronaca locale. La Procura ha ritenuto il soggetto responsabile di un delitto continuato di estorsione impropria per un ammontare di 252.200 euro, derivante dalla vendita illegale di sessanta auto a noleggio. In seguito alle indagini, sono state richieste tre anni di reclusione e il pagamento di 269.000 euro a titolo di responsabilità civile a sei vittime della truffa.
La modalità operativa dell’accusato
L’accusato ha messo in atto un piano ben congegnato, noleggiando diverse automobili, a volte di persona e altre utilizzando intermediari ignari dell’illecito. Con consapevolezza di non avere il diritto di disporre di queste vetture, ha proceduto alla vendita a vari individui e entità. L’intento era chiaro: ottenere un guadagno illecito utilizzando tecniche di frode.
La sua attività fraudolenta ha portato all’emissione di richieste da parte dei legittimi proprietari delle auto, che hanno scoperto che le vetture, in realtà, erano state vendute a terzi non autorizzati. I compratori, ora truffati, avevano versato somme di denaro significative per l’acquisto delle vetture, trovandosi poi senza alcun diritto su di esse.
La truffa delle auto: dettagli sulle vendite
Tra le vendite illecite, l’uomo ha gestito la cessione di diciannove automobili per un valore complessivo di 136.500 euro. Delle somme incassate, ha successivamente restituito soltanto una frazione molto esigua, ammontante a 14.000 euro. Altro veicolo era stato venduto per 10.000 euro, un altro ancora per 11.000 euro, e così via, fino ad un totale di undici auto per un valore di 77.500 euro e quattro unità per 43.000 euro. In totale, l’accusato ha riconsegnato 16.800 euro ai legittimi proprietari delle auto truffate.
La ripetizione della stessa strategia ha portato anche all’offerta di vendita di venticinque veicoli, tutti fraudolentemente proposti tramite annunci ingannevoli. Un potenziale acquirente ha versato 5.000 euro come caparra, credendo di procedere all’acquisto, ma non ha mai ricevuto alcuna automobile.
Le conseguenze legali della frode
Le entità proprietarie delle automobili, dopo aver recuperato i veicoli, non hanno presentato alcuna denuncia. Tuttavia, le sei vittime di questa truffa subiscono ora le conseguenze delle azioni fraudolente, avendo infatti già subito disagi economici e psicologici a causa delle manovre del truffatore. La richiesta della Procura di Tenerife, quindi, non solo mira alla punizione dell’accusato con tre anni di carcere, ma include anche l’obbligo di risarcire le vittime dell’importo di 269.000 euro per danni diretti derivanti dalla truffa.
Questa vicenda evidenzia l’importanza della vigilanza e della prudenza negli affari, specialmente per quanto riguarda l’acquisto di beni a prezzo ridotto tramite canali di vendita meno formali. La giustizia, in questo caso, si auspica possa fare il suo corso per tutelare i diritti delle vittime e ristabilire l’ordine.