Isole Canarie

Urgente richiamo per l’aggiornamento delle aiuti europei in agricoltura nelle Canarie

Il governo delle Canarie chiede un urgente aggiornamento degli aiuti europei per agricoltura e pesca, evidenziando l’aumento dei costi e la necessità di garantire la sostenibilità del settore primario.

Le Canarie si trovano a un bivio critico per il futuro del loro settore primario, in particolare per l’agricoltura e la pesca. Il governo locale, attraverso il suo consigliere di Agricoltura, Ganadería, Pesca e Soberanía Alimentaria, Narvay Quintero, ha lanciato un appello urgente per l’aggiornamento degli aiuti europei del Programma di Opzioni Specifiche per la Lontananza e l’Insularità . Questi fondi, bloccati dal 2007 a 268,42 milioni di euro all’anno, necessitano di un adeguamento che tenga conto dell’inflazione e dell’aumento significativo dei costi di produzione.

Urgente richiamo per l'aggiornamento delle aiuti europei in agricoltura nelle Canarie

La necessità di un aggiornamento delle aiuti europei

Durante un intervento alle giornate Conecta Canarias Europa, Quintero ha evidenziato che l’importo delle aiuti dovrebbe aumentare ad almeno 357,27 milioni di euro, considerando soltanto il rincaro dell’indice dei prezzi al consumo . Includendo l’impatto di un incremento del 45% nei costi di produzione, la cifra necessaria arriverebbe a 389,21 milioni di euro annuali. Questo aggiornamento è diventato cruciale nel contesto di un settore primario che sta lottando contro crescenti difficoltà economiche, aggravate da una stagnazione dei fondi disponibili per tanto tempo.

L’analisi di Quintero ha messo in luce gli oneri gravosi che il settore agricolo delle Canarie deve affrontare, con un sovrapprezzo del 44% rispetto alla Penisola, un dato che è aumentato del 52% dal 2007. Questa situazione non solo ha generato un significativo aumento dei costi per gli agricoltori, ma ha anche portato all’abbandono di circa il 20% delle terre agricole e alla chiusura di una quinta parte delle aziende agricole locali, a fronte di una diminuzione del 7,6% a livello nazionale.

Impatti sulla redditività e sul lavoro agricolo

L’assenza di un adeguamento delle aiuti europei ha avuto ripercussioni devastanti sulla redditività degli agricoltori e dei pescatori nelle Canarie. Quintero ha sottolineato che la diminuzione del reddito agricolo ha ridotto drasticamente i margini disponibili per affrontare i costi operativi, minacciando così la sostenibilità delle attività produttive. La capacità di resistere a situazioni di crisi, come la pandemia di COVID-19 e la conflittualità in Ucraina, è stata evidenziata come un altro aspetto fondamentale per garantire la sicurezza alimentare nell’arcipelago.

Con l’obiettivo di raggiungere una maggiore sovranità alimentare, Quintero ha enfatizzato l’importanza di promuovere l’autoapprovvigionamento e la diversificazione della produzione locale. Questi step strategici potrebbero non solo proteggere il settore primario ma anche rafforzare l’economia delle Canarie nel lungo termine. La mancanza di un supporto adeguato da parte della Commissione Europea in questo contesto potrebbe avere conseguenze dirette sul benessere degli agricoltori e sulla disponibilità di cibi prodotti localmente.

La questione della pesca e della concorrenza sleale

Un ulteriore aspetto delle richieste del consigliere riguarda la creazione di un programma di aiuti specifici per la pesca, che attualmente non beneficia di sostegni diretti, trovandosi a competere con il settore continentale in condizioni sfavorevoli. Quintero ha evidenziato la necessità di affrontare i “sovraccosti” che gravano su questa attività, insistendo sull’urgenza di tutelare i pescatori locali.

La concorrenza sleale derivante dagli accordi commerciali con paesi terzi come il Marocco e il Mercosur è stata citata come una questione critica. I prodotti provenienti da queste regioni non sono soggetti agli stessi standard di sicurezza alimentare, ambientali e di lavoro richiesti ai produttori canari. Per proteggere gli interessi dei produttori locali, Quintero ha proposto l’implementazione della “clausola specchio”, che implicherebbe che i prodotti importati rispettino le stesse normative dei prodotti europei.

Un appello all’Unione Europea

I calcoli per l’aggiornamento del POSEI saranno inviati alla Commissione Europea, che fornirà un rapporto nel febbraio 2025, fungendo da base per la revisione del programma per il prossimo periodo di bilancio, che va dal 2027 al 2035. Quintero ha affermato che supporto bipartisan è presente all’interno del Parlamento Europeo per includere la clausola specchio e valutare l’impatto sociale ed economico degli accordi commerciali. Tuttavia, l’applicazione di tali misure rimane tuttora in discussione.

La necessità di un aggiornamento delle aiuti è pertanto vitale non solo per garantire la sopravvivenza del settore primario nelle Canarie, ma anche per sostenere la competitività e la sostenibilità dei prodotti locali in un mercato sempre più globalizzato.