RedazioneIl festival Veintinueve Trece, giunto alla sua nona edizione, ha visto una partecipazione di oltre 2.000 persone. Tenutosi dal 11 al 16 novembre a Lanzarote, l’evento si conferma ogni anno come un punto di riferimento per la fotografia e le arti visive, attirando professionisti del settore e appassionati. Con una proposta culturale ricca e variegata, il festival si è distinto per la sua capacità di interagire con la comunità locale, promuovendo un’arte accessibile a tutti.
Un festival dedicato alla comunità
Veintinueve Trece ha offerto un programma ricco di attività espositive, conferenze, proiezioni e laboratori. La manifestazione ha avuto come tema centrale la “ternura”, un concetto evocativo che ha ispirato una serie di progetti e eventi durante il festival. La grande festa della fotografia ha concluso la manifestazione, rivolta a un pubblico di tutte le età e progettata per stimolare l’interesse verso il mondo audiovisivo.
Durante il fine settimana, la Plaza e il CIC El Almacén sono stati animati da un mercatino dell’arte locale, laboratori per bambini e proiezioni di documentari. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di cimentarsi in diverse attività, tra cui scattare fotografie in bianco e nero grazie a una camera minutera e portare a casa ricordi in formato Polaroid. Questo approccio interattivo ha reso l’evento un’occasione per avvicinare la popolazione al mondo della fotografia in maniera ludica e coinvolgente.
La manifestazione ha visto la presenza di circa mille persone, tutte unite dalla volontà di avvicinarsi all’arte audiovisiva da una prospettiva non solo professionale, ma anche educativa. Attraverso questo festival, gli organizzatori hanno voluto favorire un dialogo attivo tra artisti e cittadini, rinforzando il senso di comunità sull’isola.
Riconoscimenti e approfondimenti culturali
All’inizio della settimana, il festival ha previsto un riconoscimento speciale per la carriera dell’artista canaria Teresa Correa. Questo premio, conferito da Veintinueve Trece, è stato pensato per valorizzare il contributo di singoli o gruppi che hanno arricchito la cultura delle Isole Canarie. Un gesto di apprezzamento che sottolinea l’importanza del talento locale nel panorama artistico.
Un altro momento significativo del festival è stata la presentazione del workshop “processo incrociato”. Questa tecnica creativa ha invitato a considerare un’audience diversa rispetto a quella tradizionale. La psicopedagoga Mar Romera ha tenuto una conferenza incentrata sull’importanza delle emozioni nella nostra percezione e nelle nostre azioni. Romera ha enfatizzato come la qualità della vita dipenda dai pensieri e come questi siano influenzati dall’emozione, sottolineando che “l’eccellenza emotiva è un’abilità che si può allenare”.
Eventi e attività di formazione
Il festival ha continuato a offrire un calendario ricco di eventi. Tra i momenti salienti, la proiezione del film “Gunda”, realizzata in collaborazione con Tenique Cultural, ha aperto il dibattito sui valori trasmessi dall’opera. L’incontro ha visto la partecipazione del filosofo Óscar Horta e del direttore della Muestra de Cine, Javier Fuentes, che hanno analizzato il film e il suo messaggio.
Anche i laboratori professionali, che si sono svolti dal giovedì al sabato, hanno riscosso un notevole successo, esaurendo rapidamente i posti disponibili. Figure di spicco nel mondo della fotografia, come Laura Pannak e Samuel Aranda, hanno animato le sessioni, arricchendo il confronto con le loro esperienze. Le conferenze che hanno avuto luogo al Teatro El Salinero hanno offerto spunti di riflessione e approfondimento sui temi affrontati, contribuendo ulteriormente a rendere l’edizione di quest’anno un evento memorabile.
Con il suo prestigio in continua crescita, Veintinueve Trece si conferma come un’iniziativa unica nel suo genere alle Canarie. Ogni anno, il festival riesce a attrarre nuovi partecipanti, non solo a livello locale ma anche su scala nazionale, posizionandosi tra i cinque eventi di fotografia più rilevanti in Spagna.
