Isole Canarie

Volontari in azione: una rete di aiuti per salvaguardare le pardelas nel loro primo volo

Volontari di Gran Canaria si uniscono per salvare i pulcini di pardela cenicienta durante il loro primo volo, affrontando sfide come l’inquinamento luminoso e collaborando con la comunità locale.

Molti gruppi organizzati di volontariato collaborano con il Cabildo per proteggere le giovani pardelas nel loro delicato primo volo, evitando il rischio di morte per migliaia di questi uccelli. Questa iniziativa, promossa dal Centro di Recupero della Fauna Selvatica, ha attirato l’attenzione per il proprio impegno e le sue operazioni notturne che si svolgono lungo le coste di Gran Canaria.

Volontari in azione: una rete di aiuti per salvaguardare le pardelas nel loro primo volo

La missione dei volontari: un impegno notturno

Ogni sera, a partire dalle sette, un gruppo di volontari si raduna nei pressi della rotonda d’ingresso a Moya. I membri del gruppo, tra cui Telma, una giovane vigile del gruppo, si dedicano alla ricerca di giovani pardelas che potrebbero essersi smarrite durante il loro primo volo verso il mare. Questa operazione, che si svolge tra il 23 ottobre e il 10 novembre, è parte di una campagna più ampia diretta dal Cabildo sotto la supervisione di Pascual Calabuig. L’obiettivo è evitare che i pulcini di pardela cenicienta, specificamente Calonectris diomedea borealis, abbiano un destino tragico.

Negli anni precedenti, circa 2.000 pulcini sono stati salvati grazie a questi sforzi coordinati tra il Cabildo e i volontari, alcuni dei quali fanno parte anche dell’associazione “Amigos de las Pardelas”. Durante le notti di ricerca, i volontari lavorano meticolosamente, compiendo diverse ronde fino a tarda ora, gestendo non solo il salvataggio degli uccelli, ma anche la sensibilizzazione del pubblico riguardo a questo problema ecologico.

Le problematiche del volo dei pulcini: inquinamento luminoso e orientamento

I pulcini di pardela di Gran Canaria sono particolarmente vulnerabili a causa della loro inesperienza nel volo. Dopo aver passato la maggior parte della loro vita in mare, questi uccelli tornano solo per nidificare, rendendo la loro prima esperienza di volo decisiva. Con l’aiuto della luna, cercano di orientarsi verso il mare, ma spesso sono ostacolati dalla luce artificiale. Luci di lampioni, insegne pubblicitarie e impianti sportivi creano un ambiente che può disorientarli, portando a numerosi incidenti fatali.

Inoltre, la luna nuova di quest’anno ha intensificato le difficoltà, poiché la mancanza di luce naturale rende ancora più difficile per i pulcini orientarsi verso il loro habitat naturale. Una volta a terra, i giovani uccelli possono diventare facili prede per gatti e cani, rendendo cruciale il lavoro dei volontari, che li recuperano e li rilasciano all’alba, quando sono più sicuri.

Collaborazioni locali e risultati concreti

Negli sforzi per salvare le pardelas, i gruppi di volontari, tra cui Eva Cancelo e Fany Suárez, hanno anche stabilito collaborazioni con locali commerciali e istituzioni. Un esempio significativo è la volontà del ristorante Pepe Chiringo e della stazione di servizio Hexagon di spegnere le loro luci esterne durante il periodo in cui i pulcini volano. Altre iniziative hanno incluso la riduzione dell’intensità delle luci stradali e il buio dei parchi pubblici.

Pascual Calabuig ha sottolineato l’importanza di queste collaborazioni, affermando come, a livelli diversi, siano riusciti a ridurre il numero di pulcini disorientati e caduti nella zona. In effetti, nel corso della campagna, ci sono stati giorni in cui si sono registrati fino a 60 incidenti, mentre altri pulcini sono stati salvati da attivisti locali.

La risposta rapida dei volontari e il processo di recupero

La rapidità d’intervento dei volontari è essenziale. Con l’ausilio di gruppi di comunicazione come Telegram, organizzano il recupero degli uccelli appena ricevono notizie di un pulcino in difficoltà. Quando viene segnalato un uccello da recuperare, i volontari, parcheggiati nelle varie zone di controllo, possono intervenire immediatamente, portandolo in una delle tante scatole distribuite per l’isola. Questo processo gestione coordinata fa la differenza tra vita e morte.

Daniel Acosta, uno dei volontari, racconta dell’impegno profuso da molti di loro: non solo sono disposti a usare il loro tempo libero, ma molti addirittura rinunciano a giorni di ferie per dedicarsi completamente a questa causa. Anche i residenti locali hanno una collaborazione attiva, con cittadini che, se hanno un incontro con una pardela, sanno esattamente come intervenire e contattare i volontari per il recupero.

L’importanza della consapevolezza e della responsabilità collettiva

L’operato dei gruppi di volontari e la loro cooperazione con le istituzioni locali non fanno solo emergere la vitalità della comunità riguardo la protezione degli uccelli, ma servono anche a sensibilizzare gli abitanti e i turisti sull’importanza di ridurre l’inquinamento luminoso e proteggere la fauna locale. Ogni anno, in migliaia di pulcini che ritornano al mare, risiede la speranza di mantenere popolazioni vitali di pardelas alle quali tutti possono contribuire. L’impegno collettivo rende Gran Canaria un esempio luminoso di come le azioni locali possono avere un grande impatto su problemi globali di conservazione.